Salute 17 Settembre 2019 09:15

Salute, nasce la prima farmacia di strada. A Trastevere raccolti oltre 80mila euro in medicinali

Gastroprotettori, analgesigici, antipiretici e antipertensivi: 9mila confezioni di medicinali a disposizione delle fasce più deboli della popolazione nella “farmacia di strada” ospitata all’interno del centro di accoglienza Vo.Re.Co Onlus di via della Lungara a Roma. Mandelli (Fofi): «Il farmacista è quel professionista dietro il banco disponibile sempre, senza appuntamento e senza chiedere permesso; si entra in tutte le farmacie in qualsiasi ora del giorno o della notte e si ha una risposta a qualsiasi problema di salute o personale»

Salute, nasce la prima farmacia di strada. A Trastevere raccolti oltre 80mila euro in medicinali

Indigenti, senzatetto italiani e stranieri, poveri ed emarginati. La “farmacia di strada”, il progetto di solidarietà nato un anno fa dalla collaborazione tra Medicina Solidale (Imes) Assogenerici, Federazione Ordine dei farmacisti italiani (Fofi) e Fondazione Banco Farmaceutico (BF) ha raccolti i primi frutti: quasi 9mila confezioni di medicinali – analgesici, antipiretici, antipertensivi, gastrointestinali tra i più richiesti – donati dalle aziende farmaceutiche per le persone socialmente svantaggiate e fuori dall’assistenza sanitaria.

Un primo bilancio, tra la soddisfazione e l’emozione dei presenti, è stato fatto in occasione dell’inaugurazione del punto di dispensazione istituito presso il centro di accoglienza Vo.Re.Co. Onlus di Via della Lungara a Roma gestito dai volontari del carcere di Regina Coeli. Qui, ai più bisognosi sono offerti pasti caldi e vestiti e, da oggi, anche medicine. Ad affiancare i medici volontari dell’ambulatorio della Onlus ci saranno, infatti, anche i farmacisti. «Rappresento una categoria di professionisti da sempre vicina a chi ha bisogno, che non si tira mai indietro quando c’è da far la propria parte – ha ammesso Andrea Mandelli, Presidente Fofi (Federazione Ordini farmacisti Italiani) a margine della presentazione- . Il farmacista nel sociale c’è sempre stato e non fa fatica a essere presente oggi a dare il suo piccolo contributo. Quel professionista dietro il banco – ha specificato Mandelli – disponibile sempre senza un appuntamento o un permesso; si entra in tutte le farmacie in qualsiasi ora del giorno o della notte e si ha una risposta per un problema di salute e/o per problemi legati alla sfera personale».

I farmacisti volontari hanno gestito e organizzato il magazzino di Cinecittà a Roma dove sono stati raccolti i farmaci. I numeri dell’operazione sono stati forniti da Sergio Daniotti, Presidente della Fondazione  Banco Farmaceutico: «Noi storicamente siamo il ponte tra le aziende che donano i farmaci e gli enti caritatevoli che assistono i poveri – ha spiegato ai nostri microfoni – . Questo progetto ci piace in modo particolare perché possiamo chiedere alle aziende di donare farmaci in modo specifico per le esigenze dei pazienti che si rivolgeranno in questo punto di assistenza. Le aziende sono favorevoli a progetti in cui si conosce con certezza dove finisce il farmaco e si ha la sicurezza che venga effettivamente utilizzato. I dati del Banco Farmaceutico parlano di «settemila 500 confezioni di farmaci per un valore complessivo di quasi 67mila euro donati dalle aziende aderenti ad Assogenerici, più altre 1.566 confezioni del valore di circa 22mila euro donati da altre aziende che regolarmente collaborano con Bf, per un totale di 32 categorie terapeutiche coperte e 17 aziende donatrici».

A tirare le somme, con piacere, Lucia Ercoli, Responsabile sanitario di Medicina Solidale e responsabile scientifica del progetto: «La farmacia di strada è l’atto concreto di un percorso avviato già dal 2004; era chiaro dall’inizio che l’accesso ai farmaci non era per tutti – ha confessato a Sanità Informazione – . C’erano profonde disuguaglianze, non si garantiva il diritto fondamentale alla salute sancito dalla Costituzione. Per questo, abbiamo affiancato l’attività medica con l’erogazione dei farmaci per il periodo della cura. E così – ha proseguito Lucia Ercoli – è nata la collaborazione con il Banco farmaceutico che si è poi estesa grazie all’elemosiniere del Papa».

«Siamo stati accolti nel Colonnato per dare vita a un altro ambulatorio di strada e ci ha aiutato con i farmaci, perché parte di questi vengono proprio dalle donazioni dell’Elemosineria Apostolica. A questa nostra avventura – ha concluso – mancava una figura importante: il farmacista che dà il farmaco e ne spiega l’uso. Non è più il medico che lo vicaria, ma è lui che si riassume il suo ruolo. Con le donazioni aziendali dei farmaci generici di Assogenerici copriamo un fabbisogno vasto in tema di salute: dagli antibiotici agli antinfiammatori passando per i protettori gastrici e i farmaci pediatrici. Oggi, simbolicamente, si realizza un percorso che diventa più esplicito e funzionale, aperto alla città».

Articoli correlati
Midollo osseo, la guerra non ferma i trapianti: 5 donazioni tra Italia, Israele e Ucraina
I conflitti in Medio Oriente e in Ucraina non fermano le donazioni e i trapianti di midollo osseo. Sono stati ben cinque i prelievi di cellule-salva vita coordinati dal nostro paese nonostante le difficoltà logistiche connesse alle crisi internazionali
di V.A.
Il CNT operativo compie 10 anni. In Italia 1 trapianto ogni 2 ore e mezza
Compie dieci anni il CNT operativo, la struttura del Centro nazionale trapianti attiva 24 ore su 24 che si occupa dell’assegnazione degli organi e del coordinamento dei prelievi per tutti i programmi nazionali di trapianti. Alla cerimonia ha preso parte il ministro della Salute Orazio Schillaci
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
Long Covid, come stanno gli italiani che lo hanno sviluppato nella prima ondata?
Sono passati più di tre anni da quando è scoppiata la pandemia nel Mondo e in Italia. Da allora sono circa 26 milioni gli italiani contagiati. «Nella maggior parte dei casi si guarisce dopo qualche mese, ma ci sono pazienti che anche a distanza di 3 anni continuano a stare male», racconta Matteo Tosato, responsabile dell'Unità operativa Day Hospital post-Covid, Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...