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Prevenzione 27 Gennaio 2020

Salute orale, un giorno senza lavarsi i denti? A rischio bocca e gengive

L’igiene orale è fondamentale la nostra salute, anche in ottica di prevenzione. Un’infezione del cavo orale, infatti, può provocare un aggravamento di malattie sistemiche, anche letali. Inoltre, lo spazzolino, da solo, non basta. Per una corretta e completa igiene orale è necessario utilizzare il filo interdentale che pulisce l’85% del cavo orale, mentre il semplice […]

L’igiene orale è fondamentale la nostra salute, anche in ottica di prevenzione. Un’infezione del cavo orale, infatti, può provocare un aggravamento di malattie sistemiche, anche letali. Inoltre, lo spazzolino, da solo, non basta. Per una corretta e completa igiene orale è necessario utilizzare il filo interdentale che pulisce l’85% del cavo orale, mentre il semplice spazzolino arriva solo al 60%.

IGIENE ORALE: LA PREVENZIONE 

Oggi circa l’80% delle persone sopra i 30 anni presenta una forma di disturbo gengivale; questo significa che 750 milioni di persone nel mondo soffrono di una patologia del cavo orale. I primi segni di disturbi gengivali includono: rossore o gonfiore delle gengive, sanguinamento o comparsa di sangue dopo l’uso dello spazzolino, denti all’apparenza più lunghi e spazi più ampi tra i denti. La grande maggioranza delle patologie odontoiatriche sono infettive: la carie, le lesioni endodontiche, i granulomi, la malattia parodontale . Quindi, il controllo dei batteri è la chiave di volta per fare una seria prevenzione in campo odontoiatrico.

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«I primi processi di calcificazione avvengono in 24 ore, quindi non dovrebbero mai passare più di 24 ore senza aver disgregato i batteri presenti in bocca – spiega il Professor Ugo Covani, Direttore dell’Istituto Stomatologico Toscano – IST. – Dobbiamo eliminare quel substrato dove possano precipitare i sali di calcio, che creano le premesse per la formazione del tartaro e per la strutturazione di questi batteri che cominciano poi a innescare la gran parte delle patologie parodontali. In altri termini, bastano 24 ore senza lavarsi i denti per mettere a rischio la propria salute orale. In Italia non vi è ancora sufficiente attenzione per questo aspetto».

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«Per una cura orale di base è opportuno recarsi dal dentista e/o dell’igienista dentale due volte all’anno – aggiunge la professoressa Annamaria Genovesi, professore straordinario Università Guglielmo Marconi di Roma e Responsabile del Servizio di Igiene e Prevenzione orale dell’Istituto Stomatologico Toscano. – Inoltre, sarebbe auspicabile lavarsi i denti almeno due volte al giorno. Numerosi studi certificano l’importanza dell’igiene orale per tutto l’organismo: ne trae beneficio il cuore, protegge dal diabete e dall’obesità, oltre che naturalmente da patologie come carie, gengiviti, parodontiti, perdita dei denti, di cui soffrono circa 23 milioni di italiani».

LA PREVENZIONE È TERAPIA

La costruzione della salute è un percorso che dura tutta la vita. Occuparsi di salute significa  divulgare corretti stili di vita, responsabilizzando il paziente a scegliere terapie personalizzate e condivise, che permettano di evitare, attraverso una particolare attenzione alla salute del cavo orale, un controllo sulla salute sistemica.

«La ricerca scientifica ha ampiamente dimostrato che alcune patologie del cavo orale, come le malattie delle gengive e del parodonto, aumentino il rischio di contrarre alcune patologie sistemiche come il diabete e le patologie cardiovascolari – evidenzia la Professoressa Gianna Maria Nardi, Ricercatore Università Sapienza di Roma, Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali e Presidente Accademia Tecnologie Avanzate nelle Scienze di Igiene Orale. – Sofisticate tecnologie permettono oggi di garantire al paziente sedute di igiene professionale efficaci e confortevoli per il controllo del biofilm batterico, causa primaria dell’infiammazione gengivale. La stessa attenzione va riservata alla scelta di spazzolini manuali e/o meccanici, scovolini in silicone  e colluttori che devono essere personalizzati in base alle differenti situazioni cliniche e anatomiche».

LE PROCEDURE MINI-INVASIVE

«La chirurgia mini-invasiva comporta una guarigione più semplice e veloce e la riduzione dei dolori e delle complicanze infettive; nell’odontoiatria restaurativa significa un risparmio dei tessuti dentali; in ortodonzia, i dispositivi invisibili permettono di ridurre l’impatto delle terapie nei rapporti sociali, in quanto non si compromette l’estetica, ossia il sorriso del paziente. Un corretto uso delle nuove tecnologie potrà poi permettere un abbassamento dei costi delle terapie con l’inclusione anche di soggetti meno abbienti nella pratica odontoiatrica» conclude il Professor Ugo Covani.

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