Politica 17 Ottobre 2018 11:36

Contratto medici, Ettore (Fesmed): «Non scioperiamo solo per l’aumento ma per mettere in sicurezza la sanità pubblica»

«Ogni giorno dentro gli ospedali è a rischio la vita», l’allarme del leader sindacale. Sulla carenza di professionisti aggiunge: «Oggi mancano almeno 3mila medici tra ginecologi e neonatologi, specializzazioni tra l’altro rischiose più di altre»

Contratto medici, Ettore (Fesmed): «Non scioperiamo solo per l’aumento ma per mettere in sicurezza la sanità pubblica»

Sit-in, mobilitazioni e due giornate di sciopero, il 9 e 23 novembre (la seconda per gli anestesisti). L’autunno caldo della sanità è alle porte. Cresce l’insoddisfazione nel fronte sindacale che giudica insufficienti le proposte del governo. In primis i rappresentanti della dirigenza medica contestano il mancato rinnovo del contratto, firma che ormai manca da nove anni. Ma sul tavolo ci sono molti altri problemi, a partire da quello dei turni massacranti e dell’adeguato rifinanziamento del fondo sanitario nazionale. Temi che non sembrano trovare risposta nella manovra finanziaria che, al momento, concede solo 284 milioni di euro per il rinnovo dei contratti del personale sanitario. «I cittadini devono prendere consapevolezza che il problema che noi stiamo ponendo oggi con le nostre iniziative è un problema globale – spiega Giuseppe Ettore, Presidente Fesmed (Federazione Sindacale Medici e Dirigenti) a Sanità Informazione – ma è un problema della società civile, non è solo un problema dei medici, perché alla fine quello che noi chiediamo non è l’aumento che è di 40 euro al mese, ma è che venga messo in sicurezza il sistema della sanità pubblica in Italia».

Presidente, l’intersindacale medica ha annunciato lo sciopero, il blocco della trattativa tecnica con l’Aran e del sit-in a seguito di questa situazione. Qual è la vostra posizione e qual è il messaggio che volete dare non solo ai medici ma a tutti gli altri cittadini?

«Il messaggio è quello di portare realmente a conoscenza una condizione di altissimo pericolo che sta attraversando la sanità pubblica, in particolare la vita di ogni giorno dentro gli ospedali. Questa è una realtà che deve essere conosciuta perché ancora molti cittadini, pensano che arrivare in ospedale sia garanzia di poter trattare in acuto ogni patologia, avere subito farmaci con mezzi tecnologici necessari. Ecco, io credo che non sempre sia possibile e questa condizione deve essere portata a conoscenza in aggiunta a quelle che sono le carenze del personale, ai medici andati in pensione non sostituiti, ai turni massacranti, agli stessi medici che prestano servizio in diversi ospedali, come sta accadendo, il fatto che ai concorsi non si trovano più medici per coprire i turni. Oggi non si trovano ginecologi, non si trovano neonatologi, ecco perché oggi mancano in Italia almeno 3mila medici sia ginecologi che neonatologi anche perché il lavoro espletato è un lavoro molto a rischio. Ecco perché i cittadini devono chiedere prima di entrare in un ospedale se c’è un determinato servizio, se c’è la guardia attiva, se ci sono tutti i servizi, se c’è la rianimazione, se c’è la disponibilità di sangue, se ci sono tutti gli altri specialisti che possono concorrere per quella cura. Allora in tutto questo io credo che i cittadini devono prendere consapevolezza che il problema che noi stiamo ponendo oggi con le nostre iniziative è un problema globale, è un problema della società civile, non è solo un problema dei medici, perché alla fine quello che noi chiediamo non è l’aumento che è di 40 euro al mese, ma è che venga messo in sicurezza il sistema della sanità pubblica in Italia».

Articoli correlati
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
Faroni (Gruppo Ini): «No a medici di Serie A e B. Noi tra i primi a sottoscrivere rinnovo del contratto dei medici»
Il Direttore Generale del Gruppo INI, Cristopher Faroni, ribadisce l’importanza dell’impegno firmato lo scorso anno: «Un anno fa abbiamo intrapreso un percorso virtuoso e innovativo. Il medico è una figura sempre più centrale nelle nostre organizzazioni ed è necessario valorizzarne adeguatamente la professionalità»
Comparto sanità, è battaglia sull’indennità di specificità. De Palma (Nursing Up): «Non può valere come aumento contrattuale, così non ci stiamo»
Il presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up non arretra e conferma lo sciopero dell’8 aprile. Tra i nodi l’aspetto economico e la richiesta di eliminare il vincolo di esclusività. «Tolta l’indennità, si ritorna a un aumento di 80,90 euro. Questo non è accettabile» spiega De Palma
di Francesco Torre
Contratto medici e dirigenti, Cimo-Fesmed diffida le Regioni per i ritardi
La Federazione Cimo-Fesmed ha inviato una lettera di diffida alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per provvedere all’emanazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale della dirigenza sanitaria del triennio 2019-2021
Sciopero medici, Onotri (SMI): «Calpestati i nostri diritti più elementari e quelli dei pazienti»
Il Sindacato dei Medici Italiani (SMI) e il Sindacato Italiano Medici del Territorio (SIMET) hanno indetto uno sciopero di 48 ore (1 e 2 marzo), con la chiusura degli ambulatori, culminato con una manifestazione di piazza davanti al Ministero della Salute. Esposti cartelli di pace per richiedere la fine del conflitto in Ucraina
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...