I Pronto soccorso italiani sono al collasso per la grave carenza di personale. Mancano 5mila unità. Si temono situazioni di crisi soprattutto durante le festività natalizie. Domani prevista una manifestazione della Simeu davanti al Ministero della Salute
La Simeu Regionale piemontese per quanto di propria competenza sui Pronto Soccorso precisa che si è conclusa da poco una ricognizione volta all’analisi della situazione dell’organico medico nei Pronto Soccorso della Regione
Quattro le aree tematiche individuate dalla Commissione di Valutazione presieduta dalla dott.ssa Maria Pia Ruggieri, past president SIMEU per evidenziare impegno e buone pratiche sulla prevenzione della violenza contro medici ed infermieri messe a punto dalle tante aziende sanitarie e ospedaliere partecipanti
Appuntamento a Roma il 17 novembre alle 12.30 in piazza Santi Apostoli. I motivi della protesta, Manca (Simeu): «Fermare la fuga di medici e specializzandi, ottenere il riconoscimento di lavoro usurante e maggiore protezione contro le aggressioni»
Le indicazioni della Simeu (Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza) sulla riforma del 118, la struttura e organizzazione del servizio e la formazione e inquadramento del personale
Festeggiamenti ai tempi del lockdown, il medico di medicina di emergenza-urgenza: «Utilizzare materiale esplosivo all’interno delle abitazioni o in spazi ridotti amplifica il pericolo. A rischio arti superiori, vista e udito»
Il presidente della Società italiana della medicina di emergenza-urgenza: «Da noi anche pazienti per tamponi o test sierologici e casi sospetti Covid che non trovano posto nei reparti dedicati. Ma in alcune aree d’Italia è stato dismesso il percorso differenziato, quindi in presenza di un solo positivo rischiamo di chiudere tutto il pronto soccorso»
Al via la campagna #Emdaychallenge con le foto di medici e infermieri alla fine del turno. La coordinatrice della Giornata Roberta Petrino: «Dove c’era personale sufficiente e competente e si poteva disporre di attrezzature all’altezza della situazione, l’emergenza coronavirus è stata gestita al meglio e con migliori risultati sulla salute della popolazione»
L’emergenza covid-19 che ha colpito duramente il nostro paese ha messo in evidenza lacune e carenze del nostro SSN, che ha retto grazie alla grande risposta degli operatori, ma che necessita di un intervento in tempi rapidissimi: Interventi strutturali nei Pronto Soccorso in modo da rendere stabili i percorsi differenziati dei pazienti, a iniziare dalle […]
Il presidente della Società italiana della medicina di emergenza-urgenza: «Durante il lockdown, al nord Italia il calo di accessi nei pronto soccorso ha superato il 50%. Al Sud, le richieste di cure negli stessi reparti sono diminuite di 15-30 punti percentuali»
La Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza: «Impossibile rispettare le distanze di sicurezza nelle sale d’attesa e negli spazi del Pronto soccorso perché i reparti non ricoverano i malati fino all’esito del tampone»
«Il calo certamente è frutto del timore del contagio diffuso fra la popolazione e dell’osservanza delle restrizioni sulla frequentazione di luoghi affollati imposte a livello istituzionale» così Salvatore Manca, presidente nazionale della Società italiana di medicina di emergenza-urgenza
di Antonello Pietrangelo (Presidente nazionale SIMI), Francesco Pugliese (Presidente nazionale SIMEU) e Raffaele Antonelli Incalzi (Presidente nazionale SIGG)
Il segretario della Società italiana Medicina di emergenza urgenza sottolinea: «È uno dei più bei lavori che ci siano perché tra i più completi però è anche uno dei più pesanti». Poi aggiunge: «Al Pronto soccorso servono medici specialisti, non può andare un medico qualsiasi»
Il presidente della Società italiana della Medicina di Emergenza-urgenza sull’emendamento al Dl Semplificazione che prevede la partecipazione ai concorsi 2019 di chi ha lavorato per 4 anni, negli ultimi 10, nei servizi di emergenza: «Non risolve carenza di specialisti ma sana la posizione del singolo medico»
Il dato emerge da una raccolta dati. Ogni anno i medici dell’emergenza effettuano 4 milioni e mezzo di visite in più rispetto agli standard nazionali, definiti dalle società scientifiche
«Nei Pronto Soccorso italiani, oltre alle emergenze sanitarie, tutto il personale è chiamato a gestire altre due grandi sfide: le aggressioni ai danni dei sanitari e il sovraffollamento. Preoccupante la riduzione dei posti nelle scuole di specializzazione». È questo lo scenario delineato da Maria Pia Ruggieri, Presidente e Responsabile Scientifico del Congresso Nazionale Simeu, all’apertura dei lavori della XI edizione
La settimana nazionale del pronto soccorso indetta da Simeu (Società italiana della medicina di emergenza-urgenza) è quest’anno dedicata al problema del sovraffollamento, che riguarda quotidianamente tutti gli ospedali italiani: sono circa 3000 infatti le persone che ogni giorno ricevono le cure necessarie in urgenza ed attendono poi in pronto soccorso di essere spostati in reparto. […]
Le misure allo studio per tutelare chi ci andrà, chi ci è già andato e chi non vuole andarci. Dall’anticipo pensionistico Ape all’allargamento del riconoscimento di lavoro usurante, dalla previdenza complementare al cumulo contributivo
Perenne stato di emergenza e turni massacranti, ecco le condizioni in cui lavorano i camici bianchi negli ospedali italiani. Maria Pia Ruggieri Presidente Società italiana Medicina emergenza-urgenza: «Sistema Sanitario lacunoso e sovraffollamento, i pronto soccorso in pessime condizioni»
Malati curati a terra a Nola. Sospesi i dirigenti della struttura e aperta indagine interna. Si torna a parlare delle carenze nel settore sanitario. Ma i camici bianchi non ci stanno e in loro difesa interviene il Ministro Lorenzin: «Medici eroi». Tonino Aceti, Tdm Cittadinanzattiva: «Il Pronto Soccorso è un punto di riferimento irrinunciabile»