Salute 2 Dicembre 2014 13:36

Forum Ecm: riflettori accesi su nuove tecnologie e sanzioni

La VI edizione della Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina ha evidenziato anche la necessità di rendere più omogeneo l’accreditamento

Forum Ecm: riflettori accesi su nuove tecnologie e sanzioni

Uniformare le modalità di accreditamento ECM a livello nazionale ed evolvere il metodo di insegnamento puntando su nuove tecnologie e Formazione sul Campo. Sono queste le nuove linee guida emerse dalla sesta Conferenza Nazionale sulla Formazione Continua in Medicina, che ha avuto luogo lo scorso 24 e 25 novembre nel Palazzo dei Congressi di Roma.

L’evento è andato in scena in un momento in cui il Sistema Sanitario italiano va incontro ad un nuovo Patto della Salute e ad importanti cambiamenti in ambito medico-sanitario. In questo contesto, la Conferenza si è proposta, nell’ambito della formazione dei professionisti sanitari, come momento di confronto in cui tutti i principali attori del Sistema sono stati chiamati ad apportare il proprio contributo di esperienze, idee e progetti da condividere e confrontare per un sistema sempre più all’avanguardia.

Organizzata sotto la direzione scientifica della Commissione Nazionale per la Formazione Continua e del Ministero della Salute, in collaborazione con Age.Na.S. (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), quest’anno la Conferenza ha avuto uno spessore particolare perché inserita nella cornice del Semestre italiano a guida dell’Unione europea. Motivo, questo, per cui l’evento ha rappresentato un’occasione unica per trattare il tema dell’aggiornamento professionale e della necessaria armonizzazione delle regole non soltanto nel quadro nazionale, ma in quello – molto più ampio – europeo.

Dalla due giorni è emerso che il 53% circa di tutti i professionisti che operano nella sanità non risulta in regola con il conseguimento dei crediti necessari. Su questo argomento il presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, si è detto sicuro che “con un piccolo sforzo” si potrebbe riuscire a far scendere questa percentuale “almeno fino al 50, il che non è poco”. Le strade praticabili in questo senso sono due: far crescere una “cultura dell’aggiornamento” tra i professionisti italiani e introdurre, possibilmente per l’inizio del 2016, una serie di sanzioni per chi non si aggiorna.

Largo spazio è stato poi dato alle nuove frontiere della formazione ECM, ovvero quelle relative alle nuove tecnologie: Webinar, realtà aumentata, chirurgia robotica sono soltanto alcune delle tipologie di metodo di aggiornamento che si imporranno nel corso dei prossimi anni. Per il momento, resta la necessità per il medico di formarsi attraverso i “classici” corsi Residenziali, FSC e FAD, con quest’ultimo in rapida e importante ascesa anche grazie allo sviluppo e alla sempre più capillare diffusione di smartphone e tablet.

Articoli correlati
Quali criteri deve adottare il Provider in riferimento alla sponsorizzazione commerciale?
Gli eventi possono essere sponsorizzati, mediante apposito contratto, da imprese commerciali operanti anche in ambito sanitario purché ciò non influenzi i contenuti formativi dell’evento. Non è consentito indicare lo sponsor commerciale nell’esposizione dei contenuti formativi, se non indicando il logo dello Sponsor prima dell’inizio e dopo il termine dell’evento. Lo sponsor può essere coinvolto nella […]
Come deve essere effettuata dal Provider la verifica dell’apprendimento?
La verifica dell’apprendimento può essere effettuata con diversi strumenti: quesiti a scelta multipla o a risposta aperta, esame orale, esame pratico, produzione di un documento, realizzazione di un progetto, ecc. Se vengono usati i quesiti, devono essere standardizzati in almeno 3 quesiti per ogni credito ECM erogato e nel caso si predispongono quesiti a scelta […]
Scadenza triennio formativo, gli Ordini richiamano gli iscritti con informativa personalizzata
Il contenuto della lettera inviata agli iscritti all'Ordine dei medici di Siena. Del Gaudio (Opi Foggia): «Evitare rischio mancata copertura assicurativa». D’Avino (FIMP): «Il Cogeaps ha agito secondo la normativa, che gli iscritti conoscono». Antonazzo (Opi Lecce): «Solo il 28% degli iscritti certificabile»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
ECM, ultimi due mesi per mettersi in regola. Anelli: «Assicurazione a rischio»
Dopo le lettere del Cogeaps alle Federazioni (trasmesse poi agli Ordini), i principali esponenti della sanità ribadiscono ai propri iscritti l’importanza di farsi trovare in regola alla scadenza del triennio
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...