A Roma significativa adesione per la manifestazione dell’intersindacale medica convocata per denunciare le sempre più difficili condizioni di lavoro dei camici bianchi stretti tra turni massacranti e stipendi tra i più bassi d’Europa. Ben 8mila camici bianchi hanno lasciato il SSN tra il 2019 e il 2021
Appuntamento a Roma il 17 novembre alle 12.30 in piazza Santi Apostoli. I motivi della protesta, Manca (Simeu): «Fermare la fuga di medici e specializzandi, ottenere il riconoscimento di lavoro usurante e maggiore protezione contro le aggressioni»
«Così come è in discussione nell’iter parlamentare – spiega Barbara Mangiacavalli – c’è un grave neo: definirla ‘Giornata dei camici bianchi’ è un’assoluta limitazione che non rispecchia l’universo delle professioni e degli operatori impegnati nella lotta a COVID»
«Se il Governo e le Regioni non sapranno rispondere alle nostre richieste dopo che tutte le altre convenzioni dei sanitari e tutti i contratti dei comparti della pubblica amministrazione sono stati chiusi, ne trarremo le debite conseguenze», scrivono i sindacati in una lettera inviata al presidente del Consiglio, ai ministri coinvolti e alle Regioni
“Ricollocazione”: è questa la richiesta unanime dei professionisti dell’Istituto Mediterraneo di Ematologia che, dopo 15 anni di prestigiosa attività di cooperazione sanitaria internazionale, rischia la chiusura. Lavoratori chiedono un incontro con le Istituzioni
In piazza per protestare contro l’ingiustificabile chiusura dell’Istituto mediterraneo di ematologia e per costringere i ministeri soci della Fondazione (Ministero della Salute, Ministero degli Esteri e Mef) e la Regione Lazio a trovare una collocazione ai 41 dipendenti dell’Ime. Il 25 luglio prossimo i lavoratori protesteranno con le categorie della funzione pubblica e dei medici […]
Sono solo 3 i medici specialisti, tutti vicini al pensionamento, a disposizione dei 5mila malati di diabete di tipo uno presenti a Bologna e provincia. Lo racconta sulle pagine di Bologna Today Roberto Lambertini, un paziente diabetico di 55 anni che ha rinunciato alle terapie in segno di protesta nei confronti di una assistenza sanitaria che giudica insufficiente e che sostiene difetti inoltre di infermieri educatori, nutrizionisti e personale specializzato.
Sit-in e mobilitazioni per oltre 200mila camici bianchi. A rischio 2 milioni di prestazioni. Al centro della protesta il caso degli orari: continua la violazione della direttiva Ue 2003/88, lo Stato rischia grosso per i ricorsi