Voci della Sanità 20 Novembre 2019 18:55

Maeci, Vice Ministra Del Re: parte la piattaforma della Rete delle Università Italiane per il Corno d’Africa voluta dalla Vice Ministra Del Re

Foad Aodi: Grazie da Amsi, Co-mai e comunità arabe e musulmane alla VM Del Re e all’Italia per i progetti a favore dello sviluppo, della solidarietà e del dialogo interreligioso e interculturale

Si è riunita per la seconda volta la Rete delle Università italiane per il Corno D’africa, iniziativa lanciata dalla Vice Ministra Emanuela del Re già lo scorso gennaio e convocata ieri presso la sede del Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale. Ne fanno parte, oltre al MAECI con le sue direzioni Mondializzazione, Cooperazione allo Sviluppo e Sistema Paese, e l’AICS, più di 30 università italiane, istituti di ricerca scientifica, associazioni ed organizzazioni attive nel Corno d’Africa .

Della Rete fa parte anche l’Università Nazionale Somala, presente ieri con il Rettore Mohamed Ahmed Jimale, che ha accolto la proposta della Vice Ministra di prendere in mano le redini del coordinamento della Rete in cooperazione con una università italiana.

La riunione è stata aperta dalla Vice Ministra Del Re che dopo aver ringraziato tutti i presenti per aver accettato l’invito con entusiasmo e grande interesse ha ribadito la necessità di avere una piattaforma operativa che metta insieme tutti gli attori che già operano nel Corno d’Africa nel campo della cooperazione inter universitaria per evitare che si disperdano le iniziative e le attività italiane nell’area. La Rete avrà “sede” presso il Maeci che tramite le parole del Direttore Generale della DGMO Mistretta, il Capo Ufficio Africa Occidentale Lobasso , il delegato alla cooperazione universitaria per la DGCS Dejak e la Dr.ssa Francesca delle Vergini delegata del Ministro dell’Istruzione ,Università e Rricerca Lorenzo Fioramonti ha ribadito pieno sostegno a questa iniziativa fortemente voluta dalla Vice Ministra.

Dopo un breve intervento del Rettore Jimale che ha ricordato il ruolo dell’Italia per l’Università Nazionale Somala e la necessità di continuare ad essere presente in Somalia, si è aperta la discussione che è iniziata con il discorso del presidente dell’Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia , delle comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai ) e membro del Gdl Salute Globale Fnomceo che fa parte della Rete sin dall’inizio Foad Aodi ha ringraziato la VM Del Re a nome di tutte le associazioni ,comunità e diaspore aderenti al movimento Uniti per Unire apprezzando l’iniziativa e tutto quello che sta facendo il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per aiutare i nostri paesi di origine in modo concreto e incisivo mettendo al servizio delle popolazioni locali competenze e skill.

In particolare per la Rete dell’Università Italiane per il Corno d’Africa, il presidente Aodi ha appoggiato la proposta della “creazione” della piattaforma e ha suggerito di concentrarsi su 5 settori e macro aree importanti per la popolazione locale: Università e Scuola (Educazione), Sanità, Occupazione, Economia, Dialogo e Conoscenza interculturale e interreligiosa per intensificare i servizi già disponibili in loco, valorizzare le buone pratiche, organizzare e tenere corsi di alta specializzazione per i medici, promuovere iniziative a favore del dialogo interculturale e interreligioso per una maggiore e proficua cooperazione e rispetto reciproco tra le popolazioni e le civiltà.

 

Articoli correlati
Carenza sanitari, Foad Aodi (Amsi): «Il 90% delle domande e disponibilità di medici e infermieri ucraini sono senza risposte»
Amsi e UXU: «Non abbiamo mai ricevuto una risposta o disponibilità di confronto da parte del Ministro della Salute Speranza»
Al via il progetto Sud America di Uniti per Unire, Aodi: «Dal Cile buone pratiche e suggerimenti per risolvere patologica carenza di sanitari»
«Il Cile è uno stato di diritto sociale e democratico. È multinazionale, interculturale ed ecologico. Si costituisce come Repubblica solidale, la sua democrazia è paritaria e riconosce come valori intrinseci e inalienabili la dignità, la libertà, l’uguaglianza sostanziale degli esseri umani e il loro rapporto indissolubile con la natura. La tutela e la garanzia dei […]
Carenza medici, Foad Aodi (Amsi): «Nei prossimi sei anni saranno chiusi 100 ospedali»
«Salviamo la sanità italiana prima che sia tardi, vanno date risposte immediate e programmarne altre per combattere la fuga dei professionisti della sanità all’estero, dalle strutture pubbliche e in pensione». Così Foad Aodi, Fondatore dell’Amsi, Associazione medici stranieri in Italia, membro della Commissione Salute Globale Fnomceo e già 4 volte consigliere Omceo di Roma. «Nei […]
D’Amato: «Primo bando per medici extra Ue all’Ospedale San Giovanni»
Pubblicata la manifestazione d’interesse per il profilo professionale di dirigente medico disciplina medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza
Carenza sanitari, Aodi (Amsi): «Integrare professionisti stranieri nel SSN»
Il presidente Amsi Foad Aodi illustra il Manifesto “Buona sanità internazionale” in tre punti e presenta le richieste alle Istituzioni
di Giulia Cavalcanti e Viviana Franzellitti
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...