I diabetici rischiano la malattia grave? Il Covid aumenta il rischio di diabete di tipo 2? Fare sport aiuta? Indaghiamo, con l’esperto, la difficile relazione tra diabete e Covid
L’intervista al presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID): «Le persone con diabete e obese che contraggono l‘infezione hanno un rischio di andare in ospedale, in rianimazione e morire dalle 2 alle 4 volte più alto. Il Long Covid può aumentare i livelli di glucosio nel sangue tra le persone con diabete di tipo 1 e 2». Vediamo perché
Il responsabile di Microbiologia del Bambino Gesù sulle epatiti virali acute nei bambini: «Lockdown e mascherine potrebbero aver scatenato un debito immunitario». Quali sono i sintomi da tenere d’occhio
Nato nei mesi più duri della pandemia di Covid-19, il Day Hospital Post-Covid della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, aperto il 21 aprile 2020, traccia in occasione dei primi due anni di attività un primo bilancio molto positivo sia sul fronte dell’assistenza ai pazienti che della ricerca. Oltre 3 mila i pazienti da tutta Italia a oggi trattati (più di 2500 adulti e oltre 500 pediatrici)
All’inizio la regina Elisabetta II soffriva di sintomi lievi, ma ora ammette di essere esausta proprio come molti pazienti con il Long Covid
Uno studio realizzato dal centro di ricerche Aldo Ravelli dell’Università degli studi di Milano, dall’IRCCS Santi Paolo e Carlo e dall’Istituto Auxologico Italiano IRCCS lo conferma. Ferrucci (professoressa di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica Uni Mi): «A dodici mesi un 30% di pazienti ha disturbi di memoria, un 20% di attenzione, mentre tende a diradarsi più velocemente nei soggetti vaccinati»
«È stata oggi definita una nuova malattia che prima del Covid non esisteva e prende il nome di PASC (sequele post-acute del Covid 19)». Vediamo di cosa si tratta con il Presidente della Società Italiana di Cardiologia Ciro Indolfi
Le case farmaceutiche stanno lavorando allo sviluppo e allo studio di trattamenti efficaci contro il Long Covid
Tanti i segni dell’infezione sul cuore: dolore al petto, palpitazioni e alterazioni del battito. Ma anche stanchezza, indebolimento generale, affaticabilità e difficoltà respiratorie. L’intervista al professor Gianfranco Parati su Long Covid e coinvolgimento cardiaco
Tra gli obiettivi dell’iniziativa ISS-Ministero anche una mappa dei centri di diagnosi e assistenza al Long-Covid. «Il progetto ci aiuterà ad aumentare le nostre conoscenze sul fenomeno, base da cui partire per trattamenti più mirati, oltre che omogenei» spiega Graziano Onder (ISS)
La Società italiana di pediatria raccomanda ai medici e ai genitori di sottoporre tutti i bambini e gli adolescenti con diagnosi o sospetta diagnosi di Covid una visita di controllo per affrontare eventuali sintomi del Long Covid
«Ci sono neonati di pochi giorni fino a ragazzi di 16. Tre sono in terapia intensiva. I vaccini anti Covid si sono dimostrati efficaci e sicuri in una quantità così grande di casi che non ci aspettiamo sorprese. Devono invece prevenire i guai che vediamo in questi giorni»
Lo studio, il presidente AITA: «In questo ultimo anno e mezzo abbiamo avuto la possibilità di osservare un numero sufficiente di pazienti per associare disturbi audiologici e vestibolari alla malattia da Covid-19 e, soprattutto, alla cosiddetta sindrome da long Covid»
Focus del XXV Congresso SIMRI, in programma a Verona dal 24 al 26 ottobre, nuovi farmaci, sigarette elettroniche e Long Covid. Midulla: «Da un nostro progetto di follow up è emerso che il Long Covid pediatrico non riguarda solo il polmone: il 20-22% di bambini presenta una sintomatologia neuropsichiatrica»
