Salute 18 Aprile 2019 10:26

Obesità, Foschi (Sicob): «È una malattia cronica, e va affrontata come tale»

Il presidente eletto della Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche: «Bisogna ricorrere alla chirurgia solo se non c’è altra soluzione»

di Giulia Cavalcanti e Giovanni Cedrone

«L’obesità va prevenuta, curata, trattata come una malattia cronica e, infine, debellata». Con queste poche parole Diego Foschi, presidente eletto della Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche (Sicob), disegna la road map da seguire per superare un problema che riguarda sempre più italiani.

«Il 10% della popolazione è obeso – spiega Foschi – e se guardiamo alla percentuale di bambini italiani che soffrono di questa malattia arriviamo al 25%. Sono numeri molto alti, ed è indubbio che per poter affrontare questo problema bisogna prima averne coscienza».

LEGGI ANCHE: OBESITA’ INFANTILE, MAUTONE (M5S): «FAMIGLIA GIOCA RUOLO IMPORTANTE, SPORT E CIBO SANO COSTANO. REDDITO DI CITTADINANZA PUO’ AIUTARE»

Per fare questo, secondo il presidente eletto della Sicob, «deve innanzitutto essere garantita la presa in carico del paziente, perché chi è obeso deve essere guidato in questo processo e non è pensabile che si gestisca da solo. E questo significa coinvolgere tutte le categorie professionali, dal medico di famiglia all’endocrinologo, dal dietologo allo psicologo fino allo psichiatra». Un lavoro di squadra in cui «tutti possano dare il loro apporto», affrontando le esigenze del singolo paziente, perché «non esiste un’unica obesità».

Solo in un secondo momento, allora, «di fronte ad una resistenza da parte del paziente ad un trattamento razionale condotto nel modo giusto e con determinazione», si passa alla chirurgia. Sono 24mila gli interventi di chirurgia dell’obesità che avvengono ogni anno in Italia. Bendaggio gastrico, gastrectomia verticale a manica e bypass gastrico i più comuni, a cui si sottopongono in particolare i pazienti con un indice di massa corporea superiore a 35, che soffrono di altre malattie o, appunto, che non sono riusciti a perdere peso con dieta o esercizio fisico.

«La chirurgia deve consentire la vivibilità della persona, reinserirla da un punto di vista sociale e lavorativo ed evitare che si possano stabilire complicanze ancora più gravi come diabete, ipertensione o coronaropatie. La chirurgia deve quindi essere utilizzata – conclude – solo nei casi in cui non c’è altra soluzione».

LEGGI ANCHE: OBESITA’, LA RICETTA DI PIERPAOLO SILERI: «EDUCAZIONE NELLE SCUOLE E APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE PER CONTRASTARLA. IN FUTURO VALUTARE L’INGRESSO NEI LEA»

 

Articoli correlati
In Italia l’obesità uccide 4 volte in più degli incidenti d’auto
Nel nostro paese l'obesità è in aumento esponenziale e sempre più "killer", con un numero di morti all'anno 4 volte superiore a quello degli incidenti d'auto, e una previsione, entro il 2035, di 1 adulto italiano su 3 obeso. E' l'allarme lanciato dalla Società italiana di nutrizione umana per sensibilizzare sull'importanza della sostenibilità alimentare e sull'adozione di scelte alimentari corrette, in grado di agire positivamente sia sull'uomo che sul pianeta
Obesità aumenta il rischio di un precursore del mieloma multiplo. Vitolo (Candiolo): “Fattore di rischio prevenibile”
Le persone obese hanno un rischio più alto di oltre il 70% più alto di sviluppare la gammopatia monoclonale di significato indeterminato, una condizione benigna del sangue che però può precedere il mieloma multiplo, un tumore delle plasmacellule. A scoprirlo è uno studio condotto dagli scienziati del Massachusetts General Hospital e pubblicato sulla rivista Blood Advances
Obesità: messa a punto pillola “vibrante” che induce lo stomaco a sentirsi pieno
Un gruppo internazionale di ricercatori ha messo a punto una pillola "vibrante" che, una volta ingerita, stimola le terminazioni nervose dello stomaco e comunica al cervello che è ora di smettere di mangiare
Dormire poco prima di un intervento chirurgico aumenta il dolore nel post
Non dormire a sufficienza prima di un intervento chirurgico è un evento molto comune, ma può aumentare il dolore post-operatorio. Lo rivela uno studio condotto su topi, presentato al meeting della Society for Neuroscience a Washington DC
Obesità: BMI sbaglia metà diagnosi. Esperti SIE: «Urgente rivedere linee guida»
Considerato da decenni fattore determinante per stabilire se una persona è entro i limiti del peso normale od obesa, il BMI non sarà più usato dai medici statunitensi come unico criterio perché responsabile di enormi errori. Posizione condivisa dagli esperti della Società Italiana di Endocrinologia (SIE) che propongono di rivedere le attuali linee guida italiane sull’obesità
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.