Il medico è soggetto al pagamento dell’IRAP se ha una segretaria? E se un chirurgo opera in clinica, chi la deve pagare? Cosa si intende per “beni strumentali che rientrano nel minimo indispensabile”? È vero che è possibile recuperare il 100% dell’IRAP ingiustamente pagata negli ultimi 5 anni? Sono solo alcune delle domande che i medici continuano a porsi su una tematica molto sentita dalla categoria – quella fiscale, nello specifico relativa al pagamento dell’Imposta regionale sulle attività produttive – e che gira intorno ad un’unica, fondamentale domanda: chi deve pagarla, e in quali occasioni deve (o non deve) farlo?
Quali sono i casi concreti in cui un operatore sanitario è soggetto al pagamento dell’IRAP? Il nostro consulente ha dato una risposta alle principali domande arrivate alla redazione
Presentando l’apposita integrazione alla dichiarazione dei redditi è possibile vedersi restituire l’IRAP ingiustamente versate a partire dal 2012 e compensare con i crediti maturati. Consulcesi e il suo partner tecnico specializzato in consulenza tributaria in pochi mesi hanno permesso la restituzione di oltre 500mila euro ai camici bianchi danneggiati
Possibile recuperare 15mila euro su un reddito imponibile di 70mila euro presentando una dichiarazione integrativa a favore del contribuente.
«Peccato non averlo fatto prima». È questo il pensiero comune ai camici bianchi che hanno fatto richiesta tramite Consulcesi di recupero delle imposte ingiustamente versate: «Ho recuperato oltre 6.500 euro per un anno e mezzo di pagamenti non dovuti»
Il consulente fiscale Giampiero Pantano fa chiarezza: «Se l’imposta è stata dichiarata e viene poi versata in seguito ad un avviso bonario o cartella esattoriale, l’azione di recupero è legittima»