Salute 8 Aprile 2019 11:57

Maratona di Roma 2019. Consulcesi Onlus: gara di solidarietà per sostenere l’Unità Mobile “Salute e Inclusione”

Gara di solidarietà anche tra i dipendenti e i manager di Consulcesi, che hanno partecipato alla Maratona di Roma per vincere la sfida contro l’indifferenza di chi vive ai margini

Maratona di Roma 2019. Consulcesi Onlus: gara di solidarietà per sostenere l’Unità Mobile “Salute e Inclusione”

Una domenica di corsa nel segno della solidarietà. Consulcesi Onlus ha partecipato alla Maratona di Roma 2019 con l’obiettivo di sostenere l’Unità Mobile “Salute e Inclusione” che offre assistenza sanitaria e orientamento ai servizi socio-assistenziali alle persone svantaggiate nelle periferie di Roma.

«Corriamo per la solidarietà. – racconta l’ideatore e presidente di Consulcesi Onlus, Massimo Tortorella – Lo scopo è fare in modo che questa unità mobile sia presente 365 giorni l’anno per le periferie di Roma e per aiutare tutte le persone che ne hanno bisogno, che non si possono permettere l’assistenza alle cure».

Consulcesi Onlus ha predisposto un’apposita raccolta fondi, attiva sulla Rete del Dono. Manager e dipendenti del Gruppo Consulcesi hanno dato il via a una vera e propria gara di solidarietà, prestando il volto per la campagna social #SalutexTutti attraverso testimonianze foto e video e partecipando in prima persona alla Stracittadina.
Il loro percorso è stato tracciato tramite tecnologia Blockchain grazie all’app RunOnChain in modo da poter confrontare i rispettivi tempi e decretare il miglior runner. La stessa tecnologia verrà utilizzata per certificare l’assoluta trasparenza nell’impiego delle donazioni raccolte.

L’obiettivo è innanzitutto quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di migliorare il livello di salute e benessere psico-fisico nelle periferie: per questo l’Unità Mobile “Salute e Inclusione”, in partenariato con ASL Roma 1, Policlinico Umberto I e Centro Nazionale per la Salute Globale, offre assistenza ai più deboli grazie ad un’equipe formata da un medico e due mediatori interculturali. La Rete del Dono è riuscita già a raccogliere oltre 16mila euro, ma il traguardo da tagliare sarà a quota 50mila.

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