A Roma convegno sul tema. «L’alimentazione giapponese presenta due vantaggi: il primo, la presenza di cibi con estrogeni deboli genera un’azione protettiva; il secondo, la scarsità di grassi saturi, che risultano dannosi per il colesterolo» spiega il Prof. Andrea Tubaro, Professore di Urologia, Università degli Studi “La Sapienza”