Salute 21 Aprile 2015 18:55

Ti visito (e ti curo) con la “medicina telematica”

Al V Congresso sulla sanità elettronica il segretario Sit, Giancarmine Russo: “Cure più efficaci, sicure e appropriate”

Ti visito (e ti curo) con la “medicina telematica”

La medicina si sposa con la tecnologia, in un connubio che sempre più supporterà la ricerca e l’innovazione scientifica.

Sul tema della sanità elettronica si è infatti incentrato il 5° congresso Sit, la società italiana di telemedicina, tenutosi nei giorni scorsi a Roma. Un’occasione di confronto tra i maggiori esperti sul campo e che ha permesso di gettare le basi per una “e-Health orientata all’uomo”. Sanità Informazione ha intervistato il segretario generale della Sit Giancarmine Russo.

«Il congresso ha rappresentato un momento di incontro e di riferimento per la comunità scientifica, a sottolineare la trasversalità di questa branca della scienza. Dobbiamo tener presente – aggiunge il segretario – che abbiamo a che fare con dati sensibili riguardanti la nostra salute, e che quindi impongono particolare cautela nel loro trattamento». Parliamo, tra l’altro, di una branca che, come sottolinea Russo, gli addetti ai lavori non amano definire “telemedicina”, termine che rischierebbe di apparire riduttivo, oltre che fuorviante.

«In questa 3 giorni che ha ospitato relatori provenienti da tutto il mondo – continua Russo – abbiamo declinato quella che noi preferiamo definire “medicina e chirurgia telematica”: un’espressione che mira ad evidenziare come le basi fondanti restino quelle della medicina e chirurgia tradizionale, a cui si aggiunge il quid di esplicitarsi attraverso modalità telematiche». Una serie di vantaggi che ha come punto cardine il cittadino, il paziente. «Grazie alle nuove tecnologie è possibile ottenere maggior efficacia, efficienza, sicurezza ed appropriatezza delle cure, oltre ad un considerevole risparmio di spesa. E si tratta – conclude il segretario Sit – di una medicina non solo del futuro, ma già presente, e che si avvale dell’innovazione non fine a se stessa, bensì applicata al benessere dell’individuo».

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