Voci della Sanità 1 Settembre 2020 16:45

Sanità privata, Ugl indice sciopero generale per il 16 settembre: «Non si calpestino ancora diritti e dignità dei lavoratori»

«Siamo di fronte a una situazione di stallo a cui possiamo rispondere solo con lo sciopero generale. La nostra protesta, a tutela dei circa 150 mila lavoratori della Sanità Privata in attesa del rinnovo del contratto, non si fermerà fino a quando l’accordo non verrà raggiunto» sottolinea il segretario UGL sanità Gianluca Giuliano

«Non si possono ancora calpestare diritti e dignità dei lavoratori della Sanità Privata. Le firme apposte con Aiop e Aris lo scorso 10 giugno sulla pre-intesa – dichiara il Segretario Nazionale della UGL Sanità Gianluca Giuliano – non hanno poi prodotto la naturale sottoscrizione di un accordo che andava ratificato entro il 30 luglio. Sono 14 i lunghissimi anni di attesa per il rinnovo del contratto. Non si può continuare a giocare sulla pelle degli operatori della sanità privata. Adeguamenti di natura economica, tutele, diritti, dignità dei lavoratori: tra gli altri, questi sono alcuni dei punti per cui il nostro sindacato proclama, per l’intera giornata del prossimo mercoledì 16 settembre, lo sciopero generale di settore».
«La professionalità, lo spirito di servizio, l’abnegazione e il coraggio mostrati dai lavoratori della sanità privata in passato e confermati in questi difficili mesi durante l’emergenza Coronavirus, in cui la nazione è ancora coinvolta – prosegue Giuliano – hanno prodotto gratificazioni ma solo a parole. Definirli eroi, lo abbiamo già detto e lo ripetiamo, non basta se poi ci si dimentica di loro. L’UGL ha provato in tutti i modi a sensibilizzare gli attori coinvolti in questa trattativa perché prevalesse in ognuno il senso di responsabilità. Nelle scorse settimane abbiamo chiesto formalmente alle Regioni, attraverso nostri delegati, di attivarsi  per il recepimento di quanto previsto dalle misure inserite nel collegato fiscale della legge di bilancio per la copertura del 50 percento del rinnovo del Ccnl. Siamo però di fronte a una situazione di stallo a cui possiamo rispondere solo con lo sciopero generale. La nostra protesta, a tutela dei circa 150 mila lavoratori della Sanità Privata in attesa del rinnovo del contratto, non si fermerà fino a quando l’accordo non verrà raggiunto». 
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