Stop Ingiustizie Bancarie 12 Luglio 2016 11:45

Decreto Banche: dopo tre aste a ribasso, la casa torna al proprietario

Cambiano le regole delle procedure esecutive immobiliari. In passato, il debitore che subiva un pignoramento immobiliare in seguito a prestiti o mutui non pagati, doveva sottoporsi a una interminabile serie di aste al ribasso che, oltre a dilatare parecchio i tempi del procedimento, comportavano spesso un eccessivo deprezzamento dell’immobile. Questo determinava degli svantaggi considerevoli sia […]

Cambiano le regole delle procedure esecutive immobiliari. In passato, il debitore che subiva un pignoramento immobiliare in seguito a prestiti o mutui non pagati, doveva sottoporsi a una interminabile serie di aste al ribasso che, oltre a dilatare parecchio i tempi del procedimento, comportavano spesso un eccessivo deprezzamento dell’immobile. Questo determinava degli svantaggi considerevoli sia per il creditore sia per il debitore, poiché il primo non rientrava delle spese sostenute, mentre il secondo non estingueva il debito e conseguentemente la morosità. In poche parole il creditore non otteneva la restituzione della somma di denaro sborsata, mentre il debitore, pur perdendo il bene – la sua casa o un altro immobile – continuava a essere esposto al debito e quindi agli interessi di mora.

Grazie alla riforma introdotta dal decreto banche, appena tramutato in legge, ciò non accadrà più poiché il giudice potrà fissare massimo tre tentativi di aste al ribasso in un arco temporale determinato di sei mesi. Se la vendita del bene non dovesse andare a buon fine nel corso dei tre tentativi, la procedura esecutiva verrà chiusa e il bene tornerà nelle mani e nell’assoluta disponibilità del legittimo proprietario. Il giudice potrà disporre una quarta asta, ma soltanto nei casi in cui il terzo tentativo di vendita venga disertato o manchino le istanze di assegnazione. Tuttavia, per evitare che l’immobile perda troppo valore, il prezzo base di vendita non potrà essere inferiore alla metà di quello precedente.

Il decreto riesce nell’intento di snellire le procedure esecutive immobiliari e rende più semplice per il debitore liberare il bene immobile dal pignoramento e dalla ipoteca che vi grava sopra. La recente trasformazione del decreto in legge, quindi, rappresenta sicuramente un notizia positiva per i clienti delle banche, spesso vittime a loro insaputa di pratiche bancarie scorrette quali pubblicità ingannevole, contabilizzazione di interessi usurari sui conti corrente, applicazione di tassi usurari su mutui, leasing e prestiti.

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