La struttura nasce con il supporto di Fondazione Onda, da sempre attenta al tema della medicina di genere. Gallera (Assessore al Welfare Lombardia): «Le donne hanno reazioni diverse ai farmaci, hanno problematiche differenti da quelle degli uomini e se vogliamo curarle ed accompagnarle nel loro percorso di vita in maniera ottimale, dobbiamo mettere in campo misure diverse»
Il progetto permettere ai prematuri di imparare a nutrirsi senza sondino, così da andare a casa in tempi più rapidi di quanto non accada oggi. La vicedirettrice della Patologia e terapia intensiva neonatale: «Verranno applicati degli indici che si rifanno a delle scale adottate appunto negli Stati Uniti, per offrire stimoli ai piccoli e permettere loro di imparare a deglutire e dunque a nutrirsi in autonomia»