Voci della Sanità 6 Giugno 2018 10:16

Cimo al premier Conte: massima collaborazione su piani concreti per la sanità pubblica

«Non possiamo che apprezzare i riferimenti alla Sanità e alle priorità che il nuovo Governo intende affrontare indicate dal primo ministro Giuseppe Conte nel suo discorso programmatico. Indicazioni condivisibili, che necessitano di reali ricadute e strumenti di attuazione finalmente efficaci» commenta Guido Quici, presidente del sindacato dei medici CIMO. «La partita del futuro e della […]

«Non possiamo che apprezzare i riferimenti alla Sanità e alle priorità che il nuovo Governo intende affrontare indicate dal primo ministro Giuseppe Conte nel suo discorso programmatico. Indicazioni condivisibili, che necessitano di reali ricadute e strumenti di attuazione finalmente efficaci» commenta Guido Quici, presidente del sindacato dei medici CIMO.

«La partita del futuro e della salute nel nostro Paese si gioca sul mantenimento dell’universalismo delle cure e sul principio di equità già stabiliti dalla legge 833 del 1978, cui si deve aggiungere oggi una seria valorizzazione del capitale umano, dei professionisti che ogni giorno sostengono il funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale».

«Tra i primi interventi per la sostenibilità del sistema è necessario che anche nella spesa sanitaria territoriale, verso la quale negli ultimi anni sono passate maggiori risorse finanziarie a discapito della spesa ospedaliera, siano implementati standard di gestione e controllo almeno paragonabili a quelli applicati nelle aziende ospedaliere. Sul tema della rescissione dei legami tra politica e sanità non possiamo che sottoscrivere, anche se è un capitolo che molti governi hanno programmato di affrontare: ora è il momento di farlo davvero».

«Le approfondite analisi rese note dal Rapporto GIMBE – continua Quici – dimostrano la necessità di vere politiche finalizzate a un nuovo investimento nella sanità, troppo spesso fino ad oggi considerata solo un “costo” e non un “fattore produttivo” capace di generare, con un assetto più organizzato e gestito, un valore sia per gli operatori del settore che per gli utenti-cittadini. Un banco di prova può già essere la capacità di questo Governo di rendere effettiva la realizzazione del Piano per le cronicità, tenuto conto non solo dell’età media in aumento in Italia e del fatto che le patologie croniche stanno crescendo a una velocità doppia rispetto all’aumento delle aspettative di vita, ma anche che le nuove generazioni hanno uno stile di vita che prefigura un’evoluzione negativa delle loro condizioni di salute in età avanzata».

«Su questi e altri temi, come già espresso al Ministro della Salute Giulia Grillo nei giorni scorsi, da CIMO verrà al Governo la massima collaborazione e attenzione purché si lavori attraverso piani concreti e precise scadenze» conclude Quici.

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici di famiglia sull’orlo di una crisi di nervi… Stressati 9 su 10. Pesano Covid, burocrazia e Whatsapp
Il malessere dei medici di famiglia, tra carenza di colleghi, difficoltà a trovare sostituti e una burocrazia sempre più elevata, «è palpabile» e arriva a sfiorare il 90% di professionisti. Lo dicono i sindacati, gli esperti di sanità, gli analisti del settore. E lo dicono i pensionamenti anticipati che crescono
di V.A.
Sanità italiana divisa a metà: 29 milioni di italiani in difficoltà con le cure
La sanità italiana sempre più divisa in due con ben 29 milioni di italiani che potrebbero avere serie difficoltà. Le performance sanitarie per il 2023 vedono infatti otto tra Regioni e Province autonome promosse, sette rimandate e sei bocciate. Sono i risultato del rapporto «Le performance regionali» del Crea Sanità, Centro per la ricerca economica applicata in sanità, presentato oggi a Roma
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.