Salute 3 Dicembre 2018 16:57

Legge di Bilancio, le novità in sanità: più soldi per le liste d’attesa, rinvio del Patto per la salute e norme per assunzioni individuali

La manovra approda alla Camera e sono tanti gli emendamenti arrivati in Commissione Bilancio. Tra le proposte di modifica anche il cambio della contrattazione farmaceutica e più fondi per Cnr e l’Ebri fondato dalla Montalcini. Cittadini (Aiop) contro norma che limita pubblicità sanitaria

Legge di Bilancio, le novità in sanità: più soldi per le liste d’attesa, rinvio del Patto per la salute e norme per assunzioni individuali

Si apre un mese decisivo in Parlamento per l’approvazione della Legge di Bilancio. In Commissione Bilancio alla Camera si è chiuso il termine per la presentazione degli emendamenti (in tutto sono 56, 15 quelli del governo e 41 quelli di iniziativa parlamentare). Il testo approderà in Aula a Montecitorio mercoledì 5 dicembre alle 14. Per la sanità si preannunciano cambiamenti importanti, dall’aumento delle risorse per contrastare le liste d’attesa allo spostamento del Patto per la salute dal 31 gennaio al 31 marzo 2019 fino a una norma che potrebbe sbloccare la trattativa per il rinnovo del contratto: un emendamento stabilisce che il trattamento economico aggiuntivo, stabilito dalla contrattazione collettiva in favore dei dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto esclusivo di lavoro (indennità di esclusività), concorrerà alla determinazione del monte salari. Ma vediamo il dettaglio delle principali proposte di modifica.

LISTE D’ATTESA

Il Fondo per ridurre i tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie viene incrementato da 50 mln a 150 mln per il 2019, 100 mln per il 2020 e 100 mln per il 2021 (mentre prima in tutto erano 150 milioni).

SPESA FARMACEUTICA E CONTRATTAZIONE FARMACI

Cambiano i criteri per la contrattazione del prezzo dei farmaci a carico del Servizio Sanitario nazionale. Nella fase di negoziazione dei prezzi tra Aifa e Azienda titolare dell’Aic, entro il 15 marzo 2019, con decreto del Ministero di Salute, di concerto del Mef, sentita la Conferenza Stato Regioni, verranno dettati criteri e modalità a cui l’Aifa si dovrà attenere nel determinare, mediante negoziazione, i prezzi dei farmaci rimborsati dal Ssn. Dal primo gennaio 2019 l’Aifa potrà riavviare, prima della scadenza dell’accordo con l’Azienda titolare dell’Aic, le procedure negoziali per riconsiderare le condizioni dell’accordo in essere, nel caso in cui intervengano variazioni del mercato, tali da prevedere un incremento del livello di utilizzo del medicinale o configurare un rapporto costo-terapia sfavorevole rispetto alle alternative presenti nel prontuario farmaceutico nazionale. Il provvedimento è stato accolto con grande soddisfazione dal Movimento Cinque Stelle: «Il Ministro Grillo – sottolinea una nota M5S – aveva promesso di rivedere la negoziazione dei farmaci puntando sulla trasparenza e soprattutto su un più agevole ed economico accesso ai farmaci da parte dei cittadini: un’altra promessa mantenuta all’insegna della sostenibilità del sistema».

Inoltre un altro emendamento prevede che l’Aifa, ai fini del monitoraggio annuale della spesa farmaceutica per acquisti diretti, si si possa avvalere dei dati delle fatture elettroniche emesse nell’anno solare di riferimento attraverso il sistema di interscambio. L’Aifa rileva il fatturato di ciascuna azienda titolare di Aic al lordo di Iva per il 2019 entro il 31 luglio 2020, e per gli anni successivi, entro il 30 aprile dell’anno seguente a quello di riferimento, sulla base dei dati delle fatturazioni elettroniche emesse nell’anno solare di riferimento. L’Aifa, sulla base del predetto fatturato, determina la quota di mercato di ciascuna azienda farmaceutica titolare di Aic. Il fatturato sarà riferito a tutti i codici Aic dei medicinali di fascia A e H per acquisti diretti. Saranno esclusi dal calcolo del fatturato i codici Aic relativi ai vaccini. Il 50% dello sfondamento del tetto di spesa farmaceutica per acquisti diretti dovrà essere ripianato dalle aziende farmaceutiche titolari di Aic, da ciascuna in proporzione alla sua quota di mercato. Il restante 50% del disavanzo a livello nazionale è a carico delle sole Regioni nelle quali viene superato il tetto, in proporzione ai rispettivi disavanzi.

