La legge prevede l’istituzione di un registro telematico pubblico consultabile sul sito del Ministero della Salute dove saranno pubblicati dati concernenti le erogazioni o gli accordi che comportano benefici per chi opera nella sanità
Finita l’esperienza del governo Conte e del ministro Grillo. Nuovo esecutivo o elezioni anticipate i due scenari possibili: rischiano lo stop anche la riforma del numero chiuso a Medicina e il provvedimento sulla sanità trasparente. Ecco le iniziative di Lungotevere Ripa che si bloccano
«In sanità stiamo investendo a differenza di quanto si è fatto rispetto al passato. È finito il tempo dei tagli lineari e indiscriminati» sottolinea la Presidente di Commissione in un colloquio di bilancio in esclusiva con Sanità Informazione. Poi rivendica il provvedimento sulla sanità trasparente e rilancia la sua mozione per staccare il Fondo sanitario dall’andamento del Pil: «Assegnare fondi certi, la salute è un investimento, non un costo». E dice la sua sul contratto della dirigenza medica che l’ha vista impegnata in prima persona…
Nessun voto contrario, il testo ora passa al Senato. Sul sito del ministero della Salute, infatti, dovranno essere pubblicate tutte le donazioni superiori a 50 euro fatte dall’industria sanitaria a medici e personale amministrativo (e superiori a 500 euro se destinate alle organizzazioni sanitarie) | LEGGI GLI APPROFONDIMENTI
«Una nostra battaglia storica, quella per portare la trasparenza totale nella sanità, approderà lunedì prossimo nell’Aula di Montecitorio. Per l’intero comparto sanitario, così come per l’industria farmaceutica e dei dispositivi medici, si avvicina sempre di più una svolta storica all’insegna della prevenzione della corruzione e del diritto all’informazione per tutti i cittadini». Lo dichiarano, in […]
Il Provvedimento, approvato in Commissione Affari Sociali, deve ora ricevere il parere delle altre Commissioni competenti. Nel registro pubblico saranno rese note anche le motivazioni delle transazioni tra imprese e operatori del settore. Alzate le soglie minime: 50 euro per ogni singola donazione (500 euro all’anno). «Nessuna idea vessatoria o persecutoria della classe medica. Il nostro è un progetto culturale che mira sostanzialmente a sostenere il diritto alla conoscenza dei rapporti», sottolinea il deputato M5S
Dovranno essere pubblicate tutte le donazioni superiori a 50 euro verso i singoli operatori della salute (o superiori a 500 euro verso le organizzazioni sanitarie). «Si tratta di un impianto normativo innovativo – sottolineano i deputati Massimo Enrico Baroni e Nicola Provenza – che porterà il nostro Paese all’avanguardia a livello internazionale nella tutela di un bene collettivo fondamentale come la salute