Si stima che la maggior parte della popolazione mondiale sia stata contagiata dal virus Sars-CoV-2 almeno una volta. Quanto danno causeranno queste infezioni ripetute è ancora oggi oggetto di dibattito
Dopo più di tre anni di pandemia i casi di reinfezione si sono moltiplicati in tutto il mondo e anche in Italia. Secondo le attuali evidenze scientifiche le reinfezioni potrebbero essere tutt’altro che innocue, soprattutto per le persone più fragili
I sintomi delle reinfezioni tendono a essere più lievi, anche se non si possono escludere forme gravi della malattia. I più comuni sono: affaticamento, febbre, tosse e mal di gola
Le reinfezioni mentre si è alle prese con il Long Covid saranno sempre più comuni. E questo può portare a un peggioramento dei sintomi
È la domanda da un milione di dollari, la cui risposta può determinare le scelte sulla futura gestione della pandemia. Tuttavia, non c’è una riposta univoca…
Tim Spector, fondatore dell’app Covid Zoe, ha avvertito che la stanchezza al mattino, anche dopo una buona notte di sonno, e il mal di gola possono essere considerati segni «rivelatori» dell’infezione Covid-19
In base alla durata dell’immunità da infezione precedente o da vaccino si può ipotizzare che una persona possa reinfettarsi anche 4 volte in un solo anno
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un’altra tra i 20 e i 60 giorni
In Spagna è stato documentato il caso di una donna che ha contratto Covid-19 due volte in 20 giorni
Nel Regno Unito 74 persone sono state infettate 4 volte da Covid. Può capitare ad esempio quando emerge una nuova variante contro la quale gli anticorpi di una precedente infezione da Covid sono meno efficaci