Numeri in crescita per effetto del long Covid: 21% dei malati non sa a chi rivolgersi e il 33% prima di arrivare ad un centro specializzato segue terapie improvvisate. Il documento presentato in Regione Lazio aiuta a riconoscere i sintomi e stabilire una cura per abbassare i costi del servizio sanitario nazionale con la medicina del dolore
Tre giovani ricercatori a Berlino, un incubatore e la capacità di ascoltare migliaia di storie di sopravvissuti. Così è nata la piattaforma che mappa gli ex pazienti Covid per aiutare la sanità pubblica e superare la solitudine della malattia
Stanchezza, dolori, depressione, difficoltà a camminare, perdita di gusto e olfatto: sono alcuni dei sintomi più comuni del long Covid, raccontati da giovani dai 13 anni in su
A distanza di 6-8 mesi dalla guarigione, 1 persona su 2 continua ad avere sintomi. È il Long Covid
Una sensazione di confusione e “testa vuota”: è la brain fog che perseguita alcuni guariti affetti da sindrome long Covid. Con il prof. Padovani, direttore della clinica neurologica di Brescia, analizziamo casi precedenti e terapie
«Ho chiesto con il mio Odg di estendere per i due anni successivi al contagio i controlli periodici: il Servizio sanitario nazionale non deve lasciare indietro nessuno», sottolinea la Presidente della Commissione Affari Sociali Marialucia Lorefice
È stata per 75 giorni paziente di un Covid Hotel a Milano; oggi ha perso il lavoro, ha la depressione, ma frequenta il percorso di ripresa all’ospedale Sacco per tornare a vivere
Una stanchezza cronica che non abbandona i guariti: è il sintomo più comune del long Covid e il 5% di chi l’ha avuta dopo 12 settimane ancora ne soffre. Ne parliamo con Graziano Onder, medico geriatria dell’Iss
I risultati dello studio multicentrico condotto da un team di medici dell’Unità operativa complessa di pneumologia del San Gerardo di Monza in collaborazione con l’Università Bicocca
Lunedì dimessi gli ultimi pazienti ricoverati nel reparto. Con l’ambulatorio convenzionato per il trattamento del long Covid continua l’impegno di Città Bianca a supporto dei pazienti affetti dai postumi del virus
Appuntamento giovedì 27 maggio alle 14.30. Tra i relatori, oltre all’epidemiologo Massimo Ciccozzi, ci saranno Giuseppe Quintavalle, DG AOU Policlinico Torvergata, Massimo Andreoni, Professore Ordinario Malattie Infettive Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Vittorio Fineschi, Università degli Studi di Roma
«Il Coronavirus può lasciare, nei pazienti che lo hanno avuto in forma grave, conseguenze anche dopo la guarigione». Così il Ministro Speranza, motivando la sua proposta di stanziare 50 milioni di euro affinché il Ssn prenda in carico gratuitamente, con esami diagnostici e terapie, tutti i pazienti maggiormente colpiti dal virus anche dopo le dimissioni dalla struttura ospedaliera
Midulla (pneumologo): «Tra i piccoli pazienti, almeno finora, non sono stati rilevati effetti a lungo termine sulla salute polmonare, cardiaca e neurologica. Follow-up attivo in 30 centri italiani»
Una sindrome che colpisce vari apparati, da quello cardiovascolare a quello respiratorio, passando per disturbi oculistici e dermatologici. Inoltre, il 96% dei sopravvissuti al virus soffre di Sindrome Post Traumatica da Stress. La tavola rotonda organizzata dall’Associazione Dossetti – I Valori
Alessandro Padovani, direttore di Clinica Neurologica presso l’università degli Studi di Brescia, in un’intervista a Sanità Informazione, chiarisce le differenze tra il Covid di lunga durata e quei sintomi che compaiono a distanza, anche di sei mesi, dalla guarigione: «Il Post Covid si è manifestato pure in pazienti che hanno contratto il virus in forma lieve»
«La maggior parte continua ad avere problemi respiratori ma ci possono essere conseguenze neurologiche – spiega il professor Corsico -. Anche in pazienti che hanno gestito la malattia a casa riscontriamo effetti a livello polmonare nonostante l’infezione sia stata superata senza la necessità di un ricovero»