Salute 4 Aprile 2019 17:55

Medici, infermieri e psicologi spiegano il biotestamento in un documento: «Opportunità che tutti devono poter cogliere»

“Conoscere la Legge 219/2017” è il frutto di un lavoro lungo due anni, a cui ha partecipato un’equipe multidisciplinare costituita non solo da medici, infermieri e psicologi, rappresentati dai rispettivi Ordini, ma anche sociologi, esperti di bioetica, giornalisti, professori universitari

di Isabella Faggiano
Medici, infermieri e psicologi spiegano il biotestamento in un documento: «Opportunità che tutti devono poter cogliere»

Si chiamano Dat, Disposizioni Anticipate di trattamento, e sono regolamentate dalla legge 219 del 22 dicembre 2017. Dal 31 gennaio del 2018, giorno di entrata in vigore del testo, tutti i cittadini, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, hanno il diritto di esprimere le proprie volontà sui trattamenti di fine vita, compreso il consenso o il rifiuto su accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche singoli trattamenti sanitari.

«Un diritto che molti ancora non conoscono – spiega Ausilia Pulimeno, presidente dell’Ordine Professioni Infermieristiche di Roma -. La legge 219 ha offerto una grande opportunità che tutti devono poter cogliere».

LEGGI ANCHE: IN VIGORE IL BIOTESTAMENTO: CSA CAMBIA PER I MEDICI

E proprio per informare la popolazione, per chiarire i contenuti della legge, spiegarne la terminologia e dare a ciascuno l’opportunità di comprendere a pieno le possibilità di scelta di cui dispone, che l’Ordine degli Psicologi del Lazio, l’Ordine dei Medici di Roma e l’ Ordine degli Infermieri di Roma hanno redatto il documento “Conoscere la Legge 219/2017”.

Il testo, corredato da uno specifico Glossario, è frutto di un lungo lavoro comune, basato sul contributo di numerosi professionisti con diverse competenze e posizioni politiche ed etiche. «Ci sono voluti due anni per arrivare ad una stesura definitiva di questo documento – aggiunge Monia Belletti, coordinatrice del gruppo di lavoro “Cure palliative e terapie del dolore” dell’Ordine degli Psicologi del Lazio – e il contribuito di 18 persone, un’equipe multidisciplinare costituita non solo da medici, infermieri e psicologi, rappresentati dai rispettivi ordini, ma anche sociologi, esperti di bioetica, giornalisti, professori universitari».

LEGGI IL DOCUMENTO INTEGRALE SULLE DAT

Un intero capitolo del volume è dedicato alle diverse funzioni delle varie figure sanitarie coinvolte. «Gli infermieri – commenta Pulimeno – hanno un ruolo fondamentale nell’informare i cittadini. Un’informazione che deve essere trasmessa soprattutto alle persone sane, quando sono ancora in grado di decidere in maniera obiettiva su un argomento così delicato, tenendo ovviamente presente che tale decisone può essere rivista in qualsiasi momento della propria vita».

«I medici – aggiunge Antonio Magi, presidente dell’Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – hanno dato il proprio contributo rispetto a quelle che sono le necessità e il ruolo della professione, così come hanno fatto gli altri professionisti che hanno collaborato. Il valore aggiunto è dato dalla fusione di tutti questi contribuiti».

Un lavoro multidisciplinare che per il presidente dell’Omceo Roma offre l’opportunità di rimarcare il ruolo istituzionale degli Ordini professionali: «Viviamo in un’epoca in cui le leggi per essere pienamente operative hanno bisogno dei decreti attutivi che, se poi tardano ad arrivare, vengono sostituiti dalle sentenze della magistratura, come se fossimo in un modello di “common low”. Una situazione inaccettabile. Per questo – conclude Magi – mi auguro che questo lavoro sia solo l’inizio di un’importante collaborazione, affinché gli Ordini garantiscono la tutela della salute dei cittadini e non solo del lavoro dei professionisti che rappresentano».

Articoli correlati
Medici, psicologi e infermieri: arriva il primo documento per supportare il paziente che chiede di morire
Per la prima volta in Italia, un tavolo di lavoro composto da psicologi, medici, infermieri, assistenti spirituali, bioeticisti, giornalisti e familiari si è riunito con l’obiettivo di garantire una risposta condivisa e multidisciplinare alla domanda del paziente che chiede di revocare, rifiutare o accedere al suicidio volontario medicalmente assistito circostanziato. L’esito di questo lavoro è disponibile gratuitamente sul sito dell’Ordine degli Psicologi del Lazio
Rendere il territorio a misura di paziente cronico, la sfida di Sicop e Sumai. Magi: «Lavoro in équipe cruciale»
Al convegno dal titolo "Le nuove sfide del territorio nell'endemia post-Covid" anche il segretario FIMMG Silvestro Scotti, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato che spiega: «Il nuovo modello organizzativo dove coinvolgere gli specialisti ambulatoriali interni, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, le farmacie pubbliche e private convenzionate»
Giornata vittime Covid, Fnopi: «D’accordo con Schillaci, ora la priorità è investire sul capitale umano»
Tra gli infermieri 90 decessi e oltre 390mila contagi, per chi ha accompagnato fino alla fine  le persone colpite più duramente dal virus
Infermieri, Fnopi: «Soddisfatti per estensione a 8 ore del tetto dell’attività libero professionale»
La Federazione degli Ordini degli Infermieri: «Strada intrapresa è corretta, ora investire per nuove assunzioni»
Comparto sanità, Nursind sindacato con più iscritti secondo dati Aran
«Siamo il primo sindacato infermieristico e il quarto del comparto sanità. La nostra organizzazione non solo è in crescita, ma è anche sempre più un punto di riferimento stabile nel panorama sindacale del settore». Lo afferma Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, commentando i dati della certificazione della rappresentatività dell’Aran. Rispetto al triennio 2019-2021, il […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...