Lavoro e Professioni 8 Settembre 2022 13:14

Nasce l’Ordine dei Fisioterapisti, una nuova casa per 68mila professionisti

L’annuncio è stato dato dal ministro della Salute Roberto Speranza nel corso di un evento al Senato per la Giornata Mondiale della Fisioterapia. Il presidente dei fisioterapisti Piero Ferrante: «L'Ordine sarà un logo di riconoscimento, confronto, condivisione e collaborazione anche con le altre professioni del SSN»
di Francesco Torre
Nasce l’Ordine dei Fisioterapisti, una nuova casa per 68mila professionisti

«Oggi è una giornata importante per il nostro Paese. Stamattina ho provveduto a firmare il decreto che istituisce la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione dei Fisioterapisti». L’annuncio è arrivato direttamente dalla viva voce del ministro della Salute Roberto Speranza nel corso dell’evento “Artrosi e malattie reumatiche nei nuovi modelli di assistenza territoriale: il contributo della fisioterapia” organizzato in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia presso la Sala Zuccari del Senato.

Si conclude così un percorso avviato da anni, non appena nel 2018 era nato il maxi Ordine TSRM PSTRP che raccoglieva anche i fisioterapisti: la legge Lorenzin prevedeva la possibilità di costituire un nuovo ordine per gli albi con più di 50 mila iscritti. Un’opportunità che i Fisioterapisti, oggi a quota 68mila iscritti, non si sono fatti sfuggire e oggi coronano così un sogno inseguito per tanto tempo.

«Questo è un risultato importante, frutto di un lavoro che inizia da lontano e che ora possiamo ufficializzare dopo il parere del Consiglio di Stato» ha affermato il ministro Speranza che ha aggiunto: «Voi eravate già prima un pezzo importante del Sistema sanitario nazionale e oggi lo siete ancora di più. Siamo in un tempo eccezionale, serve investire di più nelle donne e negli uomini del nostro SSN. Siamo riusciti ad aumentare le risorse ma è solo un punto di partenza. Dobbiamo mantenere il livello di spesa per la sanità al 7% sul PIL. La partita del personale è quella decisiva: bisogna superare silos chiusi e tetti di spesa».

L’emozione del presidente della CdA dei Fisioterapisti Piero Ferrante

Visibilmente emozionato Piero Ferrante, presidente della Commissione d’Albo nazionale dei Fisioterapisti, che ha sottolineato: «Quello raggiunto oggi non è solo un traguardo ma un inizio, che accettiamo con piacere perché l’Ordine sarà un logo di riconoscimento, confronto, condivisione e collaborazione anche con le altre professioni del Servizio sanitario nazionale. Generazioni di fisioterapisti hanno lavorato per questo traguardo. Non posso che pensare ai colleghi e le colleghe, che da oggi vedono più chiara la loro identità professionale».

 

Le reazioni politiche

«Un nuovo Ordine assume un rilievo anche nei confronti della pubblica amministrazione e dello Stato: è un elemento di sorveglianza attiva rispetto alla qualità e professionalità degli iscritti. Non dobbiamo dimenticare l’abusivismo professionale: così diamo più garanzie ai pazienti. Dall’altro lato si possono immaginare percorsi di ricerca e una maggiora professionalizzazione» spiega l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

«Bisogna mettere al centro il paziente con le sue esigenze e le sue problematiche. Una, per esempio, è quella di essere troppo distanti dalle strutture. Proprio per questo ho presentato anche un progetto di legge sul fisioterapista di comunità» ha affermato la senatrice Paola Boldrini, Pd, capogruppo dem in commissione Sanità al Senato.

«La figura del fisioterapista va inserita a pieno titolo nella riforma del sistema sanitario territoriale. Dobbiamo dare il giusto riconoscimento a tutti quei professionisti che durante la pandemia sono stati vicini ai cittadini, dimostrando quanto sia fondamentale il loro lavoro» ha invece spiegato la presidente della commissione Sanità Annamaria Parente.

Osteoartrosi al centro della Giornata Mondiale della Fisioterapia

L’annuncio arriva proprio nella 19esima giornata celebrativa della professione, quest’anno dedicata all’osteoartrosi: i dati presentati nel convegno vedono una popolazione italiana che invecchia sempre più velocemente. L’artrosi colpisce il 16% delle persone in Italia, raggiungendo una prevalenza negli over 75 del 68% nelle donne e del 48,7% negli uomini. «La fisioterapia è prevenzione riabilitazione, cura, palliazione. Serve dopo gli interventi chirurgici, in casi di sovraccarico, per chi soffre di malattie reumatiche. Aiuta bambini, anziani, adulti, sportivi, la fisioterapia è mani cuore e mente a fianco delle persone con disabilità transitorie o persistenti», ha detto Simone Cecchetto, presidente dell’Aifi (Associazione italiana di fisioterapia), realtà che riunisce oltre 700mila professionisti.

 

 

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