Politica 21 Marzo 2019 15:34

Regionalismo differenziato, incontro FNOMCeO – Regioni. Filippo Anelli: «Garantire le stesse chance di cura a tutti i cittadini»

Il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici: «Istituito un gruppo di lavoro per studiare le diseguaglianze regionali. Dai risultati elaboreremo proposte concrete da sottoporre ai vari Governatori»

di Isabella Faggiano
Regionalismo differenziato, incontro FNOMCeO – Regioni. Filippo Anelli: «Garantire le stesse chance di cura a tutti i cittadini»

Garantire la sopravvivenza del Sistema Sanitario Nazionale e, soprattutto, eliminare le disuguaglianze tra il nord e il sud della Penisola. È per questo che Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, ha incontrato i vertici della Conferenza delle Regioni. «La legge 833 (che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale) – spiega il presidente FNOMCeO  – è lo strumento che sancisce l’uguaglianza dei cittadini in tema salute. E come tale va difesa».

Al centro del dibattito, presieduto da Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, gli effetti del Regionalismo differenziato sulla sanità e non solo. «Il Tavolo di oggi – commenta il presidente Anelli, ai microfoni di Sanità Informazione, a margine dell’incontro in Via Parigi – si è riunito partendo da una riflessione fatta con il presidente Bonaccini, in un precedente incontro, sul regionalismo differenziato e sugli effetti del Patto della Salute, attualmente in fase di pre-intesa tra le Regioni e il ministero della Salute».

LEGGI ANCHE: PRIMA ASSEMBLEA DI TUTTE LE PROFESSIONI SANITARIE E SOCIALI, SEI RICHIESTE PER UNA SANITA’ UNIVERSALISTICA E UGUALE PER TUTTI

Il Sistema Sanitario deve continuare ad essere un servizio nazionale, «un Servizio – sottolinea il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri – che dia le stesse chance a tutti i cittadini. A tale scopo è stato istituito un gruppo di lavoro incaricato di studiare le diseguaglianze regionali, evidenziando i problemi relativi a responsabilità e modalità organizzative che hanno prodotto tali differenze territoriali. I risultati ottenuti saranno il punto di partenza per elaborare delle proposte concrete da proporre ai vari presidenti regionali».

La partita dei medici italiani a difesa di un Servizio Sanitario equo, universalistico e solidale si gioca su due tavoli. Oggi pomeriggio, infatti, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri è convocata anche al ministero della Salute. «Parteciperemo ad una seconda riunione – dice Anelli – a cui prenderanno parte i rappresentanti delle varie professioni sanitarie. Un’ulteriore occasione per evidenziare le nostre preoccupazioni sul regionalismo differenziato e sulla tenuta del Sistema Sanitario Nazionale. Anche al Ministero offriremo le nostre competenze affinché si sostenga, in ogni modo possibile, la legge 833 e, di conseguenza, l’uguaglianza dei cittadini in tema di salute».

E sulla collaborazione tra medici, Stato e Regioni Filippo Anelli è pienamente fiducioso: «Non abbiamo alcun dubbio – conclude il presidente FNOMCeO – che si possa avviare una reciproca collaborazione nell’interesse generale».

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