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CNR E EBRI

Al Consiglio Nazionale della Ricerca viene attribuito un contributo straordinario di 30 mln annui dal 2019 al 2028 per il perseguimento delle proprie attività istituzionali mentre all’EBRI – European Brain Research Institute fondato da Rita Levi Montalcini viene garantito 1 milione di euro in più per il triennio 2019-2021.

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PATTO PER LA SALUTE E FONDO SANITARIO

Saranno vincolati solo per gli anni 2020 e 2021 alla sottoscrizione del nuovo Patto per la salute gli incrementi del Fondo sanitario nazionale. L’incremento di 1 mld per il 2019 viene dunque liberato da ogni vincolo. E, sempre per la sottoscrizione del nuovo Patto per la salute, ci sarà più tempo: la scadenza precedentemente preventivata per il 31 gennaio è stata posticipata al 31 marzo 2019.

INDENNITA’ DI ESCLUSIVITA’ E ASSUNZIONE PERSONALE MEDICO

Potrebbe essere l’emendamento capace di sbloccare la trattiva per il contratto della dirigenza medica. Stabilisce che il trattamento economico aggiuntivo (indennità di esclusività), stabilito dalla contrattazione collettiva in favore dei dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto esclusivo di lavoro, concorrerà alla determinazione del monte salari utile ai fini della determinazione degli oneri derivanti dalla contrattazione collettiva a carico del bilancio delle amministrazioni competenti. Gli oneri saranno interamente a carico del Fondo sanitario nazionale. È una delle richieste che da tempo i sindacati fanno al governo.

Un altro emendamento prevede che per esigenze correlate all’erogazione dei Lea, cui non sono in grado di far fronte con i medici dipendenti, le aziende potranno, in via eccezionale, conferire incarichi individuali, con contratto di lavoro autonomo, a personale medico, anche per lo svolgimento di funzioni ordinarie, a condizione che l’azienda abbia:

  1. a) accertato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno anche in relazione al ricorso a tutti gli istituti previsti dai contratti collettivi nazionali di lavoro del personale dipendente;
  2. b) accertato l’assenza di valide graduatorie di concorso o avviso pubblico, cui attingere per eventuali assunzioni a tempo indeterminato o determinato;
  3. c) accertato, pur in assenza di graduatorie, il rifiuto del personale utilmente collocato nelle stesse graduatorie all’assunzione;
  4. d) indetto, nell’ipotesi di assenza di graduatorie, procedure per assunzione di personale a tempo indeterminato o determinato, in rapporto alla natura permanente o temporanea delle funzioni che deve garantire; l’indizione delle procedure per assunzioni a tempo determinato non è obbligatoria qualora sia presumibile che il loro tempo di espletamento superi la durata della situazione che ha determinato l’attivazione delle procedure di conferimento dell’incarico.

In ogni caso, viene specificato che il diploma di specializzazione verrà sempre richiesto per le specialità di Anestesia, rianimazione e terapia intensiva e del dolore, Medicina nucleare, Radiodiagnostica, Radioterapia e Neuroradiologia. In luogo di specializzazione in Neuroradiologia saranno ammesse specializzazioni in Radiologia diagnostica, Radiodiagnostica, Radiologia e Radiologia medica.

Si prevede infine che i medici in formazione specialistica che sono iscritti all’ultimo anno di corso, sono ammessi alle procedure concorsuali per l’accesso alla dirigenza del ruolo sanitario nella specifica disciplina bandita e collocati in graduatoria separata. La loro eventuale assunzione a tempo indeterminato è subordinata al conseguimento del titolo di specializzazione e all’esaurimento della graduatoria dei medici già specialisti alla data di scadenza del bando.

