Salute 29 Maggio 2019 09:20

A Roma il Festival della Psicologia 2019. “Io sono qui”: un viaggio alla scoperta della nostra Identità

Al via la quinta edizione: l’appuntamento, gratuito e aperto a tutti, è in programma dal 31 maggio al 2 giugno al Teatro India della Capitale. Le 3 serate saranno il momento centrale della manifestazione, intervallate da incontri tematici e laboratori

di Isabella Faggiano
A Roma il Festival della Psicologia 2019. “Io sono qui”: un viaggio alla scoperta della nostra Identità

Ansia, stress, angoscia e depressione: disturbi e patologie del comportamento classificate già nel secolo scorso, ma che oggi acquisiscono nuove connotazioni a causa del cambiamento degli scenari in cui si sviluppano. La realtà virtuale si confonde e si fonde con quella reale, le famiglie di un tempo lasciano spazio a nuclei allargati o costituiti da due genitori dello stesso genere. Un mutamento dal quale possono scaturire delle problematiche di cui non tutte le persone coinvolte sono coscienti.

«Ed è con l’obiettivo di far emergere questi disagi che nasce il Festival della Psicologia», spiega Marco Vitiello, psicologo e psicoterapeuta, tra i conduttori della manifestazione, coordinatore del gruppo di Psicologia del Lavoro dell’Ordine degli Psicologi del Lazio. L’appuntamento, gratuito e aperto a tutti, in programma dal 31 maggio al 2 giugno, si terrà al Teatro India di Roma. Organizzato dall’ordine degli Psicologi del Lazio, con il titolo “Io sono qui” é giunto quest’anno alla quinta edizione.

LEGGI ANCHE: LA PSICOLOGIA AI TEMPI DELLE APP: DALLA TERAPIA ON LINE ALLA VIRTUAL REALITY EXPOSURE THERAPY

In programma convegni, sperimentazioni tecnologiche e incontri con oltre cento protagonisti del mondo della cultura, delle professioni e dello spettacolo. Le tre serate saranno il momento centrale della manifestazione: «Il confronto sarà rigorosamente multidisciplinare. Non solo psicologi – commenta Vitiello – ma anche sociologi, educatori, esperti del web, architetti, economisti, sindacalisti, attori, disegnatori, rappresentanti delle Istituzioni».

Durante il primo incontro ci si soffermerà sulle opportunità di costruzione e rappresentazione di sé offerte dal palcoscenico digitale: «Discuteremo dei rischi connessi alla realtà virtuale – aggiunge lo psicoterapeuta – luogo in cui i dati condivisi possono lasciare tracce che, finendo nelle mani sbagliate, potrebbero dar luogo anche ad un furto di identità».

La seconda serata affronterà il tema dell’identità professionale: in un mercato in costante trasformazione, dove i confini tradizionali tra attività dipendente e autonoma vanno scomparendo. «Anche in questo caso rimane centrale il tema dell’identità – commenta l’esperto – Basti pensare che una delle prime domande che si fa ad una persona appena conosciuta è: “che lavoro fai?”. Ma oggi è difficile identificarsi con la propria professione che magari si è costretti a cambiare continuamente. Per questo, proponiamo delle strategie che permettano all’individuo di identificarsi professionalmente non con l’azienda per cui si lavora, ma con il proprio percorso formativo e professionale».

Nella terza serata si parlerà di identità collettive: muovendo dai risultati elettorali delle consultazioni Europee, ci si soffermerà sul senso delle nuove appartenenze: «Una volta ci si identificava nel proprio quartiere, paese o città. Oggi questi confini si sono allargati fino a comprendere l’Europa intera. Ma tutti se ne sentono veramente parte? – chiede Vitiello – Offrire una lettura psicologia del contesto attuale potrebbe migliorare i processi di integrazione».

Nel corso dei tre giorni si terranno, poi, oltre 20 incontri, ugualmente presieduti da varie figure professionali, per dialogare con il pubblico sugli aspetti della vita di ogni giorno: dalla famiglia, alla scuola, fino agli stili alimentari, alla sessualità ed allo sport.  A disposizione del pubblico 20 laboratori dove si avrà la possibilità anche di testare i più recenti dispositivi di realtà aumentata e virtuale. «Sarà possibile simulare un viaggio all’interno del proprio inconscio – dice Vitiello – dipingere in tre dimensioni e immergersi nel mondo di Salvador Dalì o sfidare le fobie più o meno comuni. Ancora, affrontare situazioni rischiose, come la guida in stato di ebbrezza, per comprenderne il reale pericolo».

Sei laboratori saranno dedicati all’assessment: colloqui individuali con professionisti capaci di offrire suggerimenti su obiettivi di carriera, sviluppo personale, gestione dello stress, stile alimentare e altro ancora.

«Un appuntamento, dunque, adatto ad adolescenti, giovani, adulti ed anziani, Una manifestazione nata con l’obiettivo di far comprendere come la psicologia possa essere utilizzata ed applicata in vari contesti.  Chi varcherà la soglia e parteciperà attivamente alle serate, agli incontri ed ai laboratori, andando via avrà più consapevolezza di sé, conoscerà meglio la sua identità e si porterà via un bagaglio nuovo – conclude lo psicoterapeuta – che gli permetterà di ponderare meglio le sue scelte future in diversi ambiti della vita».

Articoli correlati
Il segreto di una vita felice? Dormire! Perdere anche un’ora di sonno butta giù l’umore
Fare le ore piccole potrebbe presto diventare un'opzione poco entusiasmante. Un gruppo di ricercatori della University of East Anglia ha scoperto che dormire meno del solito, anche solo di un'ora, fa sentire le persone meno positive e felici. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Psychological Bulletin
Più di 4 ore al giorno sullo smartphone mette la salute degli adolescenti a rischio
Gli adolescenti che utilizzano lo smartphone per più di 4 ore al giorno hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi di salute mentale o di fare uso di sostanze pericolose. A far emergere questa preoccupante associazione è stato uno studio coreano pubblicato su Plos One
Arte e letteratura efficace contro depressione e ansia giovanile
L’arte e letteratura può dare un grande contributo nel miglioramento dei sintomi di depressione e di ansia nei ragazzi. A dimostrarlo è uno studio internazionale a cui ha preso parte anche l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Malattie mentali: boom delle diagnosi, +30% in Italia
Una policrisi sanitaria, sociale, economica e politica, sta cambiando il nostro modo di vivere, acuendo il disagio psichico: le diagnosi di disturbi mentali sono in continua crescita, con aumenti del 30% soprattutto nelle categorie più fragili e nei più giovani. L'allarme è stato lanciato dalla Società Italiana di Psichiatria in vista della Giornata Mondiale della Salute Mentale che si celebra il 10 ottobre
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...