Il medico non ha reso l’informativa né al momento della registrazione dei dati dei pazienti né alla prima comunicazione, come previsto dal Codice privacy, realizzandosi così la violazione di quanto espressamente previsto all’art. 161
«La carente sicurezza dei dati e dei sistemi – ha rilevato Antonello Soro durante la sua relazione al Parlamento – che li ospitano può rappresentare una causa di malasanità». La soluzione potrebbe arrivare dall’utilizzo della Blockchain