Voci della Sanità 13 Dicembre 2018 16:46

Chirurgia, la cartilagine del naso rigenera quella del ginocchio. Primo intervento a Milano

Primo intervento chirurgico in Italia di riparazione della cartilagine articolare del ginocchio utilizzando cellule prelevate dal setto nasale. Lo ha eseguito il professor Giuseppe Peretti, responsabile EUORR (Equipé Universitaria di Ortopedia Rigenerativa e Ricostruttiva) dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e docente presso l’Università degli Studi di Milano. Questo primo intervento si colloca nell’ambito di uno […]

Primo intervento chirurgico in Italia di riparazione della cartilagine articolare del ginocchio utilizzando cellule prelevate dal setto nasale. Lo ha eseguito il professor Giuseppe Peretti, responsabile EUORR (Equipé Universitaria di Ortopedia Rigenerativa e Ricostruttiva) dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e docente presso l’Università degli Studi di Milano.

Questo primo intervento si colloca nell’ambito di uno studio clinico sperimentale, finanziato dalla Comunità Europea, che ha visto coinvolti nell’arruolamento dei pazienti, oltre all’Istituto Ortopedico Galeazzi, altri quattro centri europei: la University Hospital di Basilea, la Universitätsklinikum Freiburg di Friburgo, la University Hospital Sveti Duh di Zagabria e la Universität Würzburg di Würzburg.

Primo beneficiario italiano di questa nuova tecnica è un giovane paziente affetto, da oltre tre anni, da lesione cartilaginea del ginocchio che gli provocava forti dolori e lo limitava a livello funzionale. Il paziente si è sottoposto a questa nuova procedura a 10 anni dal primo intervento con tecnica tradizionale, per il riacutizzarsi della sintomatologia dolorosa.

La procedura di rigenerazione cartilaginea consiste in due fasi: nella prima viene prelevato un piccolo frammento di cartilagine dal setto nasale, che viene inviato in uno speciale laboratorio in Germania dove le cellule cartilaginee vengono coltivate e successivamente applicate a una particolare membrana. Nella seconda fase la membrana, ricca delle cellule del paziente, viene ritagliata in modo da duplicare la forma e la dimensione della lesione cartilaginea del ginocchio e quindi trapiantata a rivestimento della lesione. Nei mesi successivi le cellule continueranno a duplicarsi e a produrre una nuova matrice cartilaginea, che andrà a riempire il difetto, ricostituendo di fatto un nuovo tessuto cartilagineo.

«È un intervento semplice dal punto di vista tecnico – afferma il professor Peretti – ma è straordinario è il percorso di ricerca effettuato negli anni per scoprire le qualità dei condrociti nasali e che ha permesso di convertire questa scoperta in un’applicazione clinica potenzialmente molto promettente. Le cellule derivanti dal setto nasale – continua il Professor Peretti – si sono dimostrate, in precedenti studi, più efficaci nel produrre un neotessuto cartilagineo delle cellule cartilaginee del ginocchio stesso, sia per quanto riguarda la composizione biochimica, sia le proprietà meccaniche, elemento fondamentale per la corretta funzione della cartilagine articolare».

Per raggiungere questo importante traguardo sono stati necessari molti anni di ricerca di base e pre-clinica di medicina rigenerativa, che si sono svolte principalmente presso i laboratori dell’University Hospital di Basilea, guidati dell’italiano Ivan Martin e dagli svizzeri Marcus Mumme e Marcel Jakob, quest’ultimo anch’esso presente in sala operatoria come osservatore per il primo impianto di questo studio in Italia.

«Le tecniche di riparazione della cartilagine articolare mediante approcci di medicina rigenerativa – sottolinea il professor Peretti – non garantiscono il successo della riparazione della lesione nel 100% dei casi. La speranza è che con questa tecnica la cartilagine venga ricostruita integralmente e che si possano ottenere i primi risultati tangibili già a distanza di 6 mesi o 1 anno dall’intervento e soprattutto che la qualità del tessuto sia duratura anche nei pazienti con un’attività fisica intensa».

Articoli correlati
Dormire poco prima di un intervento chirurgico aumenta il dolore nel post
Non dormire a sufficienza prima di un intervento chirurgico è un evento molto comune, ma può aumentare il dolore post-operatorio. Lo rivela uno studio condotto su topi, presentato al meeting della Society for Neuroscience a Washington DC
Arriva dal mare la cura per cartilagine e artrosi delle ginocchia
Uno studio internazionale dimostra che l’aragonite contenuta nei coralli e impiantata nell’arto grazie ad un device a forma cilindrica sarebbe in grado di garantire un miglioramento clinico e funzionale del ginocchio senza rischi di rigetto. Primi due interventi alla Clinica Città di Pavia del gruppo San Donato
Covid-19: il superpotere dei bambini è nel naso, ma con Omicron non funziona
Uno studio australiano dimostra che l’epitelio nasale dei più piccoli è capace di “bloccare” l’infezione da Covid-19 inibendo la replicazione del ceppo originario del coronavirus Sars-CoV-2, fino alla variante Delta. Capacità che, però, sembrerebbe del tutto sparita con la variante Omicron
Nuovo trattamento distrugge i calcoli renali con le onde sonore, addio dolore e bisturi
Un nuovo trattamento chiamato litotrissia a onde esplosive distrugge i calcoli renali
A quattro anni le salva la vita, 30 anni dopo la ritrova collega in sala operatoria
Per Alessandro Giamberti, responsabile della Chirurgia Pediatrica del Policlinico San Donato di Milano, l’incontro con Valeria Terranova è stata una grande emozione. Nota la cicatrice di questa giovane anestesista specializzanda proveniente da Siena arruolata nel periodo Covid, e scopre che ad operarla era stato proprio lui. Oggi vanno insieme nelle missioni in Africa per salvare i bambini cardiopatici
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...