Salute 27 Maggio 2017 10:00

Giornata Nazionale del Sollievo, Lorenzin: «Terapia del dolore è atto di grandissima civiltà»

«Dietro la terapia del dolore c’è un’azione di grandissima civiltà», in quanto «fa veramente la differenza per i malati, ma anche per le famiglie», lo ha affermato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Un’indagine rivela che il 63% degli italiani non conosce la legge sulle cure palliative

Giornata Nazionale del Sollievo, Lorenzin: «Terapia del dolore è atto di grandissima civiltà»

«Dietro la terapia del dolore c’è un’azione di grandissima civiltà», in quanto «fa veramente la differenza per i malati, ma anche per le famiglie». È quanto ha affermato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante la presentazione avvenuta a Roma della XVI Giornata Nazionale del Sollievo del 28 maggio. La giornata è stata istituita per sostenere chi è ormai arrivato alla fine della sua vita a causa di una malattia e ha bisogno di terapie e farmaci efficaci, ma anche di cura e comprensione umana.

La legge 38/2010, grazie alla quale cure e terapie antidolore sono diventate un diritto esigibile da garantire su tutto il territorio nazionale, secondo il Ministro rappresenta infatti «una legge di civiltà», di cui va sottolineato «il grande lavoro che è stato fatto da parte degli ospedali predisponendo un percorso non soltanto con i servizi, ma anche realizzando gli hospice e prevedendo un accompagnamento anche a casa con un impegno straordinario degli operatori. Un accompagnamento dolce e affettuoso del malato – ha concluso Lorenzin – fino al decesso da parte di chi lo circonda, ma anche con le terapie, è una cosa molto, molto importante».

Cure palliative, il 63% degli italiani non conosce la legge

L’Osservatorio di monitoraggio delle cure palliative, istituito dalla Fondazione e coordinato dall’ex ministro Livia Turco, ha sottolineato come, stando alle ultime rilevazioni effettuate, la legge che le regola è ancora oggi poco nota: il 63% dei cittadini intervistati non la conosce. C’è da dire comunque che l’analisi fornisce anche un dato invece molto positivo: le persone che sono state prese in carico dai centri di terapia del dolore e dagli hospice ne sottolineano le dote di qualità umana e professionale.

«Colpisce constatare – ha dichiarato l’ex ministro Turco – che troppe persone vivono nella solitudine dell’inguaribilità», per questo «la lotta al dolore deve essere una priorità nell’agenda politica di chi governa. Occorre impegnarsi – ha concluso – affinché nessuno resti solo di fronte alla malattia». «Non possiamo lasciare gli incurabili all’eutanasia – ha aggiunto il Dottor. William Raffaeli, Presidente della Fondazione Isal – vogliamo occuparci di loro e dargli una casa». Per il 2017 il premio Gerbera d’oro, attribuito alla struttura sanitaria che si è distinta nell’affrancamento dal dolore inutile, è stato assegnato alla Lombardia per il progetto dell’ospedale Niguarda.

Articoli correlati
Terapia del dolore? Meno di tre pazienti su dieci sanno di potervi accedere
Al 45° Congresso AISD i risultati di una survey che illustrano la scarsa conoscenza dei cittadini sulla legge 38/2020 per la presa in carico del dolore cronico
Tra Covid e guerra, Lorenzin: «Pnrr, investimenti e formazione per trasformare Ssn in sistema di sicurezza nazionale»
L’ex Ministra della Salute spiega a Sanità Informazione su cosa puntare per farsi trovare pronti in caso di emergenze sanitarie globali come quelle che stiamo vivendo da due anni
Si vive di più ma si muore male, nuovo report boccia cure palliative
Un report pubblicato su The Lancet ha concluso che i sistemi sanitari di tutto il mondo fanno troppo per prolungare la vita delle persone e fanno troppo poco per rendere la morte meno dolorosa. Questa carenza di attenzione verso le cure palliative sarebbe la causa di molte sofferenze
Terapia del dolore e cure palliative, Cuomo (Progetto Relief): «Servono coordinamenti regionali»
Il progetto Relief nasce in Campania con l’obiettivo di creare un coordinamento regionale pe garantire la presa in carico e il monitoraggio dei processi di cura
Premio “Leads – Donne Leader in Sanità”, Lorenzin: «Ai vertici sempre gli uomini, serve rapido cambio di passo»
L’iniziativa nasce per promuovere la leadership delle donne in ambito sanitario. «Per quanto le donne siano assoluta maggioranza – il 64,5% del SSN italiano secondo l’Oms – osservando le posizioni di leadership questa piramide si rovescia» specifica la presidente Patrizia Ravaioli
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...