Dai probiotici ai ‘botanicals’, il mondo degli integratori alimentari vive un periodo di boom. Non necessitano di prescrizione medica ma non sempre sono necessari e qualche volta possono anche avere effetti collaterali. Per prendere quello giusto serve il consiglio dell’esperto
«Se suggeriamo di assumere integratori ai pazienti va dimostrato che hanno una capacità biologica, fisiopatologica, di interferire con i processi dell’organismo. Così Mauro Picardo, direttore del dipartimento clinico sperimentale dell’Istituto dermatologico San Gallicano di Roma
La docente di Biologia Vegetale e di Botanica Farmaceutica spiega: «Quasi il 50% degli integratori presenti sul mercato sono a base vegetale». E aggiunge: «Per consigli rivolgersi al farmacista o a un erborista laureato, non c’è obbligo di prescrizione medica»
Il termine “probiotico” deriva dall’unione della preposizione latina pro (“a favore di”) e dal nome greco bios, ossia vita. Marina Elli, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: «Su una persona sana che non ha particolari patologie è assolutamente possibile acquistare ed utilizzare i probiotici»