Nutri e Previeni 5 Ottobre 2017 11:21

Il peso degli italiani: metà ha problemi e il 13% è obeso

Un’indagine condotta da GfK Italia e presentata ieri dall’Istituto Nazionale per la Chirurgia dell’Obesità (Inco) del Gruppo ospedaliero San Donato, che ha coinvolto 320 soggetti obesi adulti e 201 medici di medicina generale, ha fornito una serie di dati interessanti e preoccupanti al tempo stesso. Metà della popolazione italiana sopra i 18 anni è in […]

Il peso degli italiani: metà ha problemi e il 13% è obeso

Un’indagine condotta da GfK Italia e presentata ieri dall’Istituto Nazionale per la Chirurgia dell’Obesità (Inco) del Gruppo ospedaliero San Donato, che ha coinvolto 320 soggetti obesi adulti e 201 medici di medicina generale, ha fornito una serie di dati interessanti e preoccupanti al tempo stesso. Metà della popolazione italiana sopra i 18 anni è in sovrappeso o obesa, e il fenomeno è in rapida crescita.

Nel 2015, spiegano gli esperti, più di un terzo della popolazione adulta (35,3%) era in sovrappeso, mentre una persona su dieci era obesa (9,8%): in totale, aveva problemi di peso il 45,1% dei maggiorenni (dati Istat).

L’indagine attuale, invece, mostra che i pazienti obesi hanno raggiunto il 13% mentre le persone in sovrappeso rimangono stabili al 35%. “Con l’indagine volevamo porre l’attenzione su una patologia complessa e dai costi sociali sempre più elevati – spiega Alessandro Giovanelli, chirurgo e direttore di Inco – troppe volte percepita come un inconveniente estetico e non come una malattia grave”.

Le persone coinvolte nell’indagine attribuiscono la loro condizione “a due fattori principali: l’ereditarietà e l’influenza di stimoli e modelli sociali, che favorirebbero stili alimentari scorretti. Solo una minima parte individua nella sedentarietà una delle possibili cause”. Dichiarano inoltre che il loro disagio maggiore “è innanzitutto di natura estetica, a seguire ci sono le difficoltà dovute all’inefficienza fisica che limita anche i movimenti più banali e solo al terzo posto i problemi di salute”.

In media, affermano gli esperti dell’Inco, “un soggetto obeso è interessato da almeno tre patologie correlate: diabete, sindrome metabolica e malattie del sistema cardiocircolatorio, ma i pazienti ignorano di correre un rischio maggiore di sviluppare un tumore.

Sembra ancora lontana, dunque, la consapevolezza di essere affetti da una patologia seria e complessa, e ciò si riflette chiaramente sulla scelta della modalità di gestione della malattia. La scelta dell’approccio chirurgico per la terapia dell’obesità – concludono – avviene ancora in pochissimi casi, nonostante i pazienti siano a conoscenza della possibilità di sottoporsi ad un intervento di chirurgia bariatrica, con approcci chirurgici mirati”.

Articoli correlati
Diabete, Sid: “Aumenta obesità ed accelera declino cognitivo e invecchiamento”. Ecco perché
Gli esperti Sid: "Sovrappeso e obesità sono sempre più comuni tra gli individui con diabete di tipo 1. Ancora, l’eccesso di glucosio potrebbe accelerare il declino cognitivo e la perdita di funzionalità del compartimento staminale, tipica del diabete, è uno dei meccanismi alla base dell’invecchiamento"
Obesità e diabete: arriva in Italia tirzepatide
Via libera da AIFA a tirzepatide nel trattamento dell’obesità, del sovrappeso e del diabete di tipo 2. Il farmaco è il primo trattamento di una nuova classe terapeutica, che attiva sia i recettori ormonali del GIP, sia quelli del GLP-1. Tirzepatide è attualmente disponibile in classe CNN (classe C non negoziata)
In Italia l’obesità uccide 4 volte in più degli incidenti d’auto
Nel nostro paese l'obesità è in aumento esponenziale e sempre più "killer", con un numero di morti all'anno 4 volte superiore a quello degli incidenti d'auto, e una previsione, entro il 2035, di 1 adulto italiano su 3 obeso. E' l'allarme lanciato dalla Società italiana di nutrizione umana per sensibilizzare sull'importanza della sostenibilità alimentare e sull'adozione di scelte alimentari corrette, in grado di agire positivamente sia sull'uomo che sul pianeta
Obesità aumenta il rischio di un precursore del mieloma multiplo. Vitolo (Candiolo): “Fattore di rischio prevenibile”
Le persone obese hanno un rischio più alto di oltre il 70% più alto di sviluppare la gammopatia monoclonale di significato indeterminato, una condizione benigna del sangue che però può precedere il mieloma multiplo, un tumore delle plasmacellule. A scoprirlo è uno studio condotto dagli scienziati del Massachusetts General Hospital e pubblicato sulla rivista Blood Advances
Obesità: messa a punto pillola “vibrante” che induce lo stomaco a sentirsi pieno
Un gruppo internazionale di ricercatori ha messo a punto una pillola "vibrante" che, una volta ingerita, stimola le terminazioni nervose dello stomaco e comunica al cervello che è ora di smettere di mangiare
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Associazioni pazienti nei processi decisionali, Petrangolini: “Un grande risultato, ma il testo approvato non è perfetto”

Il Direttore di Patient Advocacy Lab: "Imporre un limite di almeno 10 anni di attività alle Associazioni che intendano iscriversi al ‘Registro unico delle associazioni della salute e part...
Prevenzione

Ecco il nuovo Calendario per la Vita: tutte le vaccinazioni secondo le ultime evidenze scientifiche

Il documento affronta tutti gli strumenti per la prevenzione, dai vaccini contro il COVID-19 agli strumenti per combattere l’RSV, passando per i vaccini coniugati contro lo Pneumococco e quello ...
Salute

Ricetta cartacea addio: dal 1° gennaio 2025 previste solo quelle elettroniche

Ora, salvo le eccezioni ancora consentite durante questa fase transitoria, saranno 488mila i medici e gli odontoiatri che prescriveranno le ricette in formato elettronico
di I.F.
Advocacy e Associazioni

Disabilità: ecco tutte le novità in vigore dal 1° Gennaio 2025

L’avvocato Giovanni Paolo Sperti, in un’intervista a Sanità Informazione, spiega quali saranno le novità in tema di legge 104/1992, indennità di accompagnamento e revi...