«Le domande sono numerose, e le risposte di certo non semplici – commenta Guido Quici, Presidente CIMO-FESMED-. Ma ci auguriamo che trovino spazio nei programmi elettorali di tutti gli attori in campo, in attesa del dibattito pubblico organizzato dall’intersindacale della dirigenza medica e sanitaria in programma per il prossimo 14 settembre»
Un accordo, quello raggiunto tra la Regione e le organizzazioni sindacali, che prova a rendere nuovamente attrattiva l’area di Emergenza-Urgenza
Il sindacato commenta la sentenza: «La gestione del percorso terapeutico e clinico del pazienti deve essere in capo ai medici»
Il sindacato: «Dedicare le 4 ore a settimana previste per attività non assistenziali a prestazioni mediche aggiuntive per abbattere le liste d’attesa, prevedendo una retribuzione extra-contrattuale»
Il sindacato dei medici dipendenti del SSN al Ministro Brunetta: «Calpestati diritti di 130.000 “eroi”»
Il sindacato CIMO-FESMED: «In percentuale, i casi di Covid-19 tra gli operatori sanitari continuano ad essere di più rispetto alla popolazione. Rivedere i percorsi e riorganizzare le strutture sanitarie per consentire il ricovero di pazienti Covid e non Covid»
Il sindacato dei medici dipendenti spiega le ragioni della fuga dal SSN e sensibilizza Istituzioni e cittadini
Il sindacato: «Adeguare gli stipendi all’inflazione ogni due anni»
In 10 anni falcidiato il salario accessorio dei medici dipendenti del SSN: persi in media 15 mila euro ciascuno. Quici (CIMO-FESMED): «Non stupiamoci della fuga dagli ospedali»
Le proposte del sindacato: creare un 4° LEA dedicato all’emergenza, rete unica e ruolo unico
Le testimonianze: «Mi è stato rinfacciato più volte di aver scelto di essere madre oltre che chirurgo». «La carenza cronica di personale ha aggravato un ambiente già culturalmente deviato». «Ad oggi quello del medico rimane un mestiere per uomini»
Il Presidente della Federazione CIMO-FESMED plaude all’iniziativa annunciata dal ministro della Salute Roberto Speranza
Annunciata la prossima istituzione di un Gruppo di Lavoro, aperto al contributo di alcune società scientifiche, per analizzare approfonditamente il tema e proporre una riforma strutturale dell’ospedale.
I risultati del sondaggio: il 72% vorrebbe lasciare l’ospedale pubblico; il 73% è costretto agli straordinari ed il 42% ha accumulato oltre 50 giorni di ferie. Quici: «Dopo due anni di emergenza i medici ospedalieri meritano riconoscimenti chiari e concreti»
«Non è il primo collega, purtroppo, e non sarà l’ultimo. I medici sono abbandonati dagli ospedali, non riescono ad avere un adeguato riposo e queste sono le tragiche conseguenze. Apriremo una vertenza sulle condizioni dei medici ospedalieri»
Terapie intensive a tre punti percentuali dalla soglia critica. «Nei mesi post-lockdown ospedali avrebbero dovuto prevedere un piano b». E sul piano vaccinale: «Inutili nuove strutture in cui fare le vaccinazioni se manca il personale sanitario che deve farle»
«Sconfortante competizione tra le regioni per gli approvvigionamenti. Il plauso va solo a medici e sanitari»
Secondo il Presidente del sindacato dei medici, nel lasso di tempo trascorso tra la prima e la seconda ondata di Covid «non è stato fatto nulla: nessun intervento strutturale né sul personale né, soprattutto, sulla formazione». La soluzione? «Lockdown di due settimane»
La Federazione Cimo-Fesmed: «Ingiustificabili le proposte di moratoria sulle responsabilità delle filiere gestionali della sanità in tema di misure di sicurezza anti contagio»
Le proposte, firmate dal Presidente Quici, sono state inviate ai Presidenti delle Commissioni “Igiene e Sanità” e “Affari Sociali”
«Il Sistema Sanitario Nazionale è come un acquedotto che perde acqua: a voler riempire il bicchiere ci sono i cittadini e i sanitari che rimangono a bocca asciutta» così Guido Quici, Presidente Cimo