Professioni Sanitarie 16 Dicembre 2019 19:03

Professioni sanitarie, De Santis (AsNAS): «Ordine grande traguardo. Più assistenti sanitari per aumentare prevenzione»

Miria De Santis, presidente dell’AsNAS, Associazione nazionale assistenti sanitari, sottolinea il traguardo del nuovo maxi Ordine TSRM e PSTRP nel quale è confluita la categoria: «Prevenzione, promozione della salute, educazione per la salute sono la nostra mission»

Una sanità efficiente ha bisogno anche di professionisti che si occupano della promozione e dell’educazione alla salute: solo incentivando comportamenti virtuosi si possono prevenire alcune malattie e, di conseguenza, alleggerire il peso dell’assistenza sulla casse dello Stato. Lo sanno bene gli assistenti sanitari, professione che proprio quest’anno ha compiuto i 100 anni di storia. Del resto, chi meglio dell’assistente sanitario può pensare alla salute della popolazione con una visione di lungo raggio e di programmazione: opera principalmente a livello territoriale nell’ambito della medicina sociale, della tutela dell’igiene e sanità pubblica e ambientale, della ricerca epidemiologica, dell’assistenza sanitaria, della prevenzione e dell’educazione alla salute. «Chiediamo alla politica di sostenere l’aspetto professionale, chiaramente aumentando questi professionisti. In questo momento c’è bisogno di una attenzione particolare alle esigenze non solo di prevenzione» sottolinea Miria De Santis, Presidente AsNAS, Associazione nazionale assistenti sanitari, che abbiamo incontrato in occasione del Primo Congresso Nazionale del maxi ordine delle professioni sanitarie TSRM e PSTRP.

Presidente, si è svolto il primo Congresso della Federazione degli ordini TSRM e  PSTRP. Con che spirito avete vissuto il Congresso?

«È veramente un obiettivo raggiunto con professionalità, con lavoro di grande spessore e di grande sentimento da parte di tutte le associazioni, di tutti i presidenti e di tutte le persone che hanno collaborato. Anche chi è rimasto a lavorare nel territorio ma che chiaramente è stato raggiunto dalle informazioni che costantemente tutti quanti abbiamo con grande sforzo cercato di far passare e di sostenere».

Quanti siete come categoria professionale?

«In Italia siamo poco più di 6mila».

Come categoria, cosa chiedete alla politica?

«Di sostenere l’aspetto professionale, chiaramente aumentando questo tipo di lavoro, questo professionista. In questo momento c’è bisogno di una attenzione particolare alle esigenze non solo di prevenzione, perché questo è il campo della nostra professione. Prevenzione, promozione della salute, educazione per la salute sono la nostra mission. Ma questo aspetto ora risente della mancata numerosità e individuazione del professionista. Ne servono di più, come chiaramente in questo momento gran parte delle professioni sanitarie, proprio per sostenere quello di cui oggi si parla tanto, cioè il guadagno di salute. Questo è il nostro campo».

Lavorate più nel pubblico o nel privato?

«Abbiamo in questo momento una richiesta da parte del privato, ma prevalentemente lavoriamo nel pubblico».

Articoli correlati
Assistenti sanitari, AsNAS ricorda il valore della prevenzione e della promozione della salute per la comunità
A Cremona 140 Assistenti sanitari da tutta Italia riuniti per approfondire il percorso delle politiche di prevenzione e la condivisione di metodologie, pratiche e strumenti utili per continuare ad essere “costruttori di salute” all’interno delle comunità
Prevenzione, Cavallo (Assistenti Sanitari): «La lotta al tabagismo parta dalle scuole. Il target è arrivare al 5% di fumatori»
La presidente della commissione di Albo degli Assistenti Sanitari Maria Cavallo spiega il ruolo della professione nelle campagne di prevenzione. E ricorda: «Siamo stati i primi professionisti a contatto con la popolazione quando abbiamo distribuito il vaccino anti polio». Sui no vax: «Devono essere oggetto di confronti diversificati perché ogni tipologia di scetticismo necessita un approccio diverso»
Sanità, D’Arrando (M5S): «Assistenti sanitari cruciali per prevenzione ma mancano corsi di laurea»
«Vi sono ancora alcune regioni in cui non vengono avviati i corsi di laurea triennale costringendo, quindi, coloro che vogliono intraprendere questo percorso a spostarsi in altre regioni» spiega la deputata M5S
Il 21 novembre 2020 è la Giornata dell’assistente sanitario
Un professionista di grande importanza nel mondo sanitario: in possesso della laurea in Assistenza sanitaria (L/SNT/4) abilitante all'esercizio della professione di Assistente sanitario, e dell’iscrizione all’albo presso gli Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (TSRM e PSTRP). Rappresenta una delle prime figure professionali che si incontra in ambito della prevenzione fin dai primi giorni di vita, per le vaccinazioni dell'infanzia
Campagna vaccinale, Assistenti Sanitari: «Allerta sulla somministrazione in farmacia. Ministero inserisca nostro componente nel NITAG»
Maria Cavallo, Presidente della Commissione d'Albo nazionale degli Assistenti Sanitari, chiede l'inserimento di un rappresentante nel NITAG, Nucleo strategico del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...