«Sconfortante competizione tra le regioni per gli approvvigionamenti. Il plauso va solo a medici e sanitari»
«Nel mentre le strutture ospedaliere sono in affanno ed i medici cercano di assicurare la migliore assistenza ospedaliera possibile ai pazienti ricoverati, si continua a ricorrere al solito strumento della Legge di Bilancio per iniziative che riguardano le professioni sanitarie e che nulla hanno a che vedere con il Bilancio dello Stato»
Rischio di avere entro un mese quasi 71mila ricoveri e 7.400 pazienti in terapia intensiva, per Cimo-Fesmed il lockdown è l’unica soluzione per evitare il peggio
Le priorità secondo la Federazione: intervenire sull’aziendalizzazione delle strutture sanitarie, rivedere il sistema di finanziamento del SSN, modificare la politica del personale
Il sindacato si schiera contro il DL Agosto che aumenta il carico di responsabilità dei medici agli ultimi anni della scuola di specializzazione: «Norma-toppa scandalosa»
«Questa è una vera opportunità per riformare il SSN. Servono ospedali flessibili, continuità con il territorio e centralità della professione. Ora la politica ci strumentalizza, poi finirà tutto nel dimenticatoio. Se sono sinceri, ci convochino per il nuovo contratto»
Secondo la federazione dei medici ospedalieri, il dibattito sui fondi per la sanità deve partire da un piano che metta al primo posto riforma del lavoro e professionalità
Affrontare il sottofinanziamento del SSN in modo strutturale, rivedere il sistema di finanziamento dei LEA, riorganizzare le divisioni interne della sanità e la gestione regionalizzata, ridare centralità al Ministro della Salute, avviare una riforma della rappresentanza e della rappresentatività e, non ultimo, seria revisione del percorso formativo dei medici: questi i pilastri delle azioni per […]
«Presidente Rossi basta con la demagogia. Chiediamo l’immediata revoca della Delibera 49 del 3 Maggio 2020. La Libera Professione è un diritto e negare i più elementari diritti contrattuali per perseguire una propria ideologia fatta solo di demagogia serve solo a rimarcare una gestione della sanità monocratica che, per l’ennesima volta, dimostra avversione alla professione […]
«i professionisti della salute – spiega Quici – non possono continuare a rimanere ostaggio di precipitose iniziative regionali che non hanno una visione d’insieme del nostro SSN come nel caso della recente risoluzione del Consiglio Regionale della Lombardia, che vorrebbe vedere i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta rientrare nella dipendenza pubblica»