Idee per la sanità del dopo 21 Maggio 2020 12:00

Le idee delle società scientifiche

Gli interventi necessari secondo epidemiologi, pneumologi, ingegneri clinici, cardiologi, geriatri, urgentisti, oncologi, pediatri, anestesisti rianimatori, neurologi, medicina generale e penitenziaria

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Gli epidemiologi: «I tre punti da cui ripartire»

L’Associazione italiana di Epidemiologia (AIE), in una lettera inviata alle istituzioni all’indomani dell’avvio della fase 2 ha raccomandato la costruzione di un quadro di insieme di tutte le attività considerate prioritarie per interrompere le catene dei contagi da applicare ovunque e un salto tecnologico a supporto della prevenzione… continua a leggere

 

Gli pneumologi: «Considerare la possibilità di portare la sanità sotto la competenza esclusiva dello Stato»

L’emergenza dovuta al COVID-19 ha messo in evidenza i punti deboli dell’attuale organizzazione del Sistema Sanitario Nazionale. È mancato il coordinamento tra ospedale, servizi di igiene pubblica e MMG; sono emersi l’inadeguatezza della rete territoriale e le conseguenze negative di un sistema che prevede una autonomia regionale nella gestione sanitaria… continua a leggere

 

Gli ingegneri clinici: «Valutare l’importanza delle tecnologie healthcare»

Come Ingegneri clinici italiani abbiamo contribuito senza limiti di tempo e di impegno all’enorme sforzo che ha svolto il nostro Paese per fronteggiare la situazione creatasi con la diffusione del Coronavirus. La criticità ci ha portato ad offrire il massimo impegno per assicurare la possibilità di allestire nuove… continua a leggere

 

I cardiologi: «Ora ripristino di reparti e ambulatori di Cardiologia, riorganizzazione delle reti cardiologiche e telemedicina»

L’Italia era impreparata ad un evento pandemico come Covid 19 che ha causato un disastro mai visto prima in termini di ricoveri e decessi. Uno studio recente della Società Italiana di Cardiologia, pubblicato online sull’European Heart Journal, ha dimostrato in epoca Covid 19 una riduzione dei ricoveri per infarto del… continua a leggere

 

I geriatri: «Puntare su ricerca, telemedicina e approccio multidimensionale»

L’emergenza Covid-19 ha evidenziato la carenza di posti letto di Geriatria per acuti ad alta intensità di cure. La stragrande maggioranza dei pazienti che giungono al Ponto Soccorso con problemi acuti sono anziani e i 3.560 posti letto di Geriatria negli Ospedali italiani non sono sufficienti a… continua a leggere

 

Gli urgentisti: «Istituire il Medico unico dell’emergenza per garantire reale continuità assistenziale»

L’emergenza covid-19 che ha colpito duramente il nostro paese ha messo in evidenza lacune e carenze del nostro SSN, che ha retto grazie alla grande risposta degli operatori, ma che necessita di un intervento in tempi rapidissimi… continua a leggere

 

La medicina generale: «Modelli organizzativi e procedure si adattino ai bisogni delle persone, non viceversa»

Nulla sarà come prima di Covid-19? È il mantra speranzoso ma dubitante di questi mesi che noi medici ripetiamo con i nostri concittadini. Come se lo stress test di questi mesi debba produrre automaticamente cambiamenti immediati, radicali e irreversibili nel nostro sistema sanitario, nella Medicina Generale e nelle abitudini dei cittadini… continua a leggere

 

La medicina penitenziaria: «Ridisegnare il sistema dell’assistenza sanitaria in carcere»

La sanità penitenziaria ha vissuto, anche lei, l’esperienza della pandemia da Coronavirus. Non era impreparata alle malattie virali: il carcere convive da decenni con HIV ed epatite B e C, ma certo la velocità di diffusione e l’impatto drammatico sul territorio, ed in particolare… continua a leggere

 

Gli oncologi: «Fondamentali potenziamento cure territoriali, assistenza domiciliare, telemedicina e reti oncologiche»

Non è necessario ribadire quanto l’emergenza Covid-19 abbia pesato sui malati oncologici, sono i dati a parlare. Diagnosi e biopsie dimezzate, 64% di interventi chirurgici con ritardi e il 57% di visite in meno dei pazienti. Intervenire è urgente e per questo… continua a leggere

 

I pediatri: «Serve pediatria di comunità. A scuola fondamentale educazione sanitaria»

Durante la pandemia di Covid-19, abbiamo potuto constatare che il SSN si è basato finora sul concetto di cura del paziente, per quanto ci riguarda, di cura del bambino. L’emergenza ci ha insegnato, al contrario, che non si può continuare a… continua a leggere

 

Gli anestesisti rianimatori: «La formazione essenziale per la qualità dei servizi ai cittadini»

La società scientifica di riferimento dei 21.000 Anestesisti Rianimatori Intensivisti e Terapisti del Dolore Italiani – SIAARTI – ha sviluppato una peculiare vocazione alla formazione, alla ricerca ed all’assistenza, assumendo negli anni una posizione sempre più solida di riferimento internazionale… continua a leggere

 

I neurologi: «Migliore interazione ospedale-territorio, reti hub-spoke non solo per patologie acute e aumento numero specialisti e reparti»

L’emergenza Covid-19 ha giustamente spostato l’attenzione della filiera sanitaria verso le terapie intensive e i reparti infettivologici e pneumologici. Sono stati creati nuovi posti letto per queste discipline, nonché in diversi casi nuovi ospedali dedicati all’emergenza e trovo giusto che queste nuove strutture, anche se al momento sottoutilizzate, rimangano attive per una eventuale “rebound” dell’epidemia. Nel frattempo, tutte le altre discipline sono state penalizzate e questo include la Neurologiacontinua a leggere

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