Salute 20 Agosto 2015 16:09

Emergenze pandemie “senza confini”: i Medici Stranieri in Italia dicono basta agli allarmismi e promuovono i film formativi

Il presidente dell’Amsi, Foad Aodi: «Informare correttamente le popolazioni e per le formazione del personale sanitario serve un coordinamento internazionale puntando sulle eccellenze italiane»


La drammatica situazione degli sbarchi continua, infatti, a rappresentare un’emergenza sempre più difficile da gestire per il nostro Paese. Associata poi al rischio di contagi crea un altro fronte caldo di paura e preoccupazione. Una situazione percepita non solo dal personale sanitario chiamato ad operare in prima linea sulle coste italiane per prestare i primi soccorsi ai migranti, ma anche dai tanti altri camici bianchi: dagli ospedali agli ambulatori, passando per gli studi, dove esercitano la loro attività, sono chiamati a dare rassicurazioni ma anche informazioni ai cittadini/pazienti su come comportarsi e proteggersi. In tale contesto diventa, dunque, davvero particolare il ruolo, ma anche la funzione, dei medici di origine straniera che si trovano in Italia.

Sanità informazione, in occasione della presentazione di “e-bola” – il primo film al mondo formativo ed informativo per il personale sanitario – si è confrontata proprio con Foad Aodi, presidente sia dell’Amsi sia della Co-Mai(Le comunità del mondo arabo in Italia). Una testimonianza diretta preziosa per analizzare la situazione e fare il punto dopo la “lezione” del virus Ebola, la cui gestione con lacune e criticità, evidenziate a tutti i livelli – a partire dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e nel G7 – ha imposto un di rivedere non solo protocolli e procedure di sicurezza, ma anche il modo di preparare operatori sanitari e cittadini alle emergenze legate alle malattie infettive.

Presidente, si avverte la necessità di un film che punta alla formazione degli operatori sanitari?
«È sicuramente una iniziativa molto importante, che giova alla formazione e informazione del personale sanitario. La nostra associazione, che rappresenta i medici di origine straniera In Italia, è testimone del fatto che in questo Paese, dinanzi a casi di malattie infettive, si crei una situazione di allarme e di fobia verso gli immigrati. Crediamo molto in questo progetto, che coincide con i nostri che sono basati proprio sulla buona informazione. Ed è basilare che la buona informazione non si rivolga solo agli operatori sanitari, ma a tutta la popolazione, attraverso tre passaggi: comunicare il problema, dare corrette informazioni sull’evento e infine proporre soluzioni. In questo modo  si eviterebbero fobie infondate,  discriminazioni e strumentalizzazioni nei confronti degli immigrati».

Lei ha sottolineato l’importanza dell’informazione anche per la popolazione. Per la formazione del personale sanitario, c’è bisogno di un coordinamento internazionale?
«Io faccio parte del comitato scientifico della Lega araba, come presidente dell’associazione dei medici di origine straniera in Italia, nonché della comunità del mondo arabo in Italia. Dal mio punto di vista c’è bisogno di un coordinamento e soprattutto delle eccellenze italiane in sanità. I professionisti italiani sono i più richiesti per la loro professionalità e preparazione, dimostrata peraltro con la gestione del caso Fabrizio Pulvirenti (il “paziente zero”, il medico siciliano di Emergency curato allo “Spallanzani”, ndr). Questo ovviamente fa onore all’Italia, e ci rende orgogliosi di essere italiani e l’AMSI si fa portavoce dell’eccellenza sanitaria italiana nei Paesi d’origine dei suoi membri».

Articoli correlati
Aviaria: il Brasile dichiara emergenza sanitaria animale
Sei mesi dopo aver riscontrato diversi casi di influenza aviaria negli uccelli selvatici, il Brasile ha dichiarato lo stati di emergenza sanitaria. Sette casi sono stati segnalati nello stato di Espirito Santo, con un altro scoperto nello stato di Rio de Janeiro. La dichiarazione di emergenza rende più facile per il governo adottare misure per fermare la diffusione del virus altamente infettivo H5N1
“Sfide per il futuro: la gestione degli eventi biologici”, convegno Simedet-First Aid sulle strategie per le pandemie
Tra gli ospiti del convegno che si svolgerà a Roma il 15 novembre l'epidemiologo Massimo Ciccozzi e il Professore Emerito della Sapienza Gaetano Maria Fara
Epidemia di Ebola, paura in Uganda
Torna la paura in Uganda: nell'ultimo mese, almeno 64 persone sono state infettate da una specie rara di virus Ebola, per la quale non sono disponibili vaccini o trattamenti e il primo bilancio parla di almeno 30 morti
di Stefano Piazza
Vaiolo delle scimmie, cresce emergenza e ora 1 italiano su 3 lo teme
L'Oms ha dichiarato che il vaiolo delle scimmie è un'emergenza sanitaria globale. Sono stati registrati 17mila casi in 70 paesi. l'Italia è fra i 10 paesi più colpiti e forse per questo 1 italiano su 3 ammette di avere paura
Focolaio di Ebola in Congo. Oms preoccupata, subito al via nuova campagna di vaccinazione
«Il tempo non è dalla nostra parte», ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'Oms per l'Africa
di Stefano Piazza
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.