Voci della Sanità 10 Dicembre 2018 18:13

Formazione, nasce il corso ECM residenziale “empatia e burnout”

L’empatia come strumento per la prevenzione del Burnout è il tema del corso residenziale che si svolgerà in una location unica – la Casa del Divin Maestro – ad Ariccia, a pochi chilometri da Roma. Domandarsi la funzione dell’esercizio empatico nell’ambito delle professioni socio-sanitarie è come domandarsi la funzione dei libri all’interno di una biblioteca. Il concetto […]

L’empatia come strumento per la prevenzione del Burnout è il tema del corso residenziale che si svolgerà in una location unica – la Casa del Divin Maestro – ad Ariccia, a pochi chilometri da Roma.

Domandarsi la funzione dell’esercizio empatico nell’ambito delle professioni socio-sanitarie è come domandarsi la funzione dei libri all’interno di una biblioteca. Il concetto di empatia è strettamente legato alla comunicazione, o nello specifico alla relazione e allo scambio che si costruisce tra il paziente e l’operatore a cui esso si affida e il legame di fiducia cresce esponenzialmente nel momento in cui il paziente percepisce un interesse da parte dell’operatore che non ha nulla a che vedere con aspetti personali o soggettivi, piuttosto con la soggettivizzazione del problema o della malattia.

Ma così come il paziente può faticare ad accettare ed elaborare una diagnosi, lo stesso operatore può sviluppare la difficoltà nel non riuscire sempre a trovare la giusta risposta o la cura più adeguata e risolutiva per il paziente, dovendo così fare i conti con la propria impotenza, con il lutto, con la frustrazione dei familiari. Tematiche, queste, che molto spesso danno origine a malesseri diffusi, a reazioni psicosomatiche, a vere e proprie malattie di carattere psichico non del tutto consapevoli alla persona e di conseguenza non soggette alla cura.

Il risultato di entrambe le problematiche, l’assenza di una buona relazione empatica e l’esposizione al Burnout, determinano una minore efficacia nel processo di cura e guarigione, nonché un elevato vissuto stressogeno che si insinua nella vita sia del paziente che dell’operatore socio-sanitario.

Il programma formativo è finalizzato allo sviluppo della competenza empatia e alla cura dell’operatore a rischio di Burn out, si affrontano le tematiche inerenti le aree stressogene, educa al raggiungimento del benessere attraverso il lavoro sulla consapevolezza di Sé, sulla gestione del confine tra professionista e paziente, sul potenziamento delle proprie risorse.

Il sabato sera il corso verrà arricchito da una performance musicale e letteraria sulle professioni usuranti tra il serio e il faceto. “Lavorare stanca? La memoria del corpo”

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di I.F.