CURE PALLIATIVE

Al fine di garantire il rispetto della legge sull’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, e il rispetto dei Lea, previa intesa in sede di Conferenza Stato Regioni, saranno ritenuti idonei ad operare nelle reti dedicate alle cure palliative pubbliche o private accreditate medici sprovvisti dai requisiti previsti dal decreto del Ministero della Salute 28 marzo 2013 (relativi alle equipollenze) e che alla data di entrata in vigore della legge di Bilancio 2019 sono già in servizio presso queste reti e rispondono a tutti questi requisiti:

  1. a) possesso di un’esperienza almeno triennale, anche non continuativa, nel campo delle cure palliative acquisita nell’ambito di strutture ospedaliere, residenziali-hospice e Ucp domiciliari accreditate per l’erogazione delle cure palliative con il Ssn;
  2. b) un congruo numero di ore professionali esercitate e di casistica assistita corrispondente ad almeno il 50% dell’orario previsto per il rapporto di lavoro a tempo determinato;
  3. c) l’acquisizione di una specifica formazione in cure palliative conseguita attraverso l’Educazione continua in medicina, ovvero master universitari in cure palliative, ovvero corsi organizzati dalle Regioni per l’acquisizione delle competenze di cui all’accordo tra Stato e Regioni del 10 luglio 2014.

EMENDAMENTO BOLDI SU PUBBLICITA’ SANITARIA

L’emendamento presentato dalla deputata leghista Rossana Boldi prevede, in tema di pubblicità sanitaria, che le comunicazioni informative da parte delle strutture private di cura e degli iscritti agli Ordini professionali possano contenere solo informazioni funzionali all’oggetto di garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari escludendo qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestionale. Inoltre, in presenza di comunicazioni diffuse a livello nazionale gli Ordini dovranno verificare preventivamente la correttezza delle informative sanitarie proposte. In caso di violazioni gli Ordini, anche su segnalazione delle Federazioni, procedono in via disciplinare nei confronti dei professionisti o società iscritti e segnalano all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, per l’eventuale adozione dei provvedimenti sanzionatori di competenza.

L’emendamento ha provocato la reazione della Presidente di AIOP – Associazione Italiana Ospedalità Privata Barbara Cittadini: «Un emendamento non pertinente rispetto ai temi della manovra finanziaria; ispirato da propositi configgenti rispetto all’attenzione e sensibilità, di Clinici e Istituzioni, nei confronti di un’informazione ai cittadini sempre maggiormente esaustiva; e, comunque, il ripristino di soluzioni già censurate nel 2014 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, perché contrarie alla normativa nazionale e comunitaria».

EMENDAMENTO VOLPI SU SCREENING NEONATALE

L’obiettivo dell’emendamento è introdurre modifiche alla normativa in tema di accertamenti diagnostici neonatali obbligatori per la prevenzione e la cura delle malattie metaboliche ereditarie. Tra queste, Ministero della Salute, Iss, Agenas e Regioni, sentite le società scientifiche di settore, dovranno sottoporre a revisione periodica biennale la lista delle patologie da ricercare attraverso lo screening neonatale. La spesa viene quantificata in 8 mln l’anno a partire dal 2019.

EMENDAMENTI BELLACHIOMA E MARATTIN SU EDILIZIA SANITARIA

Ai fini del programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico, l’importo fissato dall’articolo 20 della legge 11 marzo 1988, n. 67, e successive modificazioni, rideterminato in 24 miliardi di euro dall’articolo 2, comma 69 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, è elevato a 28 miliardi di euro. Conseguentemente, il Fondo investimenti enti territoriali viene ridotto di 100 milioni in ciascuno degli anni 2021 e 2022, di 400 milioni di euro annui per gli anni dal 2023 al 2031 e di 200 milioni di euro nel 2032.

EMENDAMENTO GRIMOLDI SU ADROTERAPIA

Per consentire la prosecuzione delle attività di ricerca, assistenza e cura dei malati oncologici mediante l’erogazione della terapia innovativa salvavita “adroterapia” viene autorizzato un contributo di 5 milioni per il 2019, 10 milioni per il 2020 e 2021 a favore del Centro nazionale di adroterapia oncologica Cnao. Durante la seduta è stato inolte confermato l’accantonamento di tutte le proposte emendative riferite all’articolo 38 e all’articolo 40, sulle quali insistono emendamenti dei relatori.

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