Voci della Sanità 6 Novembre 2018 11:49

Novembre Azzurro: al via la campagna nazionale di informazione sul tumore alla prostata

Cinque fra le più importanti statue maschili del patrimonio artistico italiano si illuminano di azzurro per la sensibilizzazione sul tumore alla prostata. “Novembre Azzurro” è la prima campagna nazionale partita lo scorso 29 ottobre, organica e coordinata sul tema promossa da Europa Uomo, l’associazione italiana che da oltre 15 anni è impegnata nel campo dell’informazione sulle patologie prostatiche. “Fai luce […]

Cinque fra le più importanti statue maschili del patrimonio artistico italiano si illuminano di azzurro per la sensibilizzazione sul tumore alla prostata. “Novembre Azzurro” è la prima campagna nazionale partita lo scorso 29 ottobre, organica e coordinata sul tema promossa da Europa Uomo, l’associazione italiana che da oltre 15 anni è impegnata nel campo dell’informazione sulle patologie prostatiche. “Fai luce su di te” è il claim della campagna – patrocinata dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità – che punta a promuovere maggior consapevolezza della malattia nell’universo maschile, e a fornire strumenti per affrontarla.

Il carcinoma prostatico è divenuto, nell’ultimo decennio, la neoplasia più frequente nella popolazione maschile nei Paesi occidentali, e rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni di età. In Italia si stimano 458.000 persone con pregressa diagnosi di carcinoma prostatico, circa il 30% dei maschi con tumore; oltre 14 milioni di uomini sono a rischio per fascia d’età, familiarità o altri fattori, e solo per il 2018 sono stimate circa 35.000 nuove diagnosi, 100 nuovi casi al giorno (Fonte: Rapporto Aiom-Airtum 2018).

La diagnosi precoce porta il 95% dei pazienti asintomatici a scoprire il tumore alla prostata con 10 anni di anticipo, aumentando notevolmente la possibilità di sconfiggerlo; secondo l’European Randomized study of Screening for Prostate Cancer (ERSPC) la prevenzione riduce del 20% il rischio di morte.  C’è un gap molto elevato tra gli uomini e le donne rispetto alla consapevolezza del rischio di sviluppare una patologia cancerogena e dell’importanza della prevenzione; tuttavia si possono riscontrare dei parallelismi tra il carcinoma alla prostata e quello al seno, entrambi legati a squilibri ormonali e dalla forte incidenza nella vita personale e sessuale dei pazienti. Si può quindi immaginare un ideale passaggio di testimone tra Ottobre Rosa – mese dedicato alla salute femminile – e Novembre Azzurro.

Nell’ultimo decennio l’innovazione tecnologica e i nuovi approcci terapeutici, farmacologici e osservazionali hanno portato a importanti evoluzioni e cambiamenti, riassumibili in 4 punti:

  1. Diagnosi precoce: dopo anni di dibattito e studio intorno all’utilità del PSA nello screening tumorale, a livello europeo si considera l’esame periodico del PSA dai 50 anni in poi (40 anni in caso di familiarità) un’importante misura preventiva che va adattata ai fattori di rischio del singolo paziente.
  2. Nuovi strumenti per la diagnosi e la stadiazione: oggi si dispone della risonanza magnetica multiparametrica, un esame sofisticato e complesso che permette di evidenziare le aree sospette meritevoli di accertamenti bioptici mirati e di guidare il campionamento della prostata durante la biopsia in tecnica di fusione.
  3. Opzioni terapeutiche: a seconda delle caratteristiche della malattia il paziente può scegliere tra diverse opzioni terapeutiche e osservazionali: chirurgia, radioterapia esterna, brachiterapia, sorveglianza attiva, vigile attesa e farmaci ormonali, chemioterapici, terapia radiometabolica e immunoterapici innovativi.
  4. Approccio multidisciplinare: a fronte del variegato scenario terapeutico e osservazionale il paziente deve essere messo a conoscenza delle opzioni e dei relativi effetti collaterali. Diventa quindi fondamentale l’apporto del team multidisciplinare e multiprofessionale che, a seconda delle fasi di malattia, interviene nel percorso del paziente. La sinergia di urologi, oncologi radioterapisti, oncologi medici, psicologi, patologi, radiologi ma anche andrologi, esperti di tecniche riabilitative, terapie di supporto e terapie palliative permette di mettere il paziente al centro del percorso di cura.

Gli appuntamenti della campagna

Per 5 settimane, dal 29 ottobre al 2 dicembre, la campagna coinvolgerà altrettante Regioni – Lazio, Calabria, Campania, Piemonte e Lombardia – con iniziative di sensibilizzazione nelle scuole e distribuzione di materiale informativo, oltre a tavole rotonde presiedute da esperti del settore. Con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali, dal 29 ottobre al 4 novembre a Roma si illuminerà di azzurro la statua del Discobolo nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo; a Reggio Calabria (5-11 novembre) i Bronzi di Riace del Museo Archeologico Nazionale; a Napoli (12- 18 novembre) l’Ercole Farnese del Museo Archeologico Nazionale; a Torino (19–25 novembre) l’Atleta dei Musei Reali e a Milano (26 novembre- 2 dicembre) il Napoleone Bonaparte del Palazzo di Brera.

“Abbiamo deciso – sottolinea Maria Laura De Cristofaro, Presidente di Europa Uomo – di parlare a tutti gli uomini attraverso il linguaggio dell’arte, scegliendo delle statue simbolo di virilità maschile. Il tumore alla prostata è una patologia che incide moltissimo sul vissuto, come il tumore al seno: ma se le donne sono più abituate ad occuparsi della propria salute e a parlare con i medici, gli uomini sono meno inclini alla prevenzione. La prostata non deve essere più un tabù e nell’uomo deve aumentare la consapevolezza che le buone abitudini sono alla base della conoscenza del proprio corpo. Con Novembre Azzurro, per la prima volta in Italia si organizza una campagna organica in 5 regioni, con particolare attenzione a quelle meridionali; il nostro obiettivo è di estenderla, entro il 2022, a tutto il Paese”.

Le tavole rotonde saranno presiedute da alcuni fra i massimi esperti del settore: Giuseppe Morgia dell’Università degli Studi di Catania (9 novembre a Reggio Calabria), Domenico Prezioso dell’Università Federico II di Napoli (12 novembre a Napoli), Paolo Gontero dell’Università degli Studi di Torino (21 novembre a Torino) e Riccardo Valdagni dell’Istituto Nazionale dei Tumori (26 novembre a Milano).

Saranno inoltre previste delle attività di crowdfunding per sostenere due progetti portati avanti da Europa Uomo. Il primo, di natura sociale, è l’estensione del programma “I Venerdì di Europa Uomo” alle città coinvolte in questa prima edizione della campagna: gli appuntamenti, già attivi a Milano, sono dedicati a chi è stato colpito dal tumore alla prostata e ai suoi familiari coinvolti in un percorso di sostegno. Il secondo è la promozione di uno studio rivolto al miglioramento del percorso diagnostico terapeutico, mediante un’indagine rivolta a un campione di pazienti colpiti da questa patologia: l’obiettivo è di rilevare quali sono i problemi che si incontrano durante l’iter diagnostico per migliorarne i punti deboli.

 

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