La Simedet, di cui Aiuti ha presieduto il Comitato scientifico, ha celebrato l’immunologo con una targa consegnata ai figli Olivia e Simone. «Ha combattuto negli ultimi anni della sua vita le fake news» sottolinea il figlio Simone
Ai figli del grande immunologo una targa commemorativa. Aiuti era stato presidente del Comitato scientifico della Società. Il responsabile scientifico Timpone: «Il 6,5% delle patologie curate in ospedale deriva dall’infezione correlata all’assistenza»
Ecco l’ultimo scritto dell’immunologo di fama mondiale pubblicato sull’Italian Journal of Prevention, Diagnostic and Therapeutic Medicine: «Il problema fondamentale è sostenere che il rischio beneficio è centinaia di volte a favore dei vaccini rispetto alla malattia. Inoltre è essenziale indicare alla popolazione le evidenze scientifiche»
Il vicepresidente della Simedet ha collaborato a lungo con l’immunologo, membro della stessa società: «L’ultima volta che l’ho visto, incredulo e indignato contro i no vax, piangendo ci ricordò delle decine di pazienti che morivano negli anni ‘60-‘70 per le complicanze della poliomielite, della rabbia, del morbillo. E poi quando mi vide con il piercing…»
L’ipotesi è quella del suicidio, indaga la procura di Roma. Era ricoverato da tempo al Policlinico Gemelli. Ha fondato l’Anlaids. Quando diceva: «Dovrebbe essere obbligatoria la vaccinazione per gli operatori sanitari…». La Simedet, di cui era responsabile scientifico, gli dedicherà il suo Primo Congresso nazionale
L’immunologo sottolinea: «In Italia molti centri all’avanguardia, ma negli ultimi anni i finanziamenti sono diminuiti e si rischia di perdere quello che è stato seminato allora»
La Società italiana di Medicina Diagnostica e terapeutica, nata un anno fa, ha celebrato il suo primo congresso parlando dei vaccini. Tra i responsabili scientifici l’immunologo Aiuti e il professor Fara
Il professore è intervenuto al convegno Simedet sul tema: «I vaccini sono sicuramente un vantaggio perché hanno risparmiato milioni e milioni di morti, ma dobbiamo fare di più». E se la prende con quei ‘ciarlatani camuffati’ che vanno in tv senza sapere di cosa parlano