Voci della Sanità 19 Febbraio 2020 11:33

Codici: «Chiediamo al Ministero di fare chiarezza sulle ricerche cliniche all’Ospedale Niguarda di Milano»

Prima l’inserimento del paziente in uno studio clinico senza consenso informato specifico e senza autorizzazione del comitato etico, poi l’intervento eseguito con protesi che hanno avuto effetti avversi non segnalati al Ministero, che non è stato informato nemmeno sulla consegna delle protesi alla ditta, di cui non sono stati registrati i lotti utilizzati. È quanto […]

Prima l’inserimento del paziente in uno studio clinico senza consenso informato specifico e senza autorizzazione del comitato etico, poi l’intervento eseguito con protesi che hanno avuto effetti avversi non segnalati al Ministero, che non è stato informato nemmeno sulla consegna delle protesi alla ditta, di cui non sono stati registrati i lotti utilizzati. È quanto accaduto nel 2015 all’Ospedale Niguarda di Milano e che oggi è finito all’attenzione del Ministero della Salute, a cui l’associazione Codici ha inviato un esposto per chiedere di fare chiarezza. Il paziente, un uomo di 76 anni, era stato ricoverato nel reparto di Chirurgia per sottoporsi a terapie in grado di migliorare le sue condizioni ed invece ha iniziato un calvario.

“Il paziente era affetto da una condizione polipatologica, in cui spiccava un’insufficienza aortica – spiega l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ma ciò nonostante è stato inserito in uno studio clinico di cui non era stato informato, per il quale non aveva firmato il consenso e su cui non c’è stata nemmeno l’autorizzazione da parte del Comitato Etico. Siamo di fronte ad una serie di irregolarità che ci lasciano basiti e che purtroppo rappresentano solo una parte dei motivi che ci hanno spinto a richiedere l’intervento del Ministero”.

LEGGI ANCHE: LISTE D’ATTESA, MAZZACANE (CISL MEDICI LOMBARDIA): «COSÌ UNA APP AL NIGUARDA HA RISOLTO IL PROBLEMA»

L’altro aspetto da chiarire in questa triste vicenda riguarda l’operazione. “Stando a quanto riportato sul verbale operatorio – dichiara l’avvocato Giacomelli – l’intervento è stato sospeso dopo diversi tentativi di posizionamento di ben due valvole aortiche sostitutive, entrambi falliti. Dopo alcuni giorni, è stato fatto un altro tentativo, che all’apparenza sembrava tecnicamente riuscito, ma che in realtà ha causato una serie di complicazioni, aggravate da infezioni legate all’assistenza. Le condizioni del paziente sono progressivamente peggiorate, fino al decesso”.

LEGGI ANCHE: VACCINI, AL NIGUARDA PRIMO AMBULATORIO INTRA-OSPEDALIERO PER PAZIENTI CRONICI, FRAGILI E DONNE IN GRAVIDANZA

Per fare chiarezza sull’intervento, il Codici ha chiesto anche informazioni sul materiale utilizzato nel corso dell’operazione. E qui la vicenda si tinge di giallo. “Dall’Ospedale Niguarda – afferma l’avvocato Giacomelli – ci è stato riferito che i dispositivi medici utilizzati nel tentativo d’impianto sono stati ritirati dalla ditta fornitrice e non è stata tenuta traccia dei relativi lotti. Una risposta inquietante, come la mancata comunicazione al Ministero dei problemi emersi nel corso degli interventi. Non abbiamo contezza del tipo di protesi utilizzato, del materiale con cui è fabbricata né di eventuali controindicazioni previste. A nostro avviso si tratta di un comportamento doloso, che fa ricadere sull’operatore sanitario e sulla struttura ospedaliera la responsabilità di quanto accaduto, avendo con coscienza e volontà assunto i rischi e cercato di occultare le prove dell’illecito. Tutto questo è inaccettabile – conclude il Segretario Nazionale di Codici – per questo abbiamo chiesto al Ministero di verificare l’accaduto e appurare eventuali responsabilità”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
«Con noi pazienti nella Commissione LEA si possono evitare errori e lentezze»
INTERVISTA | A Sanità Informazione parla Antonella Celano, presidente dell'Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare. Spiega le ragioni che hanno spinto ben 163 associazioni dei pazienti a scrivere e inviare una lettera aperta al ministro della Salute, Orazio Schillaci
Quarta dose: vicini a estensione per over 60 e sanitari, il pressing dell’EMA
L'Agenzia europea per i medicinali consiglia di vaccinare con il secondo booster gli over 60. Il ministro Speranza aspetta le raccomandazioni ufficiali, mentre gli scienziati invitano ad agire subito
Regione Lombardia investe 7,5 milioni di euro nelle cure domiciliari
Nuove tecnologie, telemedicina e personale specializzato gli ambiti di sviluppo su cui è concentrata l’attenzione di pubblico e privato. Da MedicaAir nuovi studi per migliorare la consistenza dei cibi per pazienti con insufficienza respiratoria
Medici e infermieri: patto su assistenza. Anelli (Fnomceo): «Regioni in ritardo sui fabbisogni»
Riuniti i due Comitati Centrali Fnomceo-Fnopi: «Da noi le indicazioni per la qualità e l’efficienza dei servizi. Ai cittadini vanno garantite le competenze delle due professioni». Anelli: «DM 71 ha sottostimato fabbisogno infermieri nelle case di comunità e non ha risolto il problema della carenza dei MMG»
Diabete, al via il corso di formazione per medici libici della Società Italiana di Diabetologia
Il corso a distanza prenderà il via il 16 maggio. Il diabete è in aumento esponenziale soprattutto nei paesi in via di sviluppo come quelli africani affacciati sul Mediterraneo
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...