Salute 10 Dicembre 2018 11:00

Aggressioni, choc al Santobono di Napoli: «Visitate mio figlio o sparo». «Operativo un telefono rosso per assistere i medici»

«Prendo la pistola e ti ammazzo», così i genitori di un paziente ricoverato in Pronto soccorso. «Anche stavolta, si tratta di un’aggressione che poteva e doveva essere evitata», lo dichiara Massimo Tortorella, Presidente del Gruppo Consulcesi che lancia una azione a supporto dei camici bianchi

Aggressioni, choc al Santobono di Napoli: «Visitate mio figlio o sparo». «Operativo un telefono rosso per assistere i medici»

Ennesima aggressione al personale sanitario, questa volta all’Ospedale Santobono di Napoli in cui, pochi giorni fa, due genitori, con un caso da codice verde, hanno minacciato il personale dell’ospedale di sparare se il figlio non fosse stato immediatamente visitato.

Nella ricostruzione, riportata dalla pagina Facebook “Nessuno Tocchi Ippocrate“, viene spiegata la dinamica dell’accaduto. L’uomo, il padre, ha dato pugni sul vetro e ha urlato le sue minacce anche contro due infermiere di turno, prima di aggredire indistintamente il personale medico che gli capitava davanti, impedendo il normale svolgimento del lavoro. Il pediatra aggredito è stato stato preso “per il camice e la sua fronte posizionata contro il suo volto per sfidarlo e minacciarlo di morte se non avesse visitato e ricoverato istantaneamente il figlio”.

LEGGI ANCHE: AGGRESSIONI, CDM APPROVA DISEGNO DI LEGGE: PREVISTA AGGRAVANTE E OSSERVATORIO ANTI-VIOLENZA. GRILLO: «SEGNALE FORTE»

Nella relazione del medico si legge anche che l’uomo «non volendo aspettare il proprio turno, si lanciava fisicamente contro il sottoscritto e solo l’intervento delle guardie, allertate dal personale in cerca di aiuto, ha evitato conseguenze più drammatiche».

«I nostri camici bianchi vivono ormai nella paura, in balìa degli scatti d’ira, di minacce e insulti mentre sono al lavoro per salvare vite umane e tutelare la salute di tutti», dichiara  Massimo Tortorella, Presidente del Gruppo Consulcesi, network da oltre 20 anni a fianco dei medici, all’indomani dell’ennesima aggressione. «Dopo il recente caso di Crotone – prosegue il presidente Tortorella -, ora un nuovo inaccettabile episodio di violenza contro medici e infermieri al Santobono di Napoli: nei nostri ospedali è ormai bollettino di guerra».

«Anche stavolta, si tratta di un’aggressione che poteva e doveva essere evitata – continua -. Proprio per questo, abbiamo deciso di lanciare il telefono rosso, un pronto soccorso telefonico per la violenza in corsia. Chiamando gratuitamente il numero 800620525 attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, i camici bianchi che si sentono in pericolo o hanno subìto aggressioni e minacce, anche tramite social network, potranno trovare supporto umano e legale, con la possibilità di rimanere del tutto anonimi».

«A fianco del Tribunale del Malato, – conclude Massimo Tortorella – è il momento di istituire un vero e proprio Tribunale del Medico perché le vittime delle inefficienze del Sistema Sanitario Nazionale non sono solo i pazienti, ma anche chi è costretto a lavorare in condizioni di disagio, sovraffollamento, mancanza di personale e senza le misure minime necessarie per la sicurezza».

Articoli correlati
Test Medicina, Consulcesi: «Con riforma “doppia” chance per entrare, ma non premia merito»
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Dare agli studenti la possibilità di ripetere il test di ingresso alla facoltà di Medina non è una riforma vera e propria. Il sistema di accesso è sempre lo stesso e non premia i meritevoli. Il ricorso continuerà a rimanere una possibilità concreta per tutti gli aspiranti medici esclusi ingiustamente»
Relazioni tossiche: l’amore patologico colpisce almeno il 5% della popolazione
Gori (docente Consulcesi): «Ce ne accorgiamo solo quando sfocia in gesti estremi, necessaria sensibilizzazione tra medici ed educazione affettiva»
Test Medicina: con ricorso iscrizione con riserva, per esclusi “ultima spiaggia”
Marco Tortorella, legale di Consulcesi: «Negli ultimi 20 anni lo strumento del ricorso alla giustizia amministrativa ha permesso a decine di migliaia di studenti, esclusi ai test di selezione alla Facoltà di Medicina, di iscriversi ai corsi, di studiare, di fare gli esami e infine di laurearsi. L'esperienza indica che gli studenti entrati con il ricorso, forse anche perché più motivati, sono tra coloro che possono vantare un ottimo percorso accademico»
Mese della prevenzione del tumore al seno. Petrella (Consulcesi): «Troppa disparità tra Nord e Sud»
L’oncologo e docente Consulcesi: «Necessario potenziare prevenzione e diagnosi precoce»
Non solo Covid. Guido Rasi invita a recuperare le vaccinazioni “in sospeso”
Nel nuovo ebook del direttore Consulcesi, non solo un dettagliato elenco delle vaccinazioni oggi disponibili, ma anche consigli utili agli operatori sanitari per convincere quel 15% della popolazione italiana “esitante”
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...