Prevenzione 17 Ottobre 2024 15:05

Italiani alla guida, Iss: “Il 5% guida sotto l’effetto di alcol. Cintura posteriore solo per uno su tre”

Pubblicati oggi i dati della sorveglianza Passi relativi al biennio 2022-2023: il 20% non usa il seggiolino per i bambini

Italiani alla guida, Iss: “Il 5% guida sotto l’effetto di alcol. Cintura posteriore solo per uno su tre”

La cintura posteriore è un’abitudine poco diffusa. Più utilizzati i seggiolini per bambini, anche se in media due guidatori su 10 trasgrediscono alle regole del codice stradale. Più bassa, ma pur sempre allarmante la percentuale di coloro che si mettono alla guida dopo aver bevuto un bicchiere di troppo. Sono questi alcuni dei principali dati emersi dalla sorveglianza Passi relativi al biennio 2022-2023, appena pubblicata sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità.

Alcol e guida

Sono poco più di cinque su 100 gli italiani che hanno guidato sotto l’effetto dell’alcol nei 30 giorni precedenti all’intervista rilasciata agli esperti del’Iss. In media avevano assunto due o più unità alcoliche un’ora prima di mettersi alla guida. “La quota di giovanissimi alla guida sotto l’effetto dell’alcol è leggermente più bassa che nel resto della popolazione ma rimane comunque preoccupante poiché il rischio di incidenti stradali associato a questo comportamento è decisamente più alto quando legato alla giovane età”, si legge nel Report dell’Iss. Il 4% degli intervistati tra i 18 e i 21 anni ha, infatti, dichiarato di aver guidato dopo aver consumato bevande alcoliche, rischiando oltretutto di incorrere in una sanzione certa poiché in questa fascia d’età la soglia legale di alcolemia consentita è pari a zero. Sono i giovani tra i 25 e i 34 anni i maggiori trasgressori, per lo più uomini (8% vs 3% fra le donne). Non ci sono significative differenze tra le cattivi abitudini di chi abita al Nord o a Sud della Penisola.

Sicurezza in strada

L’uso della cintura di sicurezza anteriore in automobile è abbastanza diffuso, anche se non raggiunge la copertura totale richiesta dalla legge. La utilizzano otto su 10, dati analoghi a quelli rilevati durante il biennio precedente. Trend in aumento, invece, per la cintura posteriore: se fino al 2015 la usava solo il 20% della popolazione, ora è una buona abitudine diffusa tra il 34% degli intervistati. Il casco è in motocicletta o motorino è  indossato dal 96% degli intervistati. Sull’utilizzo di cinture di sicurezza e caschi sono state rilevate delle differenza tra il Nord e il Sud: nelle Regioni meridionali si usano meno sia le cinture in auto (uso costante delle cinture posteriori in auto è nel 2023 del 19% nel Sud vs 54% nel Nord del Paese) che il casco in motocicletta/motorino (92% nel Sud vs 98% nel Nord, dato 2023).

La sicurezza dei più piccoli

Circa due persone su 10 hanno riferito di avere difficoltà a far uso dei dispositivi di sicurezza per i più piccoli, come seggiolini e rialzi, tanto che non li usano o non li posseggono affatto. Nelle Regioni meridionali questa quota raggiunge il 25% (vs 16% nel Centro e 12% nelle Regioni settentrionali). “Il non utilizzo, o l’utilizzo ‘inadeguato’ dei seggiolini/adattatori per il trasporto dei bambini in auto, è più frequente tra le persone socialmente svantaggiate, per bassa istruzione (22% vs 17% fra le persone con alta istruzione) o per difficoltà economiche (25% vs 16% fra le persone senza difficoltà economiche)”, concludono gli esperti dell’Iss. Fortunatamente la cattiva abitudine è sempre meno frequente: l’andamento temporale di questo indicatore descrive una situazione in miglioramento, per cui si passa dal 24% del 2011 di non utilizzo o di utilizzo inadeguato al 17% del 2023.

 

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