Con l’invasione della Russia in corso, l’Ucraina sta cercando nuovi modi di utilizzare l’intelligenza artificiale per valutare e curare le ferite causate da schegge. Grazie al contributo di un gruppo di ricercatori britannici, l’IA viene addestrata con l’aiuto di modelli 3D di tessuti lesionati in laboratorio
Riconosciuto come crimine di guerra dalla Corte penale internazionale ma presente nella maggior parte dei conflitti con l’obiettivo di annullare la resistenza e affossare il morale dei popoli occupati
Liudmila è un medico reumatologo che lavora presso il policlinico di Medgorodok, il più grande centro della regione. Racconta di un paese che ha vinto senza grosse perdite la battaglia contro il virus e le uniche conseguenze dell’operazione speciale nella vicina Ucraina saranno rallentamenti nella ricerca e carenza di farmaci che saranno sostituiti da generici di produzione russa
I rischi da radiazioni stanno provocando paura e psicosi in Italia. La corsa alle pillole di iodio è dannosa per la salute e si vive ricordando l’incubo di Chernobyl che ora non potrebbe ripetersi. Banci Buonamici (AIFM) spiega cosa rischiano davvero gli italiani
Ieri le forse russe hanno attaccato l’ospedale pediatrico di Mariupol, uccidendo tre persone, di cui una bambina di sei anni
I civili ucraini possono trovare sui social network informazioni utili per la resistenza agli invasori russi
All’età di 16 anni, nel 2010, raggiunge l’Italia, dove si ricongiunge con la madre, musicista che aveva scelto l’Italia per cercare un futuro migliore. Ora la specializzazione in allergologia e immunologia. E la raccolta fondi tramite la Rete del dono: «Contatterò diverse agenzie e volontari fidati, voglio avere la certezza che questi soldi finiscano ai bambini affinché possano essere curati, accuditi»
Migliaia di scienziati, medici e giornalisti russi hanno condannato pubblicamente l’invasione dell’Ucraina e temono che la guerra possa compromettere anche la comunità scientifica russa
Michele Ritucci, infermiere italo-britannico, era a Dnipro per studiare medicina. È rientrato due settimane prima del conflitto solo grazie all’insistenza dei genitori. «Sono in contatto con gli studenti in Ucraina, hanno paura ma non hanno intenzione di piegarsi»
Per l’ex direttore sanitario milanese Giuseppe Imbalzano ora sono necessari chiusura totale, separazione delle persone infette dai familiari e uso obbligatorio di mascherine e occhiali
Giuseppe Imbalzano: «Mi hanno chiesto come organizzare l’attività e ridurre il rischio. Prossimo appuntamento con i direttori degli ospedali, nel frattempo sto preparando un documento per i cittadini»