Sono 26 gli atenei coinvolti nella SPES, Alta Scuola di Sanità Pubblica a vocazione internazionale. Destinata a studenti con curriculum di eccellenza e in regola con gli esami, la scuola ha due obiettivi innovare e fare rete. Si comincia a settembre con il corso sull’emergenza sanitaria
Colleoni (professore di Sociologia dell’ambiente e del territorio): «Le province più anziane non sono le più colpite»
Il Professore di Igiene e Salute Pubblica alla Biccoca di Milano crede nella possibilità di ridurre le ospedalizzazioni: «Abbiamo tecnologie informatiche, dispositivi e farmaci che sono più sicuri rispetto al passato, che sono più maneggevoli e permettono di gestire il paziente al di fuori dell’ospedale»
Il Movimento studentesco ha protestato contro l’imbuto formativo e la carenza di posti per la specializzazione: «Ci viene detto dal Ministero che ci sono numeri programmati, a seconda del fabbisogno della salute del Paese, ma se guardiamo i nostri ospedali ci rendiamo conto che non è così». Irregolarità al test di ingresso, continuano le segnalazioni
Dopo le segnalazioni di irregolarità tanti studenti stanno valutando di agire per tutelarsi. Secondo Maria Grazia Valsecchi, direttrice del dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università Bicocca di Milano, «il test può essere sempre migliorato. Di sicuro allo stato attuale una selezione va fatta, essendoci il numero chiuso»