Voci della Sanità 1 Ottobre 2018 13:03

FNOPO: «Sempre con le donne per garantire sicurezza anche in caso di scelte dolorose»

«Promuovere e tutelare la salute delle donne è la mission della professione ostetrica rimanendole accanto anche in un momento difficile come la scelta dell’interruzione volontaria della gravidanza (IVG), da realizzare in sicurezza secondo specifico percorso diagnostico terapeutico assistenziale». Commentano così la Giornata internazionale per l’aborto sicuro i vertici della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO). «Pensare […]

«Promuovere e tutelare la salute delle donne è la mission della professione ostetrica rimanendole accanto anche in un momento difficile come la scelta dell’interruzione volontaria della gravidanza (IVG), da realizzare in sicurezza secondo specifico percorso diagnostico terapeutico assistenziale».

Commentano così la Giornata internazionale per l’aborto sicuro i vertici della Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO). «Pensare di poter imporre, per qualsiasi ragione e con qualsiasi mezzo, a una donna di scegliere per il proprio corpo e il proprio futuro di essere o meno madre non è solo eticamente sbagliato – spiega la Presidente FNOPO Maria Vicario – ma è soprattutto pericoloso in quanto può compromettere la salute psicofisica della donna che ha assunto la decisione di ricorrere all’IVG. Lo dicono innanzitutto i numeri dei decessi delle donne che ricorrono ad aborti clandestini, sembrerebbero in diminuzione, praticati nella totale assenza di sicurezza, di igiene e di professionalità di chi opera».

La critica a posizioni restrittive nei confronti dell’aborto arriva anche dall’Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite che fa da eco ai numeri allarmanti dell’Onu e Oms di donne che, quando non muoiono, subiscono gravi danni dopo interventi “macellai”.

«La vera difesa della vita., della salute delle donne non si attua proibendo o rendendo quasi impossibile usufruire della IVG presso in strutture pubbliche e/o convenzionate accreditate o perfino dichiarandolo illegale – aggiungono le componenti del Comitato centrale FNOPO -. La nostra professione, in particolare, sa quanto sia doloroso per la donna prendere questa decisione per le implicazioni fisiche e soprattutto emotive che comporta. Per questo motivo chiediamo che ci sia maggior attenzione e impegno nel salvaguardare strutture di assistenza sanitaria essenziali come i consultori, dove è necessario che sia sempre la ostetrica a promuovere e tutelare da salute delle donne anche quando di parla. con le adolescenti o le adulte, di contraccezione, di sesso sicuro e di genitorialità responsabile».

«È evidente che qualora la donna fosse fermamente convinta nel voler praticare una interruzione di gravidanza – conclude la presidente FNOPO -, le ostetriche, in virtù della loro mission, saranno sempre al fianco delle donne con competenza e professionalità accompagnandola nel percorso previsto dalla normativa vigente in materia (L. 194/1978)».

Articoli correlati
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Troppo paracetamolo in gravidanza aumenta il rischio di problemi comportamentali nei bambini
Il consumo eccessivo di paracetamolo durante la gravidanza può aumentare il rischio che il bambino sviluppi problemi di attenzione e comportamento già all'età di 2, 3 e 4 anni. Lo studio condotto dalla University of Illinois Urbana-Champaign è stato pubblicato sulla rivista Neurotoxicology and Teratology
Gb: 1 donna su 2 non va a lavoro per colpa del ciclo mestruale, ma non lo dice. La ginecologa Picconeri: “Ancora troppi pregiudizi”
Nel Regno Unito 4 donne su 5 fanno un gran fatica a lavorare quando hanno il ciclo mestruale e solo poco più della metà ha affermato di non essere stata abbastanza bene per andare al lavoro. Questi sono i risultati di una ricerca britannica, che non stupiscono la ginecologa Giuseppina Picconeri: "La vita fisiologica di una donna in età fertile è spesso fonte di grandi pregiudizi"
Donne “cenerentole” della ricerca in Europa, anche se metà dei laureati e dottorati è “rosa”
Le donne rappresentano circa la metà dei laureati e dei dottorati in Europa, ma abbandonano progressivamente la carriera accademica, arrivando a costituire appena il 33% della forza lavoro nel mondo della ricerca, e solo il 26% dei professori ordinari, direttori di dipartimento o di centri di ricerca. È il quadro tratteggiato in un articolo sulla rivista The Lancet Regional Health
Caldo estremo aumenta il rischio di complicanze in gravidanza
L'esposizione al caldo estremo, eventualità diventata più frequente a causa dei cambiamenti climatici durante la gravidanza è stata collegata a un aumento del rischio di grave morbilità materna, cioè di complicanze durante il travaglio e il parto. I rischi sono maggiori se l'esposizione è avvenuta durante il terzo trimestre di gravidanza. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dal Kaiser Permanente Southern California, pubblicato sulla rivista JAMA Network Open
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...