Il presidente dell’Associazione chirurghi ospedalieri italiani sostiene la proposta di istituire un Tribunale della Salute per portare un po’ di serenità nel settore e salvare il sistema chirurgia italiano, messo fortemente a rischio da pensionamenti, calo della vocazione e fuga all’estero
Il presidente del CIC sottolinea come i contenziosi medici-pazienti siano, insieme al blocco del turn over e alla difficoltà nella formazione, uno dei motivi per cui molti medici non scelgono questa specializzazione
Avvocato Daniela Nazzaro
La vicepresidente della Commissione Affari Sociali di Montecitorio lancia l’idea di «un patto territoriale fra i medici di base e le aziende ospedaliere per ridurre il ricorso ai Pronto soccorso e di conseguenza gli atti di violenza». E sul ddl anti-violenza rilancia: «Pronti a ritirare nostre firme se può servire a dar seguito alla legge: occorre restituire dignità al lavoro dei medici e degli operatori sanitari consentendo la procedibilità d’ufficio»
«Nel contenzioso tra medici e cittadini la collaborazione degli avvocati è preziosa. Essi stessi devono farsi mediatori tra il proprio assistito e la controparte. Alleggerire numero di azioni è interesse dell’utente e, allo stesso tempo, interesse generale». Queste le parole di Fabio Massimo Gallo, presidente vicario della Corte d’Appello di Roma, a margine del convegno ‘Avvocati e medici. I profili delle responsabilità e le strategie difensive’ organizzato dall’Unione Italiana Forense con la partnership di Sanità Informazione
Il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali sottolinea il particolare caso della Calabria: «Qui da circa 10 anni SSN è guidato da un commissario ma abbiamo registrato un abbassamento dei LEA e un innalzamento del deficit, si capisce c’è qualcosa di strano». Sul contenzioso medico paziente: «Bene iniziative volte a ridurlo ma serve migliorare qualità offerta sanitaria»
L’ex Direttore sanitario dell’Ospedale Civico di Palermo sottolinea: «Io tra i primi a chiedere di bloccare la pubblicità sulla Rai. Paziente non deve vedere medico come antagonista, come interlocutore verso cui riversare tutta la propria acredine e insoddisfazione»
L’ex assessore alla Sanità del Veneto, ora al governo, sottolinea: «Nel 99,9% dei casi i medici sotto accusa per errori vengono assolti con formula piena. Piaccia o non piaccia nostra sanità tra le migliori». Sulle liste di attesa: «Va fatto un libro bianco per capire quali sono le difficoltà che vanno ad incrementarle e aumentarle. Pronti a rivedere decreto su Spending review»
Quasi 20mila firme per istituire una sorta di camera di compensazione nelle diatribe tra medici e pazienti. «L’obiettivo è collaborare e non combattere» così Barbara Cittadini, Presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata
L’assessore lombardo parla anche del grande tema dell’autonomia: «Serve a responsabilizzare i territori e a dare una premialità a coloro che sanno gestire al meglio le risorse e fare efficienza». Sulle risorse: «SSN in questi anni ha avuto finanziamenti non adeguati rispetto alle attività che si svolgono. 114 miliardi corrispondono al 6,6 percento del Pil, mentre la media europea è del 8,5%»
Il Presidente della Commissione Sanità di Palazzo Madama ha aderito alla petizione lanciata dal network legale Consulcesi per l’istituzione di una camera di compensazione per le diatribe tra medici e pazienti. Sullo spot risarcimenti: «Non è giusto che si inciti all’odio verso i medici proponendo denunce che poi nella stragrande maggioranza dei casi cadono nel vuoto perché è raro che poi vi sia un errore da parte del medico»
«La denuncia alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la class action, a cui i medici potranno aderire da aprile, sono atti dovuti nei confronti dei colleghi, che attendono il rinnovo contrattuale da 10 anni». Intervista al presidente della CIMO Guido Quici, che sullo spot sui ricorsi per errore medico aggiunge: «Se le strutture affogano nei contenziosi legali, ridurranno i servizi ai cittadini»
Il presidente di Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia) sottolinea: «I medici italiani sono considerati tra i migliori, non permettiamo di macchiarne l’immagine e la credibilità». Intanto la raccolta firme ha superato le 12mila adesioni