«Se una massa neoplastica interessa un’arteria e il chirurgo, nel tentativo di eliminarla, recide il vaso, non è detto che sia colpevole. Bisogna valutare le specificità del caso». Così il chirurgo maxillo-facciale Valentino Valentini. Ma intanto aumentano i contenziosi ed il ricorso alla medicina difensiva che, secondo il professor Marco De Vincentiis (Sapienza) va ridimensionata con la formazione
Si chiama Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) e, in Italia, coinvolge oltre ottocentomila persone che, a causa di patologie acute, croniche o congenite, non riescono ad esprimersi in maniera autonoma. «Sintetizzatori vocali, tavole comunic...