Nel nostro paese l’obesità è in aumento esponenziale e sempre più “killer”, con un numero di morti all’anno 4 volte superiore a quello degli incidenti d’auto, e una previsione, entro il 2035, di 1 adulto italiano su 3 obeso. E’ l’allarme lanciato dalla Società italiana di nutrizione umana per sensibilizzare sull’importanza della sostenibilità alimentare e sull’adozione di scelte alimentari corrette, in grado di agire positivamente sia sull’uomo che sul pianeta
Le persone obese hanno un rischio più alto di oltre il 70% più alto di sviluppare la gammopatia monoclonale di significato indeterminato, una condizione benigna del sangue che però può precedere il mieloma multiplo, un tumore delle plasmacellule. A scoprirlo è uno studio condotto dagli scienziati del Massachusetts General Hospital e pubblicato sulla rivista Blood Advances
Un gruppo internazionale di ricercatori ha messo a punto una pillola “vibrante” che, una volta ingerita, stimola le terminazioni nervose dello stomaco e comunica al cervello che è ora di smettere di mangiare
Considerato da decenni fattore determinante per stabilire se una persona è entro i limiti del peso normale od obesa, il BMI non sarà più usato dai medici statunitensi come unico criterio perché responsabile di enormi errori. Posizione condivisa dagli esperti della Società Italiana di Endocrinologia (SIE) che propongono di rivedere le attuali linee guida italiane sull’obesità
L’attuale epidemia d’obesità non può essere spiegata più solo con lo sbilanciamento tra alimenti introdotti ed energia consumata. A giocare un ruolo importante sono anche i cosiddetti interferenti obesogeni, sostanze contenute in molti alimenti e oggetti di uso comune. L’allarme degli specialisti AME
Semaglutide, il farmaco per perdere peso diventato molto popolare, ha un’efficacia straordinaria anche negli adolescenti obesi. Un’analisi secondaria condotta nell’ambito dello studio STEP TEENS, presentata al Congresso europeo sull’obesità in corso a Dublino, ha dimostrato che quasi la metà degli adolescenti a cui è stato somministrato la semaglutide è riuscito a perdere abbastanza peso da scendere sotto il limite clinico per l’obesità
Per ridurre il girovita bisogna puntare al cervello. E’ infatti qui che nasce l’appetito «incontrollato», quello che porta a mangiare più cibo di quanto in realtà ne serva. Una nuova ricerca condotta dal Garvan Institute of Medical Research, in Australia, ha individuato uno specifico gruppo di cellule cerebrali che stimola l’appetito quando c’è un eccesso prolungato di energia nel corpo, ovvero in presenza di un accumulo eccessivo di grasso, condizione tipica dell’obesità
Quando si tratta di perdere peso con la dieta i vincitori nella «battaglia fra sessi» sono gli uomini. Secondo uno studio dell’Università di Edimburgo, infatti, gli uomini perdono il doppio del grasso seguendo una dieta ipocalorica, rispetto invece alle donne. Si tratta di una disparità, tuttavia, che si annulla quando il gentil sesso supera la soglia dei 45 anni d’età, in menopausa
Promosso dalla scienza come «svolta» contro l’obesità, ma acquistato e osannato da numerosi vip sui social come strategia per dimagrire, ora il farmaco semaglutide rischia di diventare introvabile per chi ne ha davvero bisogno, cioè i diabetici e gli obesi gravi. Per questo l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha inserito Ozempic, il nome commerciale della formulazione della semaglutide contro l’obesità, è stato inserito nella lista dei farmaci carenti
Pesante anche l’impatto economico che arriverà fino a 4,32 trilioni di dollari all’anno. L’obesità inciderà come il Covid secondo la Federazione mondiale
È stato inaugurato a Roma il 21esimo Congresso AME “Update in Endocrinologia Clinica”. Grimaldi (AME): «Oltre mille esperti si confronteranno, finalmente in presenza dopo oltre due anni di pandemia, sulle nuove evidenze scientifiche e le terapie di ultima generazione». Non solo salute, ma anche Sanità: dalla riorganizzazione dell’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale, passando per il ruolo dell’endocrinologo, fino ai pregi e difetti dei servizi ospedalieri e territoriali
Presentato a Milano il programma Cities Changing Diabetes action plan 2022-2025 per invertire la curva di crescita della malattia e porre la salute dei cittadini al centro dello sviluppo urbano
Educazione alimentare e mense a km 0 nelle scuole, la proposta di Coldirette piace ai pediatri. Appello di SIMPEF E SIPPS perché genitori e insegnanti siano alleati nella divulgazione dei corretti stili di vita con cibo sano e attività fisica all’aria aperta
Secondo l’ultimo Rapporto europeo sull’obesità regionale dell’OMS 2022 l’obesità ha raggiunto “proporzioni epidemiche” in Europa. L’organizzazione mondiale della sanità, dopo la presentazione del suo ultimo report mostra che la malattia sta causando 200.000 casi di cancro e 1,2 milioni di decessi all’anno
Numeri in aumento e serie conseguenze per il fegato. Preoccupano in Italia obesità infantile e alcolismo tra anziani. Il fenomeno del “binge drinking” tra i giovanissimi determina un effetto tossico sul fegato, col rischio di coma etilico
«In realtà, il paziente obeso mangia contro la propria volontà spinto da stimoli ormonali che non può controllare». Così Marco Chianelli, coordinatore della Commissione AME Obesità e Metabolismo
Durante il Congresso dell’Associazione Medici Endocrinologi si è parlato dell’approvazione del farmaco semaglutide per la gestione del peso e di tutte le altre strategie per contrastare l’obesità
Sono sei milioni gli italiani obesi e 25 milioni in sovrappeso. Foschi (presidente uscente Sicob): «Situazione aggravata dalla pandemia. La chirurgia rappresenta una soluzione anche per ridurre il rischio di contrarre il Covid in maniera grave». L’esperienza di una «ex obesa con il sogno di morire magra»
La storia di Fulvio D.A., soggetto ad altissimo rischio rimasto paucisintomatico: «Quell’ora di trattamento ha cambiato il mio destino»
Foschi (SICOB): «Includere obesità nei Lea. Priorità per i vaccini? I pazienti non sono censiti, rischiamo di rallentare tutta la campagna»
Scarsa attività fisica, sedentarietà e diete sballate hanno provocato una crescita di obesità e un rischio di malnutrizione. Picardi (biologa): «Un buon trattamento nutrizionale deve essere all’ordine del giorno non solo per pazienti ricoverati, a rischio di malnutrizione e sarcopenia, ma anche per soggetti sedentari e chiusi a casa a causa dell’isolamento»
Diego Foschi, Presidente Sicob: «Combattere lo stigma pregiudizievole verso i pazienti con obesità che troppo spesso sono curati quando hanno già sviluppato le complicanze»
Il professor Bernardo, direttore della Casa Pediatrica del Fatebenefratelli Sacco di Milano: «I primi mille giorni di vita fondamentali per prevenire gravi problemi in età adulta e ridurre costi del Sistema Sanitario Nazionale»
Le diete da sole non funzionano. Ximena Ramos-Salas dell’Obesity Canada invita i medici a non ridurre l’obesità a una questione di peso, favorendo invece l’approccio olistico
Poca frutta e verdura, niente attività fisica e peso in eccesso: specie al Sud. Gli adulti d’Italia secondo il Report Passi
«L’obesità è un problema di salute pubblica e di spesa per i sistemi sanitari nazionali. È fondamentale un’attenzione specifica sul tema da parte dei decisori politici, affinché considerino l’obesità in tutta la sua gravità» spiega Roberto Pella, Presidente Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete
LE PROTEINE Pròtos: dal greco, primo o che occupa la prima posizione. L’importanza delle proteine è insita nel loro nome. Le proteine, però, pur essendo un elemento essenziale nella crescita dei bambini, possono essere anche un pericolo per l’organismo, soprattutto nei più piccoli, con complicanze a livello renale, modifiche dell’appetito e obesità che sono, infatti, i rischi principali […]
La mozione riconosce l’obesità come malattia e prevede una forte collaborazione con le società scientifiche. Promotore Roberto Pella, Presidente Intergruppo parlamentare Obesità e Diabete
Il fondatore dell’Associazione Giusto C.A.O.S., Angelantonio Stornaiuolo, diabetologo e medico di base a Secondigliano: «Con un approccio innovativo cerchiamo di arrivare dove lo specialista non riesce: rivoluzionare lo stile di vita dei pazienti»
Una buona educazione alimentare – sottolinea Mautone – inizia quando ci si siede a tavola, fin da piccini, ma i benefici di un corretto stile di vita alimentare si avranno poi per tutta la vita»