Salute 9 Aprile 2020 15:22

Test anticorpi, Sciacovelli (SIBioC): «Tanti sistemi sul mercato, serve tempo per scegliere i migliori»

La Presidente della Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica Laura Sciacovelli invita alla cautela sul tema della patente di immunità: «Come società scientifica abbiamo già pianificato uno studio multicentrico che ci permetterà di aumentare la casistica da studiare e dare quindi una maggiore significatività ai dati oggettivi»

Test anticorpi, Sciacovelli (SIBioC): «Tanti sistemi sul mercato, serve tempo per scegliere i migliori»

«I test sugli anticorpi ci potranno aiutare ma bisogna avere cautela in questa fase». Laura Sciacovelli, Presidente della Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica (SIBioC), sposa una linea prudenziale sul tema dei test sierologici per il rilevamento degli anticorpi anti Covid-19, un test su cui i più ottimisti stanno basando le opportunità di ripartenza nelle prossime settimane. «Stiamo raccogliendo le evidenze che ci permetteranno di capire come utilizzare questa informazione» sottolinea più volte in un colloquio con Sanità Informazione.

«In questo momento sono sul mercato molti sistemi analitici per rilevare gli anticorpi.  Dobbiamo capire quali, tra questi, hanno le caratteristiche prestazionali migliori, cioè il grado di affidabilità dei dati – sottolinea la Presidente SIBioC -. I professionisti di laboratorio italiani stanno lavorando molto su questo e sono già disponibili le prime pubblicazioni scientifiche. Dobbiamo garantire l’accuratezza analitica e diagnostica dei sistemi analitici, capire come evolvono nel tempo questi anticorpi studiando le cinetiche e per quanto tempo i soggetti che sono venuti a contatto col virus sono protetti, cioè l’eventuale immunizzazione».

LEGGI ANCHE: GUARITI DA COVID-19, VINEIS (CSS): «RISPOSTA IMMUNITARIA DUREREBBE ALMENO 6 MESI, MA SONO SOLO OPINIONI DEI RICERCATORI»

C’è il dubbio infatti che la presenza di anticorpi non garantisca l’immunizzazione, come testimonia la notizia di casi in Corea del Sud, dove persone contagiate e guarite si sono poi reinfettate. «Non abbiamo ancora dati per poter dare risposte sicure – continua Sciacovelli -. La malattia è giovane e le evidenze disponibili valutano casistiche intorno ai 30 giorni. Le domande a cui dare risposte sono tante, per esempio come si sviluppano gli anticorpi in relazione a un soggetto che ha contratto la malattia in modo grave o in modo meno grave. Come società scientifica abbiamo già pianificato uno studio multicentrico che ci permetterà di aumentare la casistica da studiare, confrontare i dati e dare quindi una maggiore significatività ai dati oggettivi».

La Medicina di Laboratorio è destinata ad avere un ruolo sempre più centrale nella lotta al Covid-19. Un ruolo che trova concreta attuazione nell’enorme numero di tamponi che i laboratori accreditati stanno processando in tutta Italia, senza dimenticare tutti gli altri esami di laboratorio che forniscono ulteriori informazioni a supporto: «La Medicina di Laboratorio è fondamentale nel percorso diagnostico-terapeutico della malattia con tutte le sue competenze nelle diverse aree – ricorda la Presidente SIBioC -. Quello che non emerge molto spesso è che per dare risposte a questo alto numero di richieste di tamponi i laboratori hanno dovuto riorganizzare completamente i propri flussi operativi, e talvolta gestire le attività nelle 24 ore, dovendo risolvere anche le eventuali difficoltà di approvvigionamento dei reagenti. Mi preme poi ricordare tutte le figure professionali che operano all’interno del laboratorio – conclude -. Ci sono medici, biologi, chimici, tecnici di laboratorio, infermieri. Anche in laboratorio abbiamo infermieri nelle attività ambulatoriali di prelievo di sangue».

LEGGI ANCHE: COVID-19, DALL’ESTRAZIONE DELL’ACIDO NUCLEICO VIRALE ALLA RETRO-TRASCRIZIONE DA RNA A cDNA: «ECCO COME ANALIZZIAMO I TAMPONI»

La carenza di reagenti è infatti una criticità che sta frenando in tutta la penisola un utilizzo ancora più diffuso del test. «Anche le aziende del diagnostico hanno difficoltà a rispondere alle esigenze di mercato, nazionale ed internazionale: devono avere il tempo di produrre e fornire questi reagenti. È tutta una catena – spiega ancora Sciacovelli -. Le aziende del diagnostico sono partner fondamentali per la medicina di laboratorio e in questa occasione stanno dando anche loro il massimo. Purtroppo l’emergenza è tale che ha trovato tutti un po’ impreparati, come per le mascherine».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Covid-19 e vaccini: i numeri in Italia e nel mondo
Ad oggi, 28 febbraio 2023, sono 675.188.796 i casi di Covid-19 in tutto il mondo e 6.870.894 i decessi. Mappa elaborata dalla Johns Hopkins CSSE. I casi in Italia L’ultimo bollettino disponibile (23 febbraio 2023): Oggi in Italia il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 25.576.852 (4.720 in più rispetto a ieri). Il […]
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
DL Riaperture, via libera dalla Camera. Cosa cambia per mascherine, isolamento, green pass e obbligo vaccinale
Il provvedimento recepisce la fine dello stato di emergenza. Prorogato lo smart working per i lavoratori fragili. Medici in quiescenza potranno continuare a ricevere incarichi di lavoro autonomo
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...