Salute 7 Luglio 2020 09:56

PMA, parte dalla Siru la proposta di abrogare la Legge 40

Dalla Società Italiana per la Riproduzione umana, una proposta di legge che va oltre la Legge 40 e punta al confronto con gli operatori di Pma e salute riproduttiva

PMA, parte dalla Siru la proposta di abrogare la Legge 40

Una proposta di legge per tutelare la salute riproduttiva e l’accesso ai percorsi terapeutici di riproduzione medicalmente assistita. L’idea è di Società Italiana per la Riproduzione Umana. Si fonda su un processo di consultazione, condivisione e confronto tra gli operatori nell’ambito della tutela della salute riproduttiva e della Pma, con le associazioni di cittadini e di pazienti.

Il testo quindi richiama le norme della Legge 40/2004, ma aggiunge e chiarisce il quadro, rivolgendosi a tutti i cittadini. Estende le tutele e le garanzie. Prevede una parte relativa alla ricerca sulle cause di infertilità con particolare riguardo per l’impatto dell’inquinamento ambientale. Nonché fondi adeguati per tutti gli enti istituzionali.

Il testo si fonda sulle sentenze della Corte Costituzionale (ossia delle sentenze 151/2009, 162/2014, 96 e 229 del 2015) che hanno mutato di fatto l’impostazione della Legge 40/2004 e hanno stabilito come le procedure debbano essere improntate alla tutela della salute della donna e della coppia, all’autonomia e responsabilità del medico nella scelta – insieme alla coppia – della metodica più appropriata alle condizioni della donna e dell’uomo nonché alle evidenze scientifiche. S. tiene conto della necessità di un bilanciamento tra diritti e tutele e quindi anche della tutela dell’embrione.

Come indicato dalla Corte costituzionale il settore della infertilità e le metodiche di procreazione medicalmente assistita devono essere inquadrate nell’ambito sanitario e rispondere a finalità legate alla tutela della persona, favorendo la libera, consapevole e responsabile esplicazione della personalità, di cui la genitorialità e la riproduzione sono parti inscindibili e fondamentali nonché devono garantire la sicurezza, il rispetto delle evidenze scientifiche e delle buone pratiche.

I DIRITTI DELLA PERSONA E DELLA COPPIA

E’ stata inoltre inserita all’art. 3 una parte sui diritti da garantire, estendendo le tutele alla salute riproduttiva e non solo alle procedure di riproduzione assistita. All’art. 2 si prevede una esplicita garanzia da parte dello Stato in merito al diritto alla salute riproduttiva e alla genitorialità responsabile e consapevole. Prevedendo un ruolo anche dei consultori, dei medici di medicina generale, dei pediatri, ecc. per garantire l’informazione.

Sono state introdotte tutte le norme oggi vigenti (all’epoca non sussistevano) dirette a garantire la tracciabilità, la sicurezza e la qualità del settore e le procedure di autorizzazione e di certificazioni dei Centri di PMA.

Sono state incluse tutte le figure professionali e in particolare gli andrologi, gli embriologi, gli psicologi, i genetisti, le ostetriche e infermieri che nel testo della Legge 40/2004 non comparivano. Figure fondamentali per una reale presa in carico e per garantire che tutto il percorso sanitario sia adeguato, sicuro e appropriato nonché informato.

DONAZIONE DEGLI EMBRIONI

Anche a seguito dell’eliminazione del divieto di crioconservazione degli embrioni e alla luce di diverse questioni che riguardano l’interruzione delle procedure di PMA per ragioni legate allo status delle coppie (separazioni, divorzi, morte di uno dei partner, impossibilità per ragioni sanitarie ecc.) è stata ipotizzata una procedura di donazione sia ad altre coppie che alla ricerca scientifica con regole e limiti nonché con l’istituzione di un Registro nazionale con funzioni di controllo. Le norme sono dirette a risolvere il problema del numero di embrioni non utilizzati o “abbandonati” che è ora presso i Centri di PMA.

Sono stati mantenuti alcuni divieti come la surrogazione di maternità (ma con la necessaria tutela del bambino nato) e la preclusione per single e coppie omosessuali perché ancora non esiste un consenso in Italia. Sono previste sanzioni relative alla commercializzazione, alla clonazione e alla ricerca che non risponda a finalità senza lucro, terapeutica ed effettuata da strutture appositamente autorizzate dal Ministero della Salute.

Ampliato il ruolo del Ministero della Salute e delle altre istituzioni competenti come il Centro Nazionale Trapianti, il Registro della PMA e le Regioni ma anche le Società scientifiche inserite nell’apposito elenco del Ministero della Salute ai sensi della Legge 34/2017.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

 

Articoli correlati
Fecondazione assistita, più awareness anche per combattere la denatalità
Attualmente l’accesso a queste tecniche è in continuo miglioramento, ma potrebbe essere ampliato intervenendo sull’awareness dei cittadini, oltre che naturalmente aumentando l’offerta dei servizi su tutto il territorio nazionale. Un obiettivo importante da raggiungere, considerando che la PMA potrebbe dare un contributo ancora più rilevante al continuo calo di nascite cui stiamo assistendo da anni in Italia, sottolineano gli esperti
di Redazione
Malattie genetiche. E’ possibile non trasmetterle ai figli: incontro a Roma con aspiranti genitori
Attraverso il test genetico pre-impianto è oggi possibile andare a studiare l’assetto cromosomico e genetico degli embrioni ottenuti in vitro, per selezionare e andare a trasferire nell’utero materno solo quelli non affetti, scongiurando il rischio di trasmissione della malattia
Medicina della riproduzione. Il 2 dicembre nuova edizione della campagna Ferty Check: visite gratuite per la diagnosi e la cura dell’infertilità
La campagna è al suo terzo anno consecutivo, e ha consentito a centinaia di persone di avere un primo contatto con un centro specializzato in procreazione medicalmente assistita
di Redazione
Guglielmino (Siru): «Basta rimandare i Lea, 100mila coppie non possono più aspettare»
«Non è possibile attendere il nuovo governo per l’approvazione dei Lea, le coppie infertili non hanno tempo». È questo l’appello che arriva da Antonino Guglielmino, presidente dalla Società Italiana di Riproduzione Umana (Siru), a seguito delle voci secondo le quali la tanto attesa approvazione dei Lea rischia di essere ulteriormente rimandata. Il testo del Decreto […]
di Redazione
Dalla Sicilia alla Lombardia: la “tratta” della PMA
Aurora denuncia a Sanità Informazione la sua storia ai limiti della legalità: in Sicilia la Procreazione medicalmente assistita è sempre stato un bene lusso e chi non poteva permetterselo andava fuori Regione. Ma dal 9 maggio l’assessorato alla Sanita siciliano ha bloccato la mobilità sanitaria. Aurora, Giacomo D’Amico, presidente di Hera e Antonino Guglielmino, presidente nazionale della SIRU svelano tutte le carte
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...