Salute 14 Gennaio 2020 10:46

Vaccini, al Niguarda primo ambulatorio intra-ospedaliero per pazienti cronici, fragili e donne in gravidanza

Collaborazione tra specialisti e medici affinché le vaccinazioni siano parte del piano terapeutico dei pazienti. Orso (Responsabile del centro vaccinale): «Triplice vantaggio per i pazienti: profilassi all’interno del percorso ospedaliero, tempi rapidi di realizzazione e vaccinazione parte integrante del percorso terapeutico»

di Federica Bosco
Vaccini, al Niguarda primo ambulatorio intra-ospedaliero per pazienti cronici, fragili e donne in gravidanza

Ha aperto presso l’ospedale Niguarda di Milano il primo ambulatorio intra-ospedaliero per le vaccinazioni di pazienti cronici, fragili e donne in gravidanza. Si tratta di una start up innovativa che ha preso il via lo scorso 17 dicembre e prevede la vaccinazione di una media  di 180 pazienti al mese.

LEGGI ANCHE: VACCINI, ULTIMI GIORNI PER METTERSI IN REGOLA. GENITORI INADEMPIENTI RISCHIANO MULTE E AFFIEVOLIMENTO DELLA RESPOSABILITÀ

«Si tratta di un punto dove i pazienti, che vengono seguiti all’interno dell’ospedale dai nostri clinici – spiega Maurizio Orso, responsabile del Centro Vaccinale di Niguarda – possono presentarsi per fare le vaccinazioni ritenute necessarie in base alla patologia o alla gravidanza».

Quali sono i vantaggi?

«Intanto di trovarsi all’interno di un circuito diagnostico terapeutico anche per questo tipo di provvedimento; l’altro vantaggio è che la vaccinazione può essere fatta contemporaneamente ad un accesso che il paziente avrebbe fatto comunque presso l’ospedale, quindi facendo risparmiare tempo al paziente per queste pratiche e la terza cosa importante è che la vaccinazione diventa un punto di riferimento all’interno del suo percorso terapeutico. Per la donna in gravidanza, la comodità è data dal fatto che nel momento in cui è chiamata a fare un controllo presso il  ginecologo, per fare una ecografia o una visita, può essere inserita all’interno di un percorso di vaccinazione ad esempio antipertosse, che si fa preferibilmente alla 28° settimana, ma comunque tra la 27° e la 36° e serve per far sì che la donna produca una dose di anticorpi tali  da proteggere il neonato da una infezione che può essere mortale».

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE

Al servizio aperto tre giorni la settimana presso il centro prelievi, al piano terra del Blocco nord del presidio ospedaliero, i pazienti accedono tramite una prenotazione fatta direttamente dallo specialista.

«Ci sono patologie croniche – prosegue Orso -come diabete insulinodipendente che prevede tra le pratiche terapeutiche e diagnostiche anche la vaccinazione nei confronti di tutti i sierotipi della meningite, così come anche i pazienti in attesa di un trapianto o coloro che potrebbero avere patologie croniche ed essere più facilmente esposti a questo tipo di infezioni. Pensiamo ad esempio ad un paziente che ha una patologia polmonare cronica che è candidato a fare la vaccinazione per il pneumococco, o il paziente che è stato splenectomizzato per un trauma o per una patologia, che è candidato a fare una vaccinazione per pneumococco, meningococchi e  l’emofilus-influenze. Quindi, a seconda del tipo di morbilità del paziente, ci sono delle vaccinazioni consigliate, che vengono eseguite in un centro interno, senza la necessità che il paziente sia costretto a cercare quello di competenza della zona di residenza».

Tutto ciò è a carico del sistema sanitario?

«Ovviamente tutto ciò che è all’interno delle linee guida previste per il tipo di patologia del paziente è all’interno di vaccinazioni istituzionali e quindi non a pagamento, resta fermo che qualunque persona o paziente che volesse fare delle vaccinazioni relativamente al meningococco al papillomavirus o all’herpes zoster può sottoporsi a queste vaccinazioni, indipendentemente dall’avere indicazioni istituzionali, con una formula che in Regione Lombardia si chiama di co-pagamento. Ovvero, il paziente, presentandosi presso un centro vaccinale che ha questo tipo di prestazione, paga il costo del vaccino più 13 euro per la somministrazione che è una tariffa stabilita da Regione Lombardia».

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Troppo paracetamolo in gravidanza aumenta il rischio di problemi comportamentali nei bambini
Il consumo eccessivo di paracetamolo durante la gravidanza può aumentare il rischio che il bambino sviluppi problemi di attenzione e comportamento già all'età di 2, 3 e 4 anni. Lo studio condotto dalla University of Illinois Urbana-Champaign è stato pubblicato sulla rivista Neurotoxicology and Teratology
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Anziani più a rischio cadute per la maggior lentezza di movimento delle braccia
Gli anziani hanno un rischio maggiore di cadere e farsi male perché le loro braccia sono più lente a rispondere quando scivolano. I movimenti delle braccia infatti sono fondamentali per ritrovare l'equilibrio ed evitare le cadute. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell'Università dell'Arizona in uno studio pubblicato sul server di pre-stampa bioRxiv
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...