Voci della Sanità 20 Novembre 2018 13:44

STOSA Cucine sostiene la ricerca della Fondazione Santa Lucia IRCCS

Impresa e ricerca Made in Italy si danno la mano. E lo fanno a favore delle persone affette dalla Malattia di Parkinson e delle loro famiglie. È infatti questa patologia neurodegenerativa, che in Italia colpisce oggi circa 300mila persone, l’oggetto della collaborazione tra l’attività scientifica e clinica della Fondazione Santa Lucia IRCCS e Stosa Cucine, il popolare brand italiano di […]

Impresa e ricerca Made in Italy si danno la mano. E lo fanno a favore delle persone affette dalla Malattia di Parkinson e delle loro famiglie. È infatti questa patologia neurodegenerativa, che in Italia colpisce oggi circa 300mila persone, l’oggetto della collaborazione tra l’attività scientifica e clinica della Fondazione Santa Lucia IRCCS e Stosa Cucine, il popolare brand italiano di arredo design.

La famiglia Sani, storico management dell’azienda, ha inteso finanziare con una generosa donazione lo studio “Riabilitazione della funzione fono-articolatoria e deglutitoria nei pazienti con malattia di Parkinson: applicazione del protocollo Lee Silverman Voice Training LOUD ed analisi del suo impatto sui correlati neuropsichiatrici e cognitivi” a cura del Laboratorio di Neuropsichiatria e del Servizio di Foniatria e Disfagia della Fondazione Santa Lucia IRCCS in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze Salute Mentale e Organi di Senso dell’Università “Sapienza”.

Obiettivo della ricerca è dimostrare che il trattamento con il metodo Lee Silverman Voice Training (LSVT) LOUD® per il recupero e il mantenimento di una buona qualità delle funzioni del linguaggio e deglutitorie possa permettere la risocializzazione di pazienti con malattia di Parkinson anche attraverso l’impatto positivo sui sintomi comportamentali e cognitivi. Obiettivo è anche quello di svelare i meccanismi neuroanatomici attraverso i quali agisce il metodo Lee Silverman.

Le persone affette da Malattia di Parkinson, spesso ancora prima della comparsa delle difficoltà nel movimento, presentano disturbi della funzione del linguaggio – spiega il Responsabile del Laboratorio di Neuropsichiatria, Dottor Gianfranco Spalletta  che si manifestano durante il decorso della patologia in quasi il 90 percento dei casi. A questi si aggiunge un’altra conseguenza particolarmente debilitante: la disfagia, ossia la difficoltà a deglutire, che condiziona la possibilità di assumere autonomamente cibi e liquidi e, di conseguenza, lo stato di nutrizione e idratazione della persona”

Il metodo LSVT LOUD® è un trattamento vocale di dimostrata efficacia nel determinare l’incremento dell’intensità dell’eloquio, dell’intonazione e della qualità della voce. Ma diversi studi hanno documentato la validità di questa terapia anche nel miglioramento della mimica facciale e delle abilità deglutitorie. Funzioni che quando compromesse minano significativamente l’autonomia della persona. Nonostante i disturbi del linguaggio e della deglutizione siano inizialmente quasi impercettibili, infatti, questi possono dar vita a serie complicazioni.

“Ad esempio – chiarisce la Dott.ssa Giuliana Pisanu, logopedista della Fondazione – la lieve riduzione di voce che si registra agli esordi del sintomo può peggiorare fino a limitare la quotidianità del paziente, costringendolo a rinunciare precocemente a una vita sociale piena con conseguente rischio d’isolamento e perdita d’interesse per attività prima comunemente svolte. Per questo vogliamo concentrare lo studio sui benefici di tipo psicologico, emotivo e relazionale derivanti dal successo della terapia”.

Il sostegno di Stosa Cucine risuona entusiasta nelle parole del Presidente, Maurizio Sani“La scelta di appoggiare la ricerca della Fondazione Santa Lucia IRCSS nasce da una convergenza di valori: prima di tutto il benessere della persona, che ci sta particolarmente a cuore, in secondo luogo una continua tensione all’eccellenza e all’innovazione, senza le quali non esiste progresso. Nella Fondazione abbiamo ritrovato il nostro stesso entusiasmo e speriamo che il nostro contributo possa aiutarla ad avere un impatto positivo sulla vita di molte persone”. 

Gli fa eco il Direttore Scientifico della Fondazione Santa Lucia IRCCS, Prof. CarloCaltagirone: “Oggi, intervenire sulle malattie cronico-degenerative significa rispondere ai bisogni di pazienti il cui stato di salute è influenzato non solo da fattori biologici legati alla patologia, ma anche da determinanti personali e sociali che interagiscono fra loro in maniera dinamica. Un intervento riabilitativo efficace, quindi, deve mirare ad aiutarli a mantenere il più a lungo possibile la loro autonomia e a migliorare il loro benessere psico-fisico”